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Top 500 Bars 2025: la mappa della mixology arriva a Firenze

top 500 bars 2025

La celebre classifica internazionale approda per la prima volta in Italia. In attesa della cerimonia finale ecco i nove indirizzi fiorentini segnalati nella Top 500 Bars 2025.

Ogni anno, il mondo della mixology attende con trepidazione la nuova classifica di Top 500 Bars, la lista che fotografa i migliori cocktail bar del pianeta e ne racconta le tendenze in modo globale e aggiornato. Fondata su un algoritmo che raccoglie dati da recensioni, premi internazionali e opinioni di esperti, la lista è diventata un vero e proprio osservatorio del bere contemporaneo.

Quest’anno la classifica approda per la prima volta in Italia, con la cerimonia finale in programma a Firenze il 10 novembre. L’evento, supportato da Destination Florence e dall’assessore comunale Jacopo Vicini, si terrà a Palazzo Borghese, gioiello neoclassico nel cuore del centro storico, sede storica di eventi privati e perfetta cornice per celebrare l’eccellenza della mixology internazionale.

Ideata da Anthony Poncier, la classifica nasce dall’analisi di migliaia di fonti — dalle recensioni online agli articoli specializzati, fino ai social — e restituisce una fotografia globale della mixology contemporanea: 125 città, 53 Paesi, cinque continenti e un linguaggio condiviso, quello del bere miscelato come forma d’arte e di identità.

Sostenuta da partner internazionali come Altamura Distilleries, Monkey 47, Paragon e Three Cents, la Top 500 Bars racconta un ecosistema in continua evoluzione, dove la qualità del servizio, la ricerca sugli ingredienti e la capacità di creare esperienze culturali si intrecciano in una visione condivisa di ospitalità.

E Firenze, con la sua scena in pieno fermento, è la cornice perfetta per celebrare questa nuova edizione. La città non solo ospiterà la cerimonia conclusiva, ma si presenta anche con nove indirizzi già presenti nella classifica 2025: una conferma del suo ruolo di polo creativo e di riferimento nel panorama internazionale della miscelazione.

I bar fiorentini nella Top 500

A chiunque sarà in città per scoprire le prime 100 posizioni – che lo scorso anno includevano tre realtà fiorentine d’eccellenza: Locale (34° posto), Gucci Giardino 25 (36°) e Atrium Bar (77°) – ecco una mappa dei cocktail bar fiorentini già presenti nella selezione 2025. Un invito a scoprire o riscoprire la geografia del bere miscelato in città, pensato sia per chi sarà a Firenze appositamente per la cerimonia, sia per chi la vive ogni giorno.

448. Drinkx at Il Gusto di Xinge

Drinkx è il progetto di Xinge Liu dove l’anima fine dining sposa quella della mixology. Naturale estensione liquida del ristorante Il Gusto di Xinge: un laboratorio in cui estetica contemporanea e memoria asiatica si incontrano in cocktail che raccontano identità e contaminazione culturale.

379. Caffè Paszkowski

Debutto in classifica per una delle icone della città, parte integrante del progetto del Gruppo Valenza. Affidato alla guida esperta del F&B Manager Luca Manni, il nuovo corso del Paszkowski celebra la rinascita di un simbolo fiorentino, dove la classicità del caffè storico incontra l’eleganza e la contemporaneità della mixology d’autore.

371. Bar Artemisia (Hotel Savoy)

All’interno dell’Hotel Savoy e accanto al rinnovato ristorante Irene, il Bar Artemisia è un raffinato teatro della mixology, dove arte, design e gusto si fondono in un’unica esperienza sensoriale. Il nome rende omaggio ad Artemisia Gentileschi, pittrice seicentesca dal talento ardente, rivive qui sotto forma di eleganza barocca rivisitata, di forza espressiva, di attenzione al dettaglio che diventa racconto, il tutto sotto la guida attenda del Maestro Salvatore Calabrese.

349. Bitter Bar 

Nascosto in una zona del centro ancora viva e fiorentina, il Bitter Bar è il regno di Mehran Lashgari, che ne cura personalmente ogni dettaglio. Atmosfera vintage, luci morbide, musica discreta e un campanello da suonare per entrare: qui il cocktail è un rito lento, che inizia con un welcome drink e si compie nel dialogo tra ospite e bartender.

295. Santa Cocktail Club 

Proiettato su una delle piazze più belle di Firenze – con la catena che è già sbarcata a Venezia-, il Santa Cocktail Club è parte di un network che include anche Villa Cora e Fede Cocktailab. Sotto la guida di Simone Covan, il bar mescola tecnica e narrazione, proponendo cocktail signature ispirati all’arte e alla città, in un contesto dove servizio e stile d’hôtellerie si combinano in un’esperienza memorabile.

289. La Ménagère

Nel centro di Firenze, La Ménagère 1896 è un luogo iconico dove gastronomia, design e mixology si incontrano. La sua anima poliedrica comprende bistrot, ristorante e cocktail bar, guidato dai bartender Denis Paonessa. Signature raffinati, distillati d’eccellenza e tre ambienti distinti rendono ogni visita un viaggio nel gusto.

234. Manifattura Firenze 

Autentico manifesto del bere italiano, Manifattura è il sogno realizzato di Davide Campagnolo: un cocktail bar che celebra –ed utilizza- esclusivamente prodotti del Belpaese, il primo in Europa. In un ambiente retrò, tra arredi anni Cinquanta e spirito conviviale, dalla mente energica del bar manager Francesco De Rosa – e da tutto il team- nascono ricette ispirate ai grandi nomi della musica italiana, da Ornella Vanoni a Fabrizio De André. 

215. Giacosa

Culla del leggendario Negroni, Giacosa 1815 è tornato ad essere un punto di riferimento per la scena bar fiorentina e nazionale. Grazie alla visione della famiglia Valenza e alla direzione di Luca Manni – F&B Manager-, il bar – guidato da Antonino Sciortino- unisce memoria e modernità celebrando il mito del cocktail senza tempo con nuove interpretazioni e twist divertenti. 

134. Rasputin

Dietro una porta anonima, da qualche parte nel quartiere di Santo Spirito, si cela il Rasputin, primo secret bar fiorentino. Nato nel 2016 dalla mente di Daniele Cancellara è un vero e proprio mondo sotterraneo dall’anima vittoriana, dove luci soffuse, arredi d’epoca e privacy assoluta creano un’esperienza esclusiva. Una tappa obbligata per chi cerca autenticità e distillati d’eccellenza. Ricercata la selezione delle materie prime, con oltre 500 referenze di whisky. 

Nove indirizzi, nove progetti e altrettante identità da scoprire sorso dopo sorso. Firenze conferma ancora una volta la sua vocazione internazionale, capace di coniugare storia e innovazione dietro ogni racconto. E in attesa di scoprire la vetta della classifica, non si può far altro che brindare a quel che è, che è stato e che sarà. Cin Firenze.

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