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Pizza Awards Italia 2025: è Pepe in Grani la Miglior Pizzeria d’Italia 

pizza awards italia 2025

Pizzarium, Bob Alchimia a Spicchi, Avenida Calò, Da Michele, Clementina, Gli Esposito, Framento, Maiori, Meunier Champagne e Pizza, Confine, I Masanielli, 180 g, 10 Diego Vitagliano. Sono questi i nomi di alcuni dei premiati in occasione dei Pizza Awards Italia 2025 che si sono da poco conclusi a Roma. Sul podio delle Migliori Pizzerie d’Italia si sono classificati Franco Pepe, con Pepe in Grani, e Francesco Martucci de I Masanielli. A decretare i vincitori una giuria composta da 200 giornalisti ed esperti del settore. Ad aprire la giornata, la prima edizione di Pizza Conference, un talk che ha affrontato in maniera conviviale ma puntuale diversi temi dai falsi miti della pizza ai punti deboli di guide e classifiche passando per l’evoluzione del ruolo del pizzaiolo. 

L’emozione è ancora tangibile all’interno di Spazio Novecento a Roma. Si è appena conclusa la IV edizione di Pizza Awards Italia, il premio dedicato alle migliori pizzerie e pizzaioli d’Italia – organizzato da Fabio Carnevali, Vincenzo Pagano e dalla E20 – Events Factory con il patrocinio di della Presidenza della Regione Lazio e l’Assessorato ai Grandi eventi, sport, turismo e moda del Comune di Roma. Ben 43 sono stati i premi assegnati nel corso della cerimonia, presentata dalla bravissima Barbara Politi, che ha visto trionfare come Miglior Pizzeria d’Italia 2025 Pepe in Grani di Franco Pepe, seguita al secondo posto da I Masanielli di Francesco Martucci e al terzo da Seu Illuminati di Pier Daniele Seu, al quarto da 10 di Diego Vitagliano (Napoli) e al quinto da 50 Kalò di Ciro Salvo (Napoli).

“Sto provando  un’emozione fortissima – dichiara Franco Pepe sul palco – questo premio lo dedico al mondo pizza”.

Un podio di prim’ordine che, grazie al voto di una giuria illustre composta da 220 tra giornalisti del settore (curatori delle principali guide, direttori e redattori delle testate di settore e responsabili delle pagine dei quotidiani che trattano di enogastronomia), li ha visti trionfare in una classifica composta da ben 100 realtà sparse su tutto il territorio svelate nel corso della premiazione.

Ma non è tutto. Oltre alla Miglior Pizza d’Italia sono stati assegnati i premi delle 20 Migliori Pizzerie Regionali, votate dalla giuria secondo i seguenti parametri: Aspetto, Impasto, Tecnica, Personalità, Materie prime, Regolarità, Rapporto qualità–prezzo, Menu, Decoro ambiente, Servizio di sala. Questi i vincitori: Impastatori Pompetti (Abruzzo), Fandango (Basilicata), Bob Alchimia a Spicchi (Calabria), Pepe in Grani (Campania), ‘O Fiore Mio (Emilia Romagna), Al Civicosei (Friuli Venezia Giulia), Seu Pizza Illuminati (Lazio), Officine del Cibo (Liguria), Mamma Rosa (Marche), Bas&Co. (Molise), Dry Milano (Lombardia), Sestogusto (Piemonte), 400 Gradi (Puglia), Maiori (Sardegna), Piano B (Sicilia), Giovanni Santarpia (Toscana), Acquaefarina (Trentino Alto Adige), Meunier Champagne e Pizza (Umbria), iSaulle (Valle d’Aosta), I Tigli (Veneto). 

Sul palco sono stati assegnati anche i 4 premi ai migliori professionisti. A vincere come Miglior Pizzaiolo dell’anno è stato Francesco Martucci, patron de I Masanielli. Tra le donne, come Miglior Pizzaiola dell’anno, ha trionfato Roberta Esposito, patron di Marita e La Contrada. Miglior Pizzaiolo Under 35 dell’anno è stato invece premiato Francesco Capece della pizzeria Confine mentre, il premio come Miglior Fornaio dell’anno se lo è aggiudicato Michele Lioniello (Da Lioniello).

