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La Voce ai Pubblici Esercizi: gli incontri di FIPE con i Ristoratori per i Dehors di Roma

Roma e le nuove regole per dehors, tavoli all’aperto e pedane. Gli arredi uguali per tutti, ma la Capitale sarà divisa in tre grandi zone: Suburbio, Città storica e sito Unesco. Se ne parla oggi 16 e il 20 novembre a tu per tu con FIPE Confcommercio Roma. Segui il Link per partecipare!

Tre zone della città con regole diversificatestop alle pedane nelle zone di pregio del centro, arredi uniformati per dare qualità e decoro: la giunta capitolina di Roberto Gualtieri ha varato un nuovo regolamento per mettere ordine nei dehors, i tavolini all’aperto proliferati in città in particolare con il Covid. Il piano dovrà passare ora al vaglio dei Municipi e poi in Assemblea capitolina per il voto finale. Un testo che arriva a valle della proroga delle concessioni Covid fino a dicembre 2024 votata dal Parlamento qualche giorno fa.

«La filosofia – ha spiegato – è quella dell’equilibrio che tutela le zone pregiate e favorisce le attività all’aperto con criteri più rigorosi e omogenei. Il regolamento vuole migliorare la qualità delle nostre strade, renderle più vive e più animate e nel contempo recuperare la tutela e il decoro di zone che hanno sofferto». Zone che ora, secondo l’assessora al Commercio Monica Lucarelli, sono decisamente sature: «Col Covid c’è stato un +500% rispetto all’ordinario. Con il nuovo regolamento ci sarà un passo indietro», con l’alleggerimento di rioni come Trastevere Borgo, mentre rispetto all’assetto pre-Covid «tendenzialmente non ci sarà una riduzione della superficie concessa» ma «una maggiore omogeneizzazione e regole certe».

Se ne parlerà in modo più approfondito alla luce delle nuove linee guida che andranno a regolamentare le “Osp” – le occupazioni di suolo pubblico nel Comune di Roma, elencate nel documento presentato ieri mercoledì 15 novembre in Campidoglio – il 16 novembre al Duke’s (Viale Parioli, 200) e il 20 novembre a Saltimbocca San Lorenzo ( Via dei Falisci 1/5) con Fipe Concommercio Roma che incontrerà i Ristoratori e discuterà a Tu per Tu problematiche e soluzioni.

Per prenotare cliccare i link nelle grafiche.

Le tre zone

Nel merito, la citta sarà divisa in tre zone: Suburbio, Città storica, e Sito Unesco, a sua volta diviso in tessuti urbanistici: T1 la zona fino al medioevo, T2 la Roma rinascimentale, T3 la ristrutturazione otto-novecentesca e così via. Per determinare gli spazi esterni concedibili sarà conteggiato non solo lo spazio di somministrazione ma anche la cucina o i servizi, ha spiegato Lucarelli. Per il Suburbio si potrà concedere fino al totale della superficie di riferimento, nella Città storica fino ai due terzi. Per il sito Unesco: da T1 a T3 non più di un terzo, da T4 fino alla metà. Se l’80% dei locali che insistono sulla stessa strada o piazza presentano un progetto unitario, allora scatterà – previo parere della Soprintendenza – un bonus del 20% sulla superficie

In base a questa suddivisione verrà concesso suolo pubblico in base alla superficie dei locali ma cambia il metodo: si passa dal 100 per cento del fronte vetrina, per la massima superficie dell’occupazione concedibile, a una percentuale della somma delle superfici di somministrazione, servizi igienici e locali di lavorazione e cucine che varia in base all’area in cui si trova l’attività. In sostanza più grande è la cucina, ad esempio, più spazio l’esercente potrà richiedere ma se nel suburbio l’occupazione di suolo sarà concedibile fino a un massimo dei tre terzi della superficie, nell’area Unesco si scende a un terzo. 

Catalogo degli arredi

Stop agli ombrelloni di plastica o a sedie inguardabili davanti ai monumenti più belli della città. Il regolamento contiene il nuovo catalogo degli arredi, condizione necessaria per avere, in futuro, la concessione di suolo pubblico. Non solo. Sarà disponibile anche un “griglia”, quindi una lista di arredi già vagliati dalla Sovrintendenza. Chi sceglierà quegli articoli potrà beneficiare di procedure per l’autorizzazione più veloci rispetto a chi, invece, utilizzerà arredi diversi.

Altre regole

Gli esercenti dovranno esporre una piantina con l’autorizzazione dell’Osp. Rientra poi in vigore, rispetto al periodo emergenziali del covid, l’obbligatorietà di una relazione tecnica prima di poter posizionare tavolini e sedie e non si potrà più presentare il progetto come una scia ma con una richiesta di concessione al municipio di appartenenza.

Pedane

Nuove prescrizioni anche per le pedane, previste solo dove il marciapiede non ha l’ampiezza disponibile per posizionare i tavolini. Queste, inoltre, non si potranno usare nel sito Unesco dal T1 al T3, mentre negli altri casi servirà sempre il benestare della Sovrintendenza. Inoltre, per quanto riguarda la superficie complessiva degli Osp, il nuovo regolamento non porterà, di fatto, ad una riduzione dello spazio occupato.

È un regolamento di particolare importanza per la città di Roma che viene da regole vecchie e da una lunga fase di deroga dovuta al covid. Una situazione che determinato un’insufficiente regolamentazione anche sulla qualità dell’occupazione di suolo pubblico nella nostra città.

Abbiamo comunque il dovere di dotare Roma Capitale di una disciplina più moderna ed adeguata, tenendo conto dei cambiamenti che il covid ha mostrato possano essere anche positivi e di una maggiore animazione e presenza di attività di somministrazione dove ci sono strade o parcheggi bui. In questo modo non ci saranno vantaggi solo a livello economico ma anche per la qualità e la vita dei quartieri.

Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma

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