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Se al posto dello chef arriva un esercito di nonne

Accade al ristorante Enoteca Maria, a New York, dove in cucina comandano 30 anziane cuoche provenienti da tutto il mondo. Ed è un successo

Come la cucina della nonna. Quante volte lo avete sentito dire di un ristorante? Beh, togliete il come, perché a Staten Island c’è davvero un locale che ha (ri)messo dietro ai fornelli le nonnine. Al plurale, si: perché sono almeno trenta le veterane del grembiule chiamate a raccolta all’Enoteca Maria di New York. E il loro menu è un vero successo.

L’idea è venuta al proprietario Jody Scaravella. Un giorno chiese un aiuto a una nonna italiana per un piatto; da lì al lancio del format è stato un’attimo. E da quest’estate le anziane cuoche sono state assoldate da ogni angolo della Terra: Argentina, Algeria, Siria, Repubblica Dominicana, Ecuador, Palestina, Sri Lanka, Polonia, Liberia, Nigeria.

Ogni sera una di loro affianca una nonna italiana (presenza fissa della quale Joey, italoamericano, non può fare a meno) e si propongono piatti di tradizioni diverse, in un caleidoscopio di culture culinarie e ricette che si intersecano l’una con l’altra.

C’è voluto poco per essere premiati dai cittadini newyorkesi, che da Enoteca Maria accorrono ormai in massa a mangiare la pasta alle cime di rapa, i falafel e il borscht.

E spesso e volentieri, tronfi e soddisfatti, dedicano una vera e propria standing ovation alle nonne chef.

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