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Sardegna: sette cantine da non perdere

Incantevole isola nel cuore del Mediterraneo, la Sardegna regala a chi la vive (e a chi la visita) spiagge paradisiache, panorami mozzafiato e straordinari prodotti gastronomici. Fiore all’occhiello il vino. Ecco dunque sette cantine, dal nord al sud dell’isola, da tenere d’occhio

La Sardegna, più che un isola, è considerata piccolo continente, e lo è a tutti gli effetti. È ricca di montagne e di pianure, di boschi e di campi, di rocce e di spiagge sabbiose, di corsi d’acqua sosti e di acque cristalline del mare. Ha un unico deserto e il più lungo canyon in Europa, ha tanti microclima, centinaia di piante e decine di animali che vivono solo sull’isola, un luogo antico, magico e pieno di suggestioni in mezzo al Mediterraneo.

La Sardegna, più di ogni altra regione italiana, ha l’orgoglio del pane, ma nella produzione agricola dell’isola la più grande importanza riveste la viticoltura, che dà pochissima uva da tavola, ma tanto ottimo vino di qualità. I vitigni autoctoni più importanti e più conosciuti sono Vermentino e Cannonau, ma non sono da sottovalutare Monica e Carignano, Cagnulari e Bovale, Moscato e Vernaccia, Nasco e Nuragus che regalano emozioni a tutti e cinque sensi.

Dunque, La Sardegna è un autentico continente di vino, e cerchiamo di ripercorrerlo brevemente attraverso le 7 cantine, vecchie e relativamente giovani, ma tutte con il grande amore per il vino, situate dal nord al sud.

1 Siddura

Nel cuore di Gallura, vicino al pittoresco paesino medievale Luogosanto, sorge Siddùra (che in gallurese significa “sella”), una giovane azienda vinicola fondata nel 2008 da un imprenditore tedesco nel settore della moda, Nathan Gottesdiener. Innamorato della Sardegna da sempre, in uno dei suoi viaggi ha visto una proprietà abbandonata di 200 ettari, Siddùra, e l’ha acquistata  per creare una cantina all’avanguardia, interrata ma nel pieno rispetto delle tradizioni, dell’ambiente e del paesaggio. In questo luogo la cultura del vino, antica quanto la storia dei popoli, che hanno abitato questa terra nel corso dei secoli, le tradizioni lontane e la costante ricerca di qualità nel pieno rispetto della natura hanno portato a produrre vini che sono l’espressione pura della Sardegna.

E’ così, nel 2011, dopo soli tre anni, nasce il  primo Vermentino Maìa, che è stato immediatamente premiato con la medaglia d’oro dal Decanter 2013. Oggi, nel 2020, la cantina propone 9 etichette che vantano prestigiosi premi internazionali, tra cui non manca un passito e una novità: un rosato Nudo a base di Cannonau.

La filosofia della Siddùra è convinzione che la produzione del vino comincia nel vigneto, essendo il vino un vero riflesso del suo terroir. Il resto del lavoro lo fa il caldo sole mediterraneo. Da qui raccolti limitati per garantire la massima qualità, vendemmia selettiva a mano, micro vinificazione e invecchiamento nelle migliori botti francesi di quercia. Per questo le parole che descrivono i vini di Siddùra sono l’eleganza, l’unicità e la passione.

Ma non sarebbe la stessa cosa senza il famoso fattore umano, senza le persone che dedicano anima e corpo alla Siddùra fin dall’inizio: l’amministratore delegato Massimo Ruggero, l’agronomo Luca Vitaletti e l’enologo Dino Dini, allievo di Riccardo Cotarella e Giacomo Tachis.

Società Agricola Siddùra

Località Siddura Snc

07020 Luogosanto (SS)

Sardegna – Italia

Tel. +39 079 65 73 027

Sito

2 Atlantis Berchidda

Atlantis, ovvero Atlantide, il mitologico continente sommerso che alcune leggende vorrebbero fosse identificabile proprio con la Sardegna. Il nome di questa giovane azienda di Berchidda nasce proprio da qui, dalla passione per i miti e per le leggende, per quella poesia che solo loro sanno contenere e per quel manto magico che posano su ogni cosa che accade. Soprattutto sulla realtà.

