Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
Ristoranti

Trequarti: in provincia di Vicenza gusto e divertimento alla tavola di chef Alberto Basso

Trequarti

Valorizzazione delle materie prime, locali ma non solo, accostamenti inusuali, illusioni ottiche e concretezza di gusti. Trequarti, che festeggia i suoi 13 anni, in provincia di Vicenza coniuga tradizione e modernità in un menu che stupisce e appaga.

Nel cuore di Val Liona, incastonato tra i verdeggianti Colli Berici, lì dove la natura prende il sopravvento sull’uomo e invoglia a percorrere i suoi sentieri incontaminati, un tempio gourmand sorge tra piccoli caseggiati e aziende agricole. Quasi non te lo aspetti, in una zona così rurale. Ma Trequarti è così. E forse al suo chef Alberto Basso piace per questo.

Quasi timidamente, con ingresso situato di fronte a un piccolo e quieto parcheggio, si varca la soglia e ci si trova di fronte a un grande locale con circa 50 coperti e un arredamento decisamente minimale, a tratti pop, ma rigoroso. Tutto è al proprio posto e le candide tovaglie, sormontate da un’apparecchiatura essenziale, fanno da contrasto al calore delle pareti e del pavimento.

D’altra parte, inaugurato nel 2010, Trequarti ha abbondantemente raggiunto la maggiore età e negli anni è riuscito a ritagliarsi, anche grazie alla lungimiranza di chef Basso, uno spazio importante nel mondo del fine dining internazionale.

Dal 2016, infatti, Trequarti fa parte di JRE – Jeunes Restaurateurs d’Europe, la prestigiosa associazione che riunisce i migliori giovani ristoratori del mondo mentre Alberto Basso nel 2019 entra a far parte del board JRE Italia di cui oggi ricopre il ruolo di Responsabile dei Rapporti Associati e Partner.

La proposta gastronomica

Cresciuto professionalmente alla corte di chef Portinari al ristorante La Peca, nella cucina di Trequarti Alberto Basso punta a valorizzare al meglio gli ingredienti e i sapori, attingendo da quelle che sono le materie d’eccellenza locali e nazionali, attraverso tecnologie e intuizioni moderne.

Territorialità, dunque, ma senza forzati confini regionali. L’unico mantra è l’esaltazione dei prodotti che nel piatto rimangono riconoscibili, senza sovrastrutture e orpelli inutili.

Il risultato è una cucina divertente, giocosa, che stupisce gli occhi prima di soddisfare il palato con accostamenti inusuali e contrasti di consistenze e temperature. Tutto è come sembra, o forse no.

Il menu di Trequarti

A partire dall’entrée. Il menu infatti prende il via con una Royale d’uovo con crema di carletti (erbe spontanee che crescono nella zona) e caviale croccante, avvolgente e gustosa con il caviale che in bocca si reidrata donando un intenso sentore marino, e un Panino cotto al vapore e fritto ripieno di sarde in saor, in omaggio alla tradizione veneta. E ancora Macaron salato con polvere di caffè e di cappero ripieno di crema di lardo e kir royale con crème di cassis e champagne.

Un inizio che sorprende e appaga e fa da preludio all’esperienza di Trequarti. Ma a render l’idea di ciò che seguirà è il cestino del pane che viene servito con quello che sembra essere un tubetto di dentifricio e che, invece, si rivela una gustosa crema di mortadella da spalmare sul pane e sui grissini.

Non è come sembra neanche la scatoletta di latta che arriva come antipasto. Al suo interno c’è un altro signature di chef Basso: il Vitello tonnato. Così morbido che può esser tagliato come un grissino per citare una nota pubblicità. La carne, infatti, viene cotta a bassa temperatura nel vino bianco e poi lasciata marinare sott’olio proprio come un filetto di tonno.

Tra i primi di Trequarti, da provare il risotto Carnaroli marinato con alici del Cantabrico e condito con fondo al nero di seppia, prezzemolo e foie gras, così come i Tortelli gustosi ripieni di pulled pork, fava tonka e achillea.

Non è da tutti il Salmone e caffè: ovvero una fetta di salmone leggermente scottata immersa in un infuso di caffè all’interno di una tazzina e accompagnato da una bustina che sembra dietor ma che contiene una sorpresa.

Trequarti

Anche il BirRamen non è per tutti e stavolta è scritto anche in menu. Già dal nome si intuiscono gli ingredienti: si tratta di un ramen realizzato partendo da una birra a base di vino, con funghi e pancia di maiale, cotta a bassa temperatura e sgrassata in forno, con un gel di birra acida e con infusione di luppolo. A chiudere il piatto, al posto dei classici noodles, ci sono i germogli di luppolo selvatico, in dialetto “bruscandolo”, raccolti sulle colline circostanti.

La granita di acetosella con crema di pistacchio e cicoria, realizzata al tavolo, conclude il pasto e predispone, con la sua acidità, al dessert: Uova e asparagi. L’uovo, servito in un cestino di paglia, è un trompe-l’oeil. In una croccante copertura è racchiusa una gustosa mousse al cocco con cuore di mango e frutto della passione che perfettamente si sposa con gli asparagi canditi.

E per un ricordo d’infanzia goloso, in chiave pop, da provare la versione di Basso di pane, burro e zucchero. Si tratta di una pizza di malto, a lunga lievitazione e ad alta idratazione, condita con burro salato d’Isigny e zucchero muscovado.

Divertimento ed esaltazione degli ingredienti dunque, sono le parole chiave di Trequarti e della cucina di Alberto Basso che no, non è come sembra perché incanta la vista con giochi di prestigio, meraviglia il palato, grazie anche agli azzeccati abbinamenti di vini, attentamente selezionati dal sommelier Christian Danese, e merita il viaggio tra le vie tortuose di Val Liona.

Info utili

Trequarti

Piazza del Donatore, 3/4, 36040 Val Liona, VI

Tel: 0444 889674

Sito

Pagina Facebook

Articoli correlati

Hi-Res: l’alta cucina di mare sul rooftop dell’Hotel Valadier

Giorgia Galeffi

Roma. Con Geppy Sferra apre il primo ristorante di gelato in zona Centocelle

Giorgia Galeffi

La Good Company festeggia il Gagini e la sua svolta alla ristorazione palermitana

Manuela Zanni