Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
LibriNotizie

I Ristoranti d’Italia 2017 de L’Espresso

Sono cinque i locali che rappresentano il meglio della cucina dello Stivale: Le Calandre, Osteria Francescana, Piazza Duomo, Reale Casadonna e Uliassi. A loro vanno i “5 cappelli”, il (nuovo) riconoscimento massimo della 39esima edizione della guida diretta da Enzo Vizzani

2700 locali selezionati di cui duemila recensiti con una scheda approfondita, 370 new entry e 78 indirizzi inseriti nella sezione “Le migliori pizzerie d’Italia”. Sono i numeri della 39esima edizione de “I Ristoranti d’Italia” de L’Espresso, presentata alla Stazione Leopolda di Firenze e acquistabile al prezzo di 22 euro.

La guida quest’anno punta tutto su una selezione d’eccellenza e lo fa sostituendo ai giudizi classici in ventesimi di punto i “cappelli” da chef: da uno a cinque (nessun cappello: consigliato nella sua categoria; 1 cappello: buona cucina; 2 cappelli: cucina di qualità e di ricerca; 3 cappelli: cucina ottima; 4 cappelli: cucina eccellente; 5 cappelli: il meglio del meglio).

I migliori secondo il volume diretto da Enzo Vizzari sono Le Calandre di Rubano (PD), Osteria Francescana di Modena, Piazza Duomo di Alba (CN), Reale Casadonna di Castel di Sangro (AQ) e Uliassi di Senigallia (AN).

Dieci i ristoranti classificatisi subito dietro, e quindi con 4 cappelli: Casa Perbellini di Verona, Del Cambio di Torino, Duomo di Ragusa, La Pergola all’Hotel Rome Cavalieri, La Madia di Licata (AG), La Peca di Lonigo (VI), Seta al Mandarin Oriental di Milano, Taverna Estia di Brusciano (NA), Villa Crespi di Orta San Giulio (NO) e Vissani di Baschi (TR).

I 3 cappelli sono stati conferiti a 36 insegne, i 2 cappelli a 89 e 1 cappello se lo sono meritati in 363.

Su base regionale, la Lombardia è sul primo gradino del podio quanto a numero di ristoranti nei suoi confini contrassegnati da almeno 1 cappello. A seguire ma ben staccate Campania (53), Piemonte (48), Veneto e Toscana (47), Lazio (42), Emilia Romagna (35), Trentino Alto Adige (28), Sicilia (25), Liguria (18), Abruzzo (17), Puglia (14), Friuli Venezia Giulia, Umbria e Marche (9), Calabria (7), Valle d’Aosta (4), Sardegna (3), Molise e Basilicata (1).

le-calandre
I fratelli Raffaele e Massimiliano Alajmo, artefici del successo del ristorante Le Calandre (5 cappelli)

QUESTI I PREMI SPECIALI:

Il Pranzo dell’Anno – OSTERIA FRANCESCANA di Modena

La Cantina dell’Anno – ULIASSI di Senigallia (AN)

Il Maître dell’Anno – Sokol Ndreko – LUX LUCIS DELL’HOTEL PRINCIPE di Forte dei Marmi (LU)

l Sommelier dell’Anno – Matteo Zappile – IL PAGLIACCIO di Roma

Il Servizio di Sala dell’Anno – SETA del MANDARIN ORIENTAL di Milano

Le Novità dell’Anno – DANÌ MAISON di Ischia (NA) eLUME di Milano

Il Giovane dell’Anno – Francesco Brutto – UNDICESIMO VINERIA di Treviso

La Cuoca dell’Anno – Antonia Klugmann – L’ARGINE A VENCÒ di Dolegna del Collio (GO)

La Performance dell’Anno – ESSENZA di Milano

La Trattoria dell’Anno – AL CONVENTO di Cetara (SA)

Le migliori enoTavole dell’Anno – AL CARROPONTE di Bergamo; MAGAZZINO 52 di Torino; BALDO VINO di Pistoia

La Selezione di “bollicine” – OSTERIA DELLA BRUGHIERA di Villa d’Almè (BG)

L’Innovazione in Cucina – KRÈSIOS di Telese Terme (BN)

Il Piatto dell’Anno – CASADONNA REALE di Castel di Sangro (AQ)

La Pasta dell’Anno – IL LUOGO DI AIMO E NADIA di Milano

Il Risotto dell’Anno – RISTORANTE BERTON di Milano

Il Carrello dei Formaggi dell’Anno – PICCOLO LAGO di Verbania (VB)

Il Caffè dell’Anno – DAL PESCATORE di Runate-Canneto sull’Oglio (MN)

La Cucina di Pesce dell’Anno – LA PINETA di Marina di Bibbona (LI)

La Cucina Etnica dell’Anno – IYO di Milano

La Qualità del Made in Italy – D’O di San Pietro all’Olmo – Cornaredo (MI)

Alla Carriera – DA VITTORIO di Brusaporto (BG)

Il Giovane Pizzaiolo di Talento – Stefano Vola – BONTA’ PER TUTTI di Santo Stefano Belbo (CN)

Il Cliente Ideale – Chiara Agostinelli

Articoli correlati

Gennaro Esposito in cucina per i Rolling Stones

Giorgia Galeffi

Ercole Olivario: i migliori olii del 2017

Francesco Gabriele

Doof: l’altra faccia del food

Francesco Gabriele