Ed è da questo senso di magia e contatto poetico con la propria terra che sono partiti i fratelli Sannitu per portare avanti il loro lavoro. Un lavoro che si traduce nella realtà di Atlantis Berchidda, una cantina dall’anima giovane e contemporanea, che guarda al mondo del vino con occhi pieni di passione. Che guarda al futuro anche se le radici sono saldamente ancorate in più di mezzo secolo di passato.

A Berchidda, infatti, già il nonno di Andrea e Francesco, Sisto, coltivava vino. Un vino verace, semplice, prodotto per la famiglia come spesso ancora accade in terre vocate alla vite come la Sardegna, dove non tutti scelgono di conferire a grandi aziende. Una passione che è passata al figlio di Sisto, Bastianino, che già 15 anni fa ha scelto di impiantare dei nuovi vigneti, ingrandendo gli appezzamenti di proprietà e dando il Là a quella che è la cantina oggi.

L’azienda possiede 16 ettari di vigneti, adagiati sul territorio di Berchidda e immersi nel cosiddetto triangolo del Vermentino di Gallura, dove si coltivano Vermentino, Cannonau e tre internazionali per produrre 4 vini, due bianchi e due rossi di un’espressione eccezionale.

Atlantis Berchidda

Berchidda (OT)

Tel.  320 028 5665

Sito

3 Silvio Carta

L’azienda Silvio Carta nasce in un’area particolarmente vocata alla coltivazione di pregiati vitigni e allo sviluppo spontaneo di piante officinali, in provincia di Oristano. Il mare dalle limpide acque, le aspre montagne ricoperte da intricate vegetazioni di selvaggia bellezza, i venti che soffiano da varie direzioni per gran parte dell’anno e il sole splendente in tutte le stagioni donano alla flora e alla fauna presente nell’isola delle caratteristiche organolettiche uniche al mondo che non potranno mai essere imitate.

Erano gli anni ‘50 quando Silvio Carta fonda quella che è oggi una delle aziende più importanti della Sardegna: da un lato la cantina che più di ogni altra si impegna, strenuamente ogni giorno da 60 anni nel promuovere il valore della Vernaccia di Oristano Doc e, dall’altro, la quarta distilleria d’Italia che riesce a mettere in bottiglia l’Isola, con i suoi profumi, i suoi sapori e tutte le sue potenzialità.

Visionario e anticipatore come lo è stato nel 1981, quando, prevedendo la grande crisi commerciale, che da lì a poco avrebbe stravolto il piccolo mondo della Vernaccia, ha trasformato una piccola area di pertinenza aziendale, in una delle distillerie più avanzate e produttive dell’Isola e tra le prime dell’intero stivale.

Gin, grappe, vermouth, bitter e distillati da Vernaccia Riserva, prodotti con sole botaniche e materie prime provenienti dall’orto botanico interno alla tenuta aziendale,  sono diventati veri e propri ambasciatori contemporanei della Sardegna in tutto il mondo.

Oggi al timone dell’azienda c’è il figlio Elio, enologo visionario e intenso, ma non è affatto raro vedere il fondatore stesso, Silvio, passeggiare per i campi di mirto, supervisionare un passaggio della vendemmia o anche solo osservare quel caveau di inestimabile valore che è la bottaia di Baratili, dove vengono conservate le Vernaccia Riserva in quella che è, di fatto, la più grande collezione di annate vecchie di tutta la regione.

Silvio Carta

S.P. 12 km 7,800 09070 Zeddiani (OR) Sardegna – Italia

Tel. +39 0783.410314

Sito

4 Mastio Hofmann

Ci sono luoghi in cui il vino è un affare di famiglia. Questo accade a Galtellì, provincia di Nuoro, borgo delle Baronie più profonde. Qui oggi sorge la cantina Mastio-Hofmann, una piccola realtà, per cui il vino è un membro della famiglia, e trattare la vigna è una questione di cuore.

