Varcare la soglia de I Borboni è come sfogliare un antico manoscritto dove ogni pagina racconta una rivoluzione. Quella di Valerio Iessi e Daniele Ferrara, pionieri di una pizza napoletana contemporanea, non è una semplice ricetta: è un atto di amore per la tradizione, riletta con occhi audaci. Qui, tra i profumi di lievito madre e i richiami alla corte borbonica, ogni impasto diventa un manifesto.
i borboni: quando la pizza diventa un manifesto di futuro
A Pontecagnano, a pochi passi da Salerno, Valerio Iessi e Daniele Ferrara hanno scritto un capitolo nuovo nella storia della pizza. Non semplici pizzaioli, ma visionari: già nel 2018, con l’apertura de I Borboni, hanno anticipato tendenze oggi nel cuore del dibattito gastronomico. Impasti proteici, sperimentazioni con siero di bufala, menu stagionali a durata limitata: una filosofia che trasforma ogni portata in un atto di ricerca, senza mai dimenticare le radici.

Dalla reggia alla pizzeria: la rivoluzione degli impasti de I Borboni
«Chi l’ha detto che la pizza è nata nel 1889? I Borboni di Napoli la mangiavano già da un secolo!». Questo claim, posto nella prima pagina del menu, non è solo un omaggio storico. È una dichiarazione d’intenti: come i sovrani del Regno delle Due Sicilie sdoganarono la pizza a corte, Iessi e Ferrara l’hanno elevata a linguaggio contemporaneo. L’impasto, cuore pulsante della loro arte, matura fino a 48 ore, con idratazioni al 75% e farine selezionate. Ma è nel 2024 che la sperimentazione raggiunge vette inedite: dall’impasto proteico arricchito con farina di soia alla Vapo Crock, dove l’acqua cede il passo al siero di bufala del caseificio Giuseppe Morese, fornitore storico. Una scelta sostenibile, che lega indissolubilmente territorio e innovazione.

Menu effimeri e stagioni in “stanze”: il trionfo della primavera
Ogni 90 giorni, il menu de I Borboni rinasce. Come un’opera d’arte temporanea, la “Stanza di Primavera” celebra i doni della stagione con pizze come Nonna Rosa – carciofi, cacioricotta e tuorlo confit – o Sere d’Arrosto, tributo all’agnello pasquale. Non solo: le Double Crock rivoluzionano la cottura, unendo frittura e forno, vapore e calore. È il caso della Morese, impasto senza acqua condito con provola affumicata e pepe fresco, dove il siero di bufala diventa protagonista. Persino il dessert è un inno al locale: i dolci nascono in collaborazione con Romolo, pasticceria storica di Salerno.

Pontecagnano, crocevia di sapori e storia
La posizione de I Borboni non è casuale. A Pontecagnano, terra di passaggio fin dall’antichità, la pizzeria diventa tappa obbligata per chi esplora la Campania. A pochi chilometri, Salerno si svela con il suo lungomare illuminato, mentre l’aeroporto locale – novità del 2025 – promette di rendere l’area sempre più accessibile. E poi, c’è il territorio: dalla Costiera Amalfitana agli scavi di Paestum, fino ai caseifici come quello di Morese, dove la bufala diventa poesia. Perché visitare questa primavera? Per assaporare una regione che fonde archeologia, mare e tradizioni enogastronomiche, con una tappa finale tra i 250 coperti del locale, dove il servizio accogliente ricorda la convivialità delle corti borboniche.

I Borboni: il regno della semplicità audace
C’è una magia nella pizza de I Borboni: sa essere insieme radice e ali. Come un affresco rinascimentale, mescola rigore tecnico e slanci visionari, senza mai tradire l’essenza. E mentre il siero di bufala profuma di campi vicini, le pizze proteiche parlano di un futuro dove gusto e benessere coesistono. A Salerno, in questa stagione, non si respira solo aria di mare: si respira l’orgoglio di chi, come Valerio e Daniele, ha trasformato un piatto popolare in un’arte senza confini.
I Borboni, via Amerigo Vespucci, Pontecagnano Faiano (SA), tel. 340 499 4871. Aperti tutti i giorni a cena, domenica anche a pranzo. Sito, Instagram.