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Franciacorta: l’eccellenza per i brindisi delle Feste

All’ombra delle prime Alpi, la Franciacorta è un territorio ricco e sfaccettato dal punto di vista enologico e per le feste ci regala delle etichette perfette per i brindisi in compagnia.

La Franciacorta è un territorio che sorprende: ci riesce per la sua natura composita e, soprattutto, per una identità che, pur se relativamente giovane nel panorama vinicolo italiano, affonda le radici in una storia agricola antica. Situata tra le sponde del Lago d’Iseo e le prime propaggini delle Alpi, è una fascia di colline che alterna boschi, vigneti, borghi medievali e monasteri benedettini.

Un mosaico paesaggistico che racconta secoli di paziente interazione tra uomo e ambiente. Dal punto di vista geologico, la Franciacorta consegna un palinsesto di suoli: depositi morenici lasciati dall’antico ghiacciaio camuno, sabbie, ciottoli, argille e limi stratificati, a favore di una straordinaria varietà di microzone che permette all’uva – soprattutto Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero – di esprimere sfumature diverse anche a pochi metri di distanza, dando origine a vini di grande precisione aromatica e longevità.

Il clima si offre temperato grazie alla presenza del lago, un serbatoio termico che mitiga gli inverni e rinfresca le estati. La brezza che scende dalle valli favorisce freschezza, dunque acidità, ed una finezza che, in altre parole, racconta la cifra stilistica del metodo classico franciacortino.

Franciacorta, un paesaggio in equilibrio

Raccontiamo una zona in cui la presenza viticola è forte, ma non invasiva. Dove la tutela del suolo e la responsabilità ambientale sono diventati elementi centrali del modello produttivo. Passeggiare tra i vigneti significa attraversare un territorio che ha saputo trasformare la propria varietà geologica e climatica in un valore culturale, prima che enologico. Ed è questa complessità – morfologica, climatica e storica – a fare della Franciacorta un unicum nel panorama delle bollicine italiane. Un territorio che cambia ad ogni curva, conservando però una precisa, riconoscibile identità. Abbiamo partecipato ad una succosa degustazione con Bellavista, cantina simbolo del territorio, che ci ha lasciato in eredità conoscenze profonde, qualcosa che desideriamo riproporre in modo agile ed utile a tavola. Con il Natale alle porte, ci è sembrato il momento ideale.

Bellavista, la visione di Vittorio Moretti

Nasce nel 1977 la scommessa di Vittorio Moretti, che sceglie la collina di Bellavista come luogo simbolo della sua visione. Da quell’altura che domina boschi, vigneti e piccoli centri rurali, prende forma una cantina destinata a diventare una delle firme più autorevoli nello scenario dei grandi spumanti italiani. L’associazione tra Franciacorta e Champagne è cosa nota: nasce dal comune utilizzo del metodo classico, la tecnica di rifermentazione in bottiglia che crea bollicine fini e complesse. Franciacorta è stata la prima zona in Italia a ottenere la DOCG per spumanti prodotti con questo metodo, ispirandosi proprio alla tradizione francese. Non si tratta di imitazione, piuttosto di dialogo: il metodo produttivo è comune, la filosofia di lungo affinamento sui lieviti condivisa. Cambia il carattere del territorio, più caldo e mediterraneo, capace di donare vini dal profilo luminoso e dalla maturità aromatica distinta. Da quest’anno i vini dell’azienda, punto di riferimento della Franciacorta, nascono dalla collaborazione tra Francesca Moretti e Richard Geoffroy, storico chef de cave di Dom Pérignon. Un incontro che arricchisce ulteriormente l’eccellenza già riconosciuta delle bollicine Bellavista, portando una prospettiva nuova alla produzione, con uno stile che rimane coerente con l’identità originaria: vini che esprimono appieno la ricchezza del territorio franciacortino, in una gamma ancor più raffinata e dal grande carattere.

Bollicine per le feste e per tutti i gusti

Bellavista Franciacorta DOCG Alma Assemblage 2

Extra Brut, uve Chardonnay e Pinot nero, regala bollicine fini, segnale di come la complessità qui passi dall’eleganza, invece che dalla materia. Floreale, colpisce con un finale lungo e profondo. Per gli aperitivi di Natale e non solo, è perfetto con salmone affumicato, tartine con burro e alici, ostriche, ma sa esprimere il fatto suo anche a tutto pasto: con un’insalata di mare, carpaccio di ricciola, senza lasciare nell’angolo piatti della tradizione come cotechino e lenticchie. La sua salvifica acidità controbilancia la grassezza del piatto, esaltandolo con un piacevole tocco di brio. 

Bellavista Franciacorta DOCG Alma Non Dosato Assemblage 2

Prodotto senza zuccheri aggiunti, con prevalenza di uve Chardonnay e assenza di Pinot bianco: si mastica quasi la maturità del frutto, con un sorso ricco ed esuberante. Accompagna perfettamente piatti delicati e grassi moderati, esaltando la freschezza e la sapidità senza sovrastare il cibo. È perfetto anche per iniziare il pranzo di Natale come aperitivo elegante e leggero. Via libera anche a capesante o scampi scottati, risotto ai frutti di mare e spaghetti alle vongole.

Bellavista Franciacorta DOCG Alma Rosé Assemblage 2

Qui sale la quota di Pinot nero, sorso potente e cremoso, con una carbonica perfettamente integrata che consente alla cosiddetta durezza di trasformarsi in avvolgenza. Elegante e raffinato, è un rosé dal corpo equilibrato, adatto a piatti più strutturati ed aromatici. È perfetto per piatti natalizi che uniscono delicatezza e struttura, dai crostacei ai secondi di carne bianca.

Bellavista Franciacorta DOCG Brut Teatro alla Scala 2021

Elegante e complesso, è l’espressione raffinata della maison. Profuma di agrumi canditi, miele, frutta matura, note di vaniglia e pasticceria. La bollicina è finissima, con un sorso strutturato, cremoso e profondo. Da provare con tortellini in brodo di cappone, perfetto equilibrio con la parte sapida e la consistenza del ripieno, faraona al forno e, perché no, con un goloso panettone gastronomico. 

Bellavista Franciacorta DOCG Rosé 2021

Bollicina raffinata, equilibrata, è ideale come aperitivo, così come a tutto pasto. Ottima per chi cerca freschezza e delicatezza ma anche complessità, accompagna egregiamente canapè con crostacei, branzino al forno, ma anche un sontuoso filetto di salmone, robiola e brie.

Bellavista Franciacorta DOCG Riserva Vittorio Moretti 2018

Bollicina da meditazione o da riservare a piatti ricchi e importanti. Esprime al meglio la complessità e la qualità del terroir franciacortino. Da provare con filetto di vitello in crosta, astice al burro e formaggi stagionati.

Bellavista racconta così una storia familiare fatta di rigore, sensibilità estetica e ambizione culturale. Ogni bottiglia diventa anche un gesto di bellezza, un invito a vivere il brindisi delle festività come un momento di consapevolezza, gratitudine e, naturalmente, di gusto.

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