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Carnevale di Viareggio: 147 anni di spettacolare festa italiana, un’icona futurista e un dolce chiamato Ondina.

Il Carnevale di Viareggio dal Martedì Grasso del 1873 è divenuta la più spettacolare festa italiana, testimonianza e fusione delle migliori capacità artistiche, organizzative ed espressioni pasticcere nostrane.

Eravamo quattro amici al bar” cantava Gino Paoli, “che volevano cambiare il mondo“. Loro erano ricchi, borghesi e creativi. I tavoli erano quelli del Caffè del Casinò. Decisero di mascherarsi per protestare contro le tasse (oggi non lo fa neanche chi dovrebbe) con l’idea di una parata di carrozze sui toni dello sbeffeggio, per mettere a nudo ed esorcizzare i problemi della società, in linea con la tradizione carnascialesca. Quei ragazzi forse non hanno cambiato il mondo, ma ci hanno mostrato come canzonarlo pubblicamente.

Era il martedì grasso del febbraio 1873, data di nascita del Carnevale di Viareggio oggi conosciuto come un evento spettacolare tra i più belli e più artisticamente rappresentativi della creatività italiana.

Carri allegorici trionfali, si muovono grazie ad ingegnosi meccanismi e sono animati dalla musica e dai balli di centinaia di figuranti in maschera, monumenti in legno, scagliola e juta un tempo, modellati da scultori e messi insieme da carpentieri e fabbri che, sugli scali dei cantieri navali, nel porto di Viareggio hanno creato imbarcazioni per navigare un mare di gente attonita e divertita. Poi nel 1925, la cartapesta, duttile e leggera, per modellare maschere sempre più colossali, leggere e scenografiche, di satira politica, riflessioni sul mondo.

Enormi carri, i più grandi del mondo che, attraverso la satira, affrontano i grandi temi della contemporaneità dalla politica nazionale e internazionale all’ambiente, dal sociale, alla musica, dalla cucina allo spettacolo il Carnevale di Viareggio intona i temi più scottanti del momento e ci ride sopra. 

Fu così che la diretta del Carnevale di Viareggio tenne banco in diretta per diversi lustri nel palinsesto della TV di Stato mostrando i faccioni caricaturati dei personaggi della Prima Repubblica, dei Fanfani e dell’immancabile Andreotti, Craxi a Prodi, Berlusconi, Dario Fo, non c’è protagonista della vita pubblica italiana che non sia stato sbeffeggiato dai carristi viareggini e rappresentato in formato gigante, per esorcizzare gioie e dolori di un Paese che, sotto i raggi del sole della Toscana di mare, sembra quantomai più colorato, bello e divertente che nella realtà.

Burlamacco e Ondina

Nel 1930 Uberto Bonetti, pittore e grafico futurista, ideò Burlamacco, che quest’anno cmpie 90 anni e che è divenuta la maschera simbolo di Viareggio. Apparve per la prima volta nel manifesto del 1931, sullo sfondo dei moli protesi sul mare, in compagnia di Ondina, bagnante simbolo della stagione estiva.

Il 21 dicembre 1988 Burlamacco è entrato, come maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, al Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari di Roma. Una figura monumentale in carta a calco di Burlamacco è anche esposta al Musée de l’Homme di Parigi.

Prendendo spunto dalle maschere della Commedia dell’Arte e disegnandola in chiave futurista, Bonetti volle riassumere nella maschera di Burlamacco i due momenti clou della vita della città di Viareggio: l’estate (con i colori bianco e rosso tipici degli ombrelloni sulle spiagge negli anni Trenta) e il Carnevale.

Infatti Burlamacco è anche un insieme delle principali maschere italiane dell’epoca: il cappello di Rugantino, il mantello del dottor Balanzone, il costume a scacchi stile Arlecchino, la gorgiera bianca alla Capitan Fracassa (o Capitan Spaventa) e il bottone bianco del Pierrot francese. 

Ma Viareggio, capitale delle sfilate carnevalesche, non delude nemmeno sotto l’aspetto gastronomico. Dicono che il posto migliore per assaggiare i dolci tipici di Carnevale, sia una delle più conosciute pasticcerie Viareggine, la Pasticceria Patalani, situata su uno dei lati del Mercato cittadino, Via Zanardelli 183.

I dolci di Viareggio: frittelle di riso e cenci, bomboloni e ondine.

Per Carnevale tutti i dolci della tradizione, e anche di più. In questa Pasticceria che ha fatto un pezzo della storia di Viareggio, troverete dalle nostalgiche frittelle dolci con riso e uvetta, la più viareggina delle ricette – riso cotto nel latte con, zucchero e scorza di limone, poi arricchito con, tuorlo, albumi montati a neve; schiacciato e fritte – ai “cenci” (anche dette donzelline o nastrine di monache, molto simili alle chiacchiere o frappe ma che si differenziano per l’aggiunta di Vin Santo, oggi spesso omesso) fritti o in versione “leggera” al forno;

Insieme alle favolose brioches, bomboloni o ai mini-bomboloni al forno ripieni di chantilly, troverete le “Ondine” che prendono il nome dalla maschera di Ondina, la compagna/bagnante di Burlamacco, icona del Carnevale di Viareggio.

Tutta la provincia conosce e apprezza la Pasticceria Patalani per i dolci tipici come la torta coi bischeri (deliziosa crostata ripiena di riso, cioccolato e frutta secca) varie specialità da credenza, confetture e biscotteria secca: brioches, biscotti e torte che hanno fatto innamorare tanti personaggi famosi negli anni d’oro della mondanità versiliese.

Con attaccamento alla tradizione e qualità del prodotto, oggi come ieri Riccardo Patalani seleziona con cura i migliori ingredienti di qualità indiscussa ed utilizza preferibilmente le risorse del territorio ed eccellenze italiane come miele della Garfagnana, fragoline di bosco di Careggi (Maestà della Formica), mele Rotelle della Lunigiana e Garfagnana; per poi burro francese sul mercato, mandorle di Bari e nocciole del Piemonte.

Patalani | Viareggio (LU) | via Zanardelli, 183 | tel. 058 447279 | www.facebook.com/PasticceriaPatalani/

La Cittadella di Carnevale e le Botteghe di Cartapesta

Il 2001 ha segnato una data memorabile della storia del Carnevale di Viareggio con l’inaugurazione della Cittadella del Carnevale, la fabbrica dei sogni di cartapesta, un complesso polifunzionale di grande pregio architettonico che ospita i moderni laboratori per la costruzione dei carri, la scuola della cartapesta, il museo del Carnevale, un percorso multimediale proteso a valorizzare e diffondere la memoria storica e culturale del Carnevale di Viareggio e del Carnevale di tutto il mondo, mentre nella grande arena si svolge durante l’estate la rassegna “Sotto le stelle alla Cittadella”: intrattenimenti, spettacoli, concerti ed iniziative culturali.

Indirizzi Utili

Oggi, Martedì 25 febbraio – 6° Corso Mascherato, ore 17; al termine proclamazione dei vincitori e spettacolo pirotecnico
Info: viareggio.ilcarnevale.com
Per i soci Tci, sconto di 3 euro sul biglietto d’ingresso ordinario: basta presentare la tessera Touring alle casse. 

https://www.lebotteghecartapesta.it/

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