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Casa Barbadoro: cene gourmet nella Valle dei Templi

Le esperienze di gusto alla Valle dei Templi: il successo delle cene gourmet a Casa Barbadoro e due nuovi appuntamenti.

La Valle di Templi di Agrigento non è solo bella da vedere. Grazie a Casa Barbadoro, l’hub delle eccellenze enogastronomiche siciliane, infatti, è anche (tanto) buona.

Food Experience e cene gourmet alla Valle dei Templi

Casa Barbadoro, la realtà nata per valorizzare le eccellenze enogastronomiche della Valle dei Templi, ha lanciato al termine di agosto il nuovo format delle cene gourmet che è diventato uno dei trend topic di questo scampolo di fine estate. Le esperienze di gusto sono adatte ad appassionati gourmet, fini conoscitori ma anche semplici curiosi alla ricerca di sapori di una volta rivisitati, approfondendo la conoscenza del territorio agrigentino che tiene ben stretto in sé ogni passaggio e popolo che lo ha abitato.

Le cene gourmet a Casa Barbadoro

Ognuna delle cene a Casa Barbadoro – l’antico casale sotto il Tempio della Concordia che il Parco archeologico della Valle dei Templi, restaurato per essere allestito e trasformato in un “avamposto” dedicato alla cucina e ai sapori del territorio –  è stata e sarà un viaggio attraverso odori e sapori in una tradizione antica, nata dalla terra, dalle mani che impastavano, torcevano, tagliavano, raccoglievano.“Sono esperienze sensoriali e olfattive di pregio, il visitatore potrà veramente entrare in contatto con i prodotti della Valle. E queste cene del venerdì saranno un modo per approfondire ancora di più la bellezza dei nostri luoghi” dice il direttore Sciarratta che ha presentato il progetto delle cene gourmet con CoopCulture.

Le Food Experiences e le cene goumet sono strettamente legate al progetto Diodoros, il “paniere” di prodotti nati e coltivati in aree della Valle dei Templi di Agrigento libere da monumenti e reperti. E alle esperienze di gusto a Casa Barbadoro si aggiungono le “cene gourmet del venerdì” per sole 80 persone a volta – ci racconta Fabio Gulotta, ideatore dell’iniziativa e continua- Saranno esperienze di gusto ma anche molto di più grazie ad approfondimenti tematici con esperti ma anche narrazione, storia, conoscenza del territorio e dei suoi prodotti”.

“Ogni giorno, da un mese a questa parte, in questo luogo dal fascino indiscusso, raccontiamo di un progetto unico al mondo. Lo facciamo decine di volte al giorno, migliaia la settimana. E non ci stancheremo mai di farlo. Perché guardando gli occhi di chi ascolta si percepisce la magia che abbiamo fatto.  Raccontiamo del paesaggio, di come e perché una cultivar di mandorlo abbia lo stesso nome di tanti cognomi del territorio, Vassallo, Baiamonte, Pullara, Russello. Di come centinaia di ettari di campagna siano stati recuperati e salvati dall’incuria e di come siano tornati ad essere produttivi. Oggi, godibili e fruibili da cittadini e turisti. Di come salviamo e ci prendiamo cura della biodiversità presente nel parco archeologico più grande d’Europa.

Raccontiamo come sia stato possibile trasformare un esproprio per pubblica utilità in una risorsa economica, generando un indotto in netta crescita.  Di come sia stato possibile stimolare la riflessione contro il pericolo della bruttezza, dell’ignavia e della mancanza di senso comune.

Raccontiamo dell’impegno di alcuni pazzi, cosi ci hanno definito, per salvare dall’estinzione l’ape nera sicula e la capra girgentana. O di come abbiamo fatto a coinvolgere alcune fragilità sociali.

Raccontiamo dell’impegno fisico ed economico di ognuno dei 10 concessionari. Perchè senza di loro non potremmo servire a Casa Barbadoro la colazione o l’aperitivo Diodoros utilizzando i grani antichi per pane e “cuddriruna”

Raccontiamo la bellezza senza sminuirla nel suo valore e nella sua integralità e purezza.”

I prodotti di Casa Barbadoro

Casa Barbadoro è già un’esperienza, basta varcare la soglia dello spazio dedicato ai prodotti Diodoros e alle eccellenze del territorio, affidato a CoopCulture, concessionario dei servizi aggiuntivi del Parco. Dagli scaffali si affacciano discreti i pesti, le conserve, le confetture, il miele, l’olio e il vino nati nella Valle; e ancora, le erbe aromatiche e le spezie, gli infusi, le polveri, le confezioni di mandorle e pistacchi.

Il successo dei primi appuntamenti e le nuove date

I primi tre appuntamenti dedicati rispettivamente al Marsala, al pistacchioe alle polpette hanno riscosso talmente tanto successo che sono stati già aggiunti due altri appuntamenti. Il primo si svolgerà il prossimo venerdì 22 settembre (con inizio alle 19) e la cena sarà un approfondimento cultural-storico-paesaggistico visto che sarà dedicata ai Grani della piana di San Gregorio declinati su pizze e focacce di tradizione: quindi fuazzi, cuddriruna, fabrusci, facci ‘i vecchia. Insomma, un venerdì per raccontare come il progetto Diodoros abbia di fatto completato il cerchio della filiera del grano della piana di San Gregorio. Il 29 settembre si rovescerà ogni regola che vuole lo street food accompagnato solo da bevande “pop”: e infatti ecco Fritti e bollicine, la sapidità delle preparazioni da strada, quel cibo povero che non riesci a toglierti di bocca da quanto è buono, a cui Casa Barbadoro abbina solo bollicine siciliane realizzate con il metodo Charmat o Martinotti. Cene per soli 80 partecipanti.

Le Experience a Casa Barbadoro

Sono anche disponibili degustazioni e breakfast, cooking e baking class, incontri con i produttori e gli artigiani del gusto. C’è un elenco di experience a Casa Barbadoro tutte da scoprire: dalla wine experience dedicata al vino Diodoros prodotto negli storici vigneti della Valle dei templi, alla degustazione abbinata al tipico cuddiruni con le erbe aromatiche e l’olio del Parco; dall’abbinamento di mandorle, pistacchi, miele e marmellate a formaggi freschi o stagionati, olio evo, prodotto dai secolari ulivi della Valle, accompagnato da un crostino di pane con farine di grano coltivato nel Parco, e da un piatto salato, cucinato con materie prime di stagione; alla vera esperienza gastronomica a 360 grandi, un menu dall’antipasto al dolce con tutti i prodotti Diodoros, chiudendo con un dessert di formaggio di capra girgentana aromatizzato con polvere d’arancia o la cubaita, dolce tradizionale a base di mandorle (raccolte ovviamente nei mandorleti del Parco).

Le esperienze sono disponibili ogni giorno in orari da scegliere sul sito www.coopculture.it, in versione light o plus.  E per chi invece non vuole perdere l’occasione di percorsi corollari alla visita abituale della Valle, ecco pronte le inedite catacombe paleocristiane; magari anticipati o seguiti da una colazione al fresco, sotto la pergola di Casa Barbadoro, ovviamente a base di prodotti Diodoros.

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