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“La Cantina Perfetta. Grandi Vini da Collezione”, il nuovo libro di Chiara Giannotti

chiara giannotti

Vino come opera d’arte. Dallo Champagne alla Napa Valley, passando per Borgogna e Montalcino, Chiara Giannotti racconta 70 bottiglie iconiche, sognate e ricercate da appassionati e intenditori

È stato presentato ieri, in occasione del Vinitaly, negli spazi dello stand di Poggio le Volpi, insieme alla delegata e alla vice delegata per il Lazio de Le Donne del Vino, Sofia Biancolin e Sara Blandamura, il nuovo libro di Chiara Giannotti, donna del vino ed esperta sommelier oltreché storica collaboratrice di importanti testate di settore e ideatrice del blog Vino.tv.

Donne del Vino – Delegazione Lazio

La Cantina Perfetta – Grandi Vini da Collezione“, edito da Rizzoli, è una vera e propria raccolta delle etichette più pregiate del panorama enoico mondiale, ricercate da appassionati e intenditori come oggetti di culto, quasi opere d’arte.

Pagina dopo pagina, Chiara Giannotti passa in rassegna le bottiglie più iconiche, dal Tignanello di Marchesi Antinori al Dom Pérignon P3 Troisième Plénitude, dall’Opus One al Vega Sicilia Unico, che per la loro unicità, notorietà, personalità e identità territoriale compongono nell’immaginario collettivo una vera e propria collezione di capolavori.

“Questo lavoro – spiega Chiara Giannottinasce prima di tutto dalle tante esperienze personali e dalla mia passione infinita per il vino. Io stessa sono una collezionista di rarità in bottiglia. A ciò ho poi aggiunto un intenso lavoro di ricerca e studio analitico, entrando in contatto con alcune delle più importanti case d’aste al mondo, come Christie’s, Sotheby’s, Pandolfini e Ansuini. Proprio per Ansuini curo la stesura del catalogo dei vini di lusso, cosa che mi ha permesso di diventare banditrice d’asta, figura femminile rarissima nel mondo, e di conseguenza di essere selezionata da Rizzoli per realizzare questo libro. Naturalmente è stata una sfida che ho accettato con orgoglio e