Tra trepidanti applausi sono stati assegnati anche gli 18 premi speciali attribuiti dai media partner e dagli di Pizza Awards Italia 2025.

Attilio alla Pignasecca è il vincitore del premio Miglior Pizza Tradizionale mentre Miglior Pizza Contemporanea è stato assegnato a Carlo Sammarco 2.0 di Aversa. A Napoli è volato poi il premio per la Miglior Pizza Creativa con 10 Diego Vitagliano e, sempre nella città partenopea, è stato attribuito il premio Miglior Pizza Fritta che è andato a Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo dal 1935.

180g della Capitale si è invece aggiudicato il premio Miglior Pizza Romana mentre per Miglior Pizza Margherita è stato incoronato I Masanielli di Sasà Martucci di Caserta. Poco distante è atterrato il  premio della Miglior Carta delle Pizze che è stato assegnato a I Masanielli di Francesco Martucci. Per il beverage, a vincere per la Miglior Carta dei Vini è stato Confine Pizza e Cantina di Milano. Meunier Champagne e Pizza di Corciano ha invece vinto il premio per la Miglior Carta degli Champagne. A Cagliari, invece, si trova la pizzeria che si è aggiudicata il premio per la Miglior Carta dei Cocktail, Maiori, così come quella che ha vinto il premio come Miglior Carta delle Birre che è stato attribuito a Framento. Gli Esposito di Salerno, invece, si è aggiudicato poi il premio per il Miglior Servizio di Sala.

Incoronato per il Miglior Format è stato Luca Pezzetta e la sua pizzeria Clementina di Fiumicino mentre il premio per la Miglior Catena di Pizzerie è stato attribuito a L’Antica Pizzeria da Michele. Miglior Nuova Apertura è stata giudicata Avenida Calò di Francesco Calò a Roma. Vince il premio per la Miglior Comunicazione Bob Alchimia a Spicchi di Montepaone, mentre Miglior Pizza al Taglio è stato assegnato a Pizzarium di Gabriele Bonci a Roma. Nel corso della mattinata poi, era già stato assegnato il premio per il Miglior Progetto Sociale sulla Pizza a PizzAut e al suo fondatore Nico Acampora.

“La IV edizione dei Pizza Awards Italia è stata un grande successo, perché ha visto la partecipazione di buona parte delle 150 pizzerie selezionate dalla giuria dei giornalisti, che hanno interamente riempito la platea. – ha affermato l’organizzatore Fabio Carnevali – Abbiamo avuto un afflusso di oltre 800 persone tra pizzaioli, giornalisti, addetti al settore e perfino pizza lovers, che si sono accreditati tramite social. Siamo felici per tanto entusiasmo e partecipazione e anche per il ritorno dopo lungo tempo di un evento che vuole contribuire ad accendere i riflettori sulle eccellenze della pizza italiana e sui suoi più valenti rappresentanti, offrendo un giusto riconoscimento a quelle attività e ai professionisti del settore che si sono distinti maggiormente durante gli ultimi 12 mesi”.

PIZZA CONFERENCE

Non è stata, però, solamente una giornata di premi ma anche un momento di confronto e dibattito tra professionisti. Ad aprire le danze della mattinata, infatti, è stata la prima edizione della Pizza Conference, dal tema “Non è tutto oro ciò che luccica”, un intenso e partecipato talk moderato da Tania Mauri e Vincenzo Pagano riservato a pizzaioli, addetti ai lavori e imprenditori del settore, che ha affrontato sette differenti temi legati al mondo pizza: dai “falsi miti” alla mistificazione dei prodotti, dal fenomeno guide e classifiche alle nuove tendenze.

Abbiamo voluto organizzare i Pizza Conference per parlare dei temi che in questo momento sono sulla bocca di tutto, soprattutto sui social, che riguardano il mondo pizza. – dichiara Vincenzo Pagano – Abbiamo incontrato una trentina di pizzaioli e giornalisti per avere la loro opinione su alcuni argomenti scottanti come il giusto prezzo della pizza. C’è una soglia psicologica che per lungo tempo nessuno voleva superare e che ora è stata superata nel nome della qualità degli ingredienti. Ci sono tecniche di marketing che hanno creato qualche problema e allontanato la pizza dalla propria autenticità. E così come anche il problema discusso delle recensioni e delle guide che infervorano il pubblico dei clienti e dei pizzaioli che si vedono giudicati dai critici gastronomici che a loro volta criticano le guide che giudicano”.

