Nella natura ancora addormentata delle Alpi Carniche, sono tante le attività che si possono vivere tra ciaspolate, escursioni notturne con le lanterne e laboratori per bambini, senza dimenticare gli appuntamenti con il gusto della tradizione.
Una meta di vacanza ideale, per chi cerca “semplicemente” una connessione con la natura, con cui ritrovare il proprio benessere psicofisico anche attraverso la creatività e l’avventura slow. Con il programma “Experience” di Visit Zoncolan, le Alpi Carniche in Friuli Venezia Giulia si lasciano scoprire e vivere all’insegna dell’outdoor meno adrenalinico ma altamente benefico, che anima con tanti imperdibili appuntamenti pure questa stagione dell’anno. Nei mesi che accompagnano verso la primavera, il comprensorio dello Zoncolan è più attivo che mai, altro che letargo!
Andamento lento nella natura
Nell’ampia offerta di ciaspolate, in programma ogni weekend (ma ci sono altre date infrasettimanali e la possibilità di prenotazione su richiesta) alcune sono uscite davvero facili e, a fronte di una fattibilissima escursione con le racchette ai piedi – tra dislivelli massimi di 200 metri – si ricevono in cambio emozioni uniche, a volte enfatizzate dal contesto in cui ci si muove, che sia il crepuscolo o il chiaro di luna. In quota, i percorsi si snodano e si insinuano nei boschi, tra scenari incantevoli, al seguito di esperti di nivologia. E nonostante la natura sia ancora addormentata, sono attive le passeggiate a fondovalle alla scoperta della flora di montagna, che si concentrano di questi tempi soprattutto su arbusti, cortecce, fusti e sui loro frutti invernali, con preziosi suggerimenti su come impiegarli in cucina.



Un regno magico per grandi e piccoli
Il soggiorno nel comprensorio dello Zoncolan è a misura di bambino, con tante attività dedicate ai più piccoli. Tra queste, i laboratori nella natura che si trasformano in caccia ai tesori del bosco, con cui scatenare la creatività; i workshop a tema Carnevale, in cui realizzare pupazzi di neve formato XXL o creare maschere ispirate all’ambiente circostante e alla montagna, con dei momenti per il gioco. Rispetto ai grandi classici di “Experience”, sempre in calendario (e comunque disponibili su richiesta pure in date extra), sono attive le avventurose (ma alla portata di tutti) e divertenti passeggiate notturne nel bosco con le lanterne che si concludono con delle golose degustazioni di prodotti locali presso la Torre Moscarda, originaria del Medioevo, oppure nel Vallo Alpino del Littorio, storico fortino degli anni Trenta-Quaranta, o in altre location (i bambini sotto i 12 anni vi partecipano gratis). Invitanti sono pure le escursioni alla scoperta dei vecchi borghi e mestieri di una volta tra storie, aneddoti, tradizioni e ricette della Carnia; o quelle che conducono al Zardin dai Siors, il grande bosco di faggi e abeti, con vista su Paluzza, in cui immergersi in attesa di una sorpresa gastronomica. E conquistano proseliti le visite in stalla per familiarizzare con gli animali, degustare il formaggio locale e provare a mungere le mucche (come a Cercivento, con le sue dimore signorili del XVIII secolo, e tasting di prelibatezze). Ambitissima, infine, è la experience di avvicinamento al cavallo per tutta la famiglia, con pranzo in agriturismo. Infine, emoziona la visita alla Casa delle 100 finestre di Mione a Ovaro, un edificio di grande valore, che ammalia per la sua architettura unica e le vicende di cui è testimone.
I sapori da gustare

Di volta in volta, partecipando alle esperienze, vengono proposte nelle degustazioni a Torre Moscarda, diverse specialità tipiche. Come i salami artigianali leggermente affumicati (ogni macelleria della zona ha una sua preparazione del prodotto) e i formaggi della latteria di Valle Alto But di Sutrio. Su tutti, quelli di malga, seguiti dall’Alto But a pasta semicotta fresco e stagionato, dalle ricotte e dalle caciotte, sia nella variante fresca che affumicata. Particolari sono il Formadi frant dall’antica storia e dal sapore deciso (un impasto di diverse stagionature di Alto But macinato, impastato con sale, pepe e panna e infine messo in forma e stagionato per circa 20-30 giorni) e il Pastorùt, considerato l’erborinato della Carnia, che si ricava da latte vaccino intero pastorizzato a cui vengono aggiunti un lattofermento e delle spore della muffa Penicillum. Il suo sapore, unico, è una miscela armoniosa di dolce e piccante. Ad accompagnarli come companatico ci pensano i pani caserecci e con farine integrali. E non manca un tocco di dolcezza tutta locale, tra biscotti secchi (i più tradizionali sono chiamati Esse per la loro caratteristica forma), mieli d’ogni tipo, marmellate e semplici torte casalinghe, tra cui lo strudel. Come bevanda, per qualcosa di veramente tipico, il consiglio è provare gli sciroppi di frutta, il succo di mele biologiche della Carnia, i vini Doc del Friuli Venezia Giulia e, per finire, un bicchierino della caratteristica Slivowitz (grappa di prugne) di Cabia.
Come partecipare alle attività
Le Experience, prenotabili e programmabili direttamente sul sito costano tra i 20 e i 35 euro a persona, con l’unica eccezione dell’attività di avvicinamento al cavallo (35 euro per i bambini, 55 per gli adulti, pranzo escluso). Sul portale si trovano tutti i dettagli, anche tecnici, relativi a ogni escursione. Disponibilità di attrezzatura a noleggio. Su richiesta, inoltre, è possibile organizzare uscite su misura o fissare date extra-calendario.