Da 46 anni la famiglia si dedica a raccontare il territorio sardo racchiudendo i suoi sapori in bottiglie e calici di vino.

I primi filari di Cannonau, uno dei vitigni più identificativi dell’isola, sono stati impiantati nel 1974 da Michele Mastio, patriarca della famiglia, e da allora la coltivazione è andata avanti senza mai fermarsi. A continuare questo lavoro oggi sono Michele, il nipote del fondatore, e sua moglie Paola Hofmann, due volti giovani a rappresentare la terza generazione di vignaioli, che ha portato in Cantina una nuova ventata di energia, forti di una passione per il vino senza eguali.

Quasi cinquant’anni di vita sono passati sui vigneti di proprietà della famiglia Mastio Hoffmann. Nel 2019 la cantina si è rinnovata, restando sempre fedele ai suoi principi. Accanto al Cannonau è arrivato prima il Vermentino, altro vitigno che racconta la Sardegna in tutti gli angoli del globo, poi il Montepulciano e il Sangiovese, oggi utilizzati per alcuni blend di grande raffinatezza. Oggi gli ettari totali sono 7, per una potenza di fuoco produttiva di 4 vini, suddivisi in circa 40mila bottiglie.  

Cantine Mastio

via Oristano 23, Galtellì (NU)

Tel. +39 348 7644975

Sito

5 Perda Rubia

Perda Rubia, così si chiamava inizialmente l’azienda, nasce nel lontano 1945, con gli echi della guerra e il boom economico. Negli stessi mesi, negli stessi tempi, il comm. Mario Mereu, nonno dell’attuale titolare dell’azienda, decide con coraggio di investire. Nella sua terra e in una delle sue tradizioni più antiche: il Cannonau, che, essendo tra i vitigni più importanti dell’Isola, è coltivato in Ogliastra da secoli.

Con l’arrivo in cantina del figlio del commendatore arrivano anche nuovi vigneti e l’azienda comincia a crescere. Lontano dalle tecniche più aggressive della viticoltura, Renato continua nella strada artigianale in cui il padre tanto aveva creduto. Il Perda Rubia diventa un vino da Cannonau in purezza, coltivato a “piede franco”.

Oggi gli ettari di proprietà dell’azienda sono 600, di cui ben 20 vitati e i restanti dedicati alla tradizione di olivicoltura, selvicoltura e coltura dei cereali antichi. Tutto biologico, per raccontare la Sardegna e la sua terra senza additivi, senza intralci, senza filtri. Un risultato ottenuto anche grazie al lavoro della terza generazione della famiglia Mereu, oggi al timone dell’azienda dal 2014, anno in cui l’azienda raggiunge l’assetto attuale, con la nuova cantina e l’affascinante spazio dedicato all’accoglienza.

Mario, che porta il nome del nonno, negli ultimi sette anni si è impegnato in un’importante opera di rilancio dell’attività di famiglia, senza mai dimenticare il focus: raccontare il vino in maniera diretta, artigianale, contemporanea. Nasce così Naniha, un’etichetta che ha come obiettivo di presentare il Cannonau “in purezza”, e va ad affiancare Perda Rubia. Chiude la trilogia dei vini dell’azienda il Lanùra, il volto candido e luminoso del vino sardo: un Vermentino di Sardegna che dal 2020  ha ottenuto l’importante riconoscimento della Doc

Tenute Perdarubia,

Via G. Asproni 29, 08100 Nuoro NU

Sito

6 Pala

La storica cantina Pala a Serdiana, in provincia di Cagliari, è un’autentica testimone della Sardegna quella verace, un luogo antico, magico e pieno di suggestioni. E negli anni, atrtaverso i suoi vini, è diventata una massima espressione del territorio, della Sardegna del sud, sconosciuta ai più. E proprio qui che i cinque vigneti di Pala si estendo per circa 100 ettari, per la gran parte nel comune di Serdiana.