Si è iniziato con il talk dal titolo “I falsi miti della pizza – verità o marketing” durante il quale Belinda Bortolan, Francesco Calò, Nerina Di Nunzio, Pier Daniele Seu, Diego Vitagliano hanno affrontato alcuni aspetti del mondo della pizza che risentono di più delle strategie comunicative.

A seguire si è parlato dei “Fallimenti del mondo della pizza”, un’analisi approfondita, con David Aiello, Massimo Giovannini, Pietro Marchi, Edoardo Papa, Albert Sapere, sulle strategie e le mode che hanno portato all’allontanamento della pizza dalla sua essenza più autentica e popolare. Il ruolo del professionista dell’arte bianca è stato poi l’argomento principe di “Pizzaioli, fornai, panettieri o cuochi?”. A dare la loro opinione sull’argomento sono stati Francesco Arnesano, Michele Lioniello, Luca Pezzetta, Pierluigi Roscioli

A chiudere la mattinata, prima delle premiazioni, è stato il talk tenuto da Annalisa Cavaleri, Alberto Lupini, Luciano Pignataro e Lorenzo Ruggeri, dal titolo “Recensioni, guide, classifiche: quali criteri, punti deboli e punti di forza” durante il quale si è parlato di come sono cambiate le guide e i loro criteri di valutazione ma anche come e perché è cambiata la loro percezione da parte di professionisti e consumatori.

Un pizza lunch a cura di autorevoli volti del mondo della pizza (Francesco Calò, Gioacchino Gargano, Angelo Pezzella, Emanuele Riemma e Pierdaniele Seu) ha dato la possibilità a tutti i partecipanti di fare una pausa gustosa tra pizze tonde e in teglia.

Alle 14:30 la discussione è ripresa con il talk “La mistificazione dei prodotti: gli ingredienti messi a menu sono effettivamente quelli usati? C’è un tracciamento del prodotto e della filiera?” durante il quale hanno preso la parola Giovanni Amodio, Francesco Franzese e Francesco Miccù. Naturale proseguimento di questo tema è stata la dissertazione su “Il giusto prezzo della pizza”: quanto gli ingredienti utilizzati possono far lievitare il prezzo di una tonda? Ne hanno parlato Fabio Carnevali, Roberto Davanzo, Francesco Martucci e Franco Pepe. Ha chiuso i Pizza Conference il talk “Le catene, nuova tendenza del mondo pizza” durante il quale Matteo Beraldi, Alessandro Condurro, Dario Laurenzi e Giusy Ferraina sono intervenuti per parlare dei nuovi trend, strategie e qualità delle sempre più diffuse catene di pizzerie.

Il GALA DELLA PIZZA

Al termine della cerimonia di consegna dei Pizza Awards Italia è andato in scena un vero e proprio “Gala della Pizza”, che ha visto impegnati ai forni Salvatore Lioniello (Da Lioniello – Succivo/CE), Alessandro Lo Stocco (testimonial ItalForni), Jacopo Mercuro (180 g – Roma), Carlo Sammarco (Pizzeria 2.0 – Aversa/CE) e Gino Sorbillo (Ai Tribunali – Napoli).

I PARTNER, GLI SPONSOR E I BANCHI DI DEGUSTAZIONE

La realizzazione dei Pizza Awards Italia è stata possibile grazie al supporto dei media partner, Pizza Magazine, Italia a Tavola, Scatti di Gusto, MangiaeBevi, Cronache di Gusto, Il Forchettiere, Fornelli d’Italia, ALMA TV e Dimensione Suono Roma, e delle aziende Mulino Caputo (azienda di farina partner delle migliori pizzerie), Latteria Sorrentina (fior di latte e prodotti caseari), La Fiammante (pomodoro italiano 100% da filiera corta) – che hanno portato in degustazione i propri prodotti – e Italforni (forni elettrici professionali per la pizza).

Oltre alla pizza sfornata dai maestri impegnati ai forni non sono mancati diversi banchi di degustazione dove i partecipanti hanno potuto assaggiare delle vere e proprie chicche gastronomiche (da Cibaria a Fritti Gourmet), vini e bollicine di alcune aziende laziali.

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