La nuova tendenza si chiama ‘cene a domicilio’. Più che una moda, la necessità di riorganizzare la ristorazione per resistere nonostante il virus. Sopravvive chi si reinventa.
Con molte incognite e pochissime certezze, diventa impellente la necessità di riorganizzarsi professionalmente. Napoli, città creativa e resiliente per eccellenza, oggi s’improvvisa palcoscenico di un nuovo modo di concepire la ristorazione.
La consegna a casa di pizza e panini si è sempre fatta e sempre si farà, prodotti popolari che mettono tutti d’accordo anche per la loro semplice trasportabilità. Ma visto che l’emergenza non accenna a finire, l’asticella alla fine si è impennata, incorporando alla delivery mania anche l’alta cucina.
Sopravvive chi si reinventa.
Non è stato semplice, ma i più tenaci ormai sono richiestissimi. E non solo per la parentesi ‘cenoni delle feste’. Parliamo di ristoranti di alto livello, spesso stellati, con piatti per lo più complessi, a volte composti dinanzi al cliente con tanto di emozione inclusa. Sembrava impensabile catapultare un’esperienza da ristorante stellato tra le mura domestiche del cliente. Difficile consegnare a casa anche quei famosi effetti speciali. Troppo impegnativo, probabilmente controproducente. Ma quando è risultato chiaro a tutti che non si trattava di un breve periodo di arresto, anche l’alta cucina è passata al contrattacco.
Parola d’ordine, resistere. Molti piatti sono stati rivisti pensando, prima di tutto, alla loro trasportabilità. E finché il cliente non potrà accedere al ristorante, sarà il ristorante ad arrivare a casa sua.
Delivery Mania
Mimì alla Ferrovia
Mimì alla Ferrovia, storica insegna napoletana da oltre sessant’anni. Cucina tradizionale con un tocco di modernità ed eleganza. Lanciatissimi nella consegna a domicilio già da marzo 2020, come dire, dal primo campanello di allarme. “Abbiamo consegnato ovunque”.
Il giovane e talentuoso chef Salvatore Giugliano quest’estate ha fatto arrivare la sua cucina perfino sui grandi panfili di passaggio nel Golfo di Napoli. Nel momento in cui molti hanno mollato, altri hanno addirittura investito. Sì, perché per consegnare un piatto nella sua originaria perfezione, con profumi, consistenze e temperature intatti, come minimo si è dovuto puntare su di un packaging all’avanguardia. A Natale il loro delivery ha spopolato, così come per il cenone del 31.
Veritas
Altra testimonianza importante arriva dal ristorante Veritas, una stella Michelin a Napoli. Un patron vulcanico che ha fatto lavorare l’emergenza. Stefano Giancotti, oltre a garantire un ottimo delivery, rivisto e corretto dal suo chef Gianluca D’Agostino, ha unito le forze con il vicino Grand Hotel Parker’s. Ha praticamente trasferito lì il suo ristorante, offrendo una camera in omaggio per la notte a chi decide di cenare lì da loro, glissando così il limite del coprifuoco.
Tanto sei praticamente ‘a casa’, solo che la cena è di gran classe e nessuno dovrà scappar via in stile Cenerentola.
Britannique Naples
A proposito di grandi alberghi, sulla stessa lunghezza d’onda anche il Britannique Naples. Con le sue cinque stelle e la creatività dello chef Eduardo Estatico, la cena in hotel è un sogno.
Braceria Bifulco
E il delivery impazza non solo in centro città, ma anche nei comuni limitrofi. Da Ottaviano, Braceria Bifulco risponde con sontuosi carpacci e roast-beef a prova di runners. Macellai famosissimi per le loro scelte all’insegna della grande qualità, anche nel delivery continuano a stupire. Zero compromessi, solo grande capacità organizzativa E inaugurano una nuova linea di panini che, vox populi, sarebbero già stati considerati imperdibili.
Il principe
La stessa Pompei, svuotata dai turisti, si ridesta proponendosi sotto una nuova veste. Il ristorante Il Principe di Gian Marco Carli, chef e patron, perla indiscussa della ristorazione campana, risponde presente all’appello delivery. Dalla pasta fresca, alle minestre, ai grandi piatti di mare.
Scelte coraggiose. Soprattutto, scelte. Che, in un momento difficile come questo, andavano prese. Costi quel che costi. Ma non saranno investimenti inutili.
Ormai è chiaro a tutti che la ripresa sarà lentissima e, dato ancora più certo, non tutto tornerà ad essere esattamente come prima. Qualche abitudine cambierà, alcune novità resteranno. Potrebbe persino accadere che il consumatore ad un certo punto capitolerà. Dopo essersi timidamente adeguato, in fase iniziale, sembra proprio ci stia prendendo gusto. Riscoprendo il gusto di essere coccolato a casa proprio dai suoi ristoratori preferiti. Azzerando problemi di traffico e parcheggio.
Chiariamo subito, non sarà la svolta, ma senz’altro una possibilità, un’alternativa. In una modalità in cui ci guadagnano un po’ tutti. Spesso le consegne vengono effettuate direttamente dai camerieri del ristorante. Per dare continuità al progetto e per essere certi di garantire la qualità di sempre. All’occorrenza, provvedono anche all’allestimento del tavolo.
Insomma, nella vita vince chi si adatta. Molti ristoratori che proprio in questo periodo hanno dato prova di resilienza estrema, siamo certi resteranno nel cuore dei ‘food lovers’ che anche per questo non smetteranno di premiarli.