La passione della famiglia Pala per la viticoltura è nata nei primi del 900 con Battistino Pala, classe 1873, ma è stato il suo figlio Salvatore a fondare la Cantina nel 1950. L’azienda è cresciuta velocemente, e nel 1974 Salvatore ha deciso di spostarla nel centro del paese, in uno spazio più grande, una struttura tipica della casa campidanese: la corte delimitata dai muri perimetrali piuttosto alti, dove l’edificio principale è costruito in legno e tegole.

Nel 1980 suo figlio Mario ha iniziato la ristrutturazione dei vigneti e si è dedicato allo studio di come affinare qualità e produzione.  Oltre al Nuragus e al Monica, ha impiantato il Vermentino che si è aggiudicato 3 Bicchieri del Gambero Rosso con il suo Cru Stellato; il Cannonau, la cui riserva è pluripremiata da anni e, soprattutto, il Bovale, un vitigno autoctono sardo, originario della zona di Terralba in provincia di Oristano, coltivato a piede franco sulla sabbia. “A piede franco” significa che le viti non sono state innestate, e sia radici che fusto sono di un’unica pianta originale.

Il raro utilizzo dei vitigni internazionali nella produzione è finalizzato all’esaltazione e all’affinamento dei gusti peculiari dei vitigni sardi. Affianco alla riscoperta e alla valorizzazione di vitigni autoctoni, la famiglia Pala si pone da sempre grande attenzione a tutto ciò che ruota intorno al vino: cibo, territorio e cultura.

E così che Mario Pala ha saputo trasformare la sua cantina in una moderna realtà, tra le più apprezzate e innovative del panorama vitivinicolo della Sardegna, con cura estrema della qualità e fedeltà totale alle radici sarde. Oggi Mario Pala e sua moglie sono affiancati dai figli, e il nuovo nucleo familiare dedica ancor maggiore energia alla produzione di vini di qualità a forte vocazione territoriale, potendo contare su vigneti in esposizione ottimale coltivati con metodi tradizionali e secondo le regole della coltivazione biologica integrata.

Cantina Pala

Via Giuseppe Verdi, 7 09040 Serdiana – CA

T +39 070 740 284

www.pala.it 

7 Mora & Memo

Mora&Memo è Elisabetta Pala, una figlia d’arte (ve ne avevamo parlato qui) che ha dato vita a una cantina giovane, dinamica ma con radici solide legate alla storia di una delle grandi famiglie del vino sardo.

Ereditata la passione per la viticoltura da nonno Salvatore e da papà Mario, Elisabetta si è fatta coinvolgere fin da piccola nelle attività in vigna. Qui passava le giornate e i doposcuola in giro tra i filari, sul trattore, e si innamorava della terra.

Quando nel 2011 ha ereditato quaranta ettari di vigneti nel comune di Serdiana, Elisabetta non ha avuto dubbi: ha dato vita al progetto Mora&Memo, e le prime bottiglie hanno visto la luce solo due anni dopo. Ed era il vino che rappresenta tutt’oggi il suo sogno: il vino che le somigli. Dentro c’è tutta la visione di Elisabetta per il vino, un mondo ancora molto maschile in Sardegna, dove sono poche le donne a capo di aziende vinicole.

Sulle etichette dei suoi cini ci sono le bandidas, create da un’artista sarda Katia Marcias. Sono le donne forti, un simbolo della Sardegna al femminile e dei valori che la cantina rappresenta nel mondo del vino: capacità e perseveranza, tradizione e spirito di sacrificio, gusto ed entusiasmo.

I vigneti di Mora&Memo sono situati a sud sud-est della Sardegna intorno a Serdiana,  in una zona di forte vocazione vitivinicola, dove la macchia mediterranea e gli ulivi fanno da cornice ai vigneti. I vitigni coltivati sono Vermentino, Cannonau, Monica e una piccola parte di Sauvignon Blanc e non mancano sperimentazioni con Bovale, Nuragus e Nasco, tutti vitigni della tradizione che contribuiscono alla creazione di 5 etichette: due bianchi, due rossi e un rosé.

Mora&Memo

Via Verdi, 9 09040 Serdiana (CA)

Tel. +39 33 119 722 66

www.moraememo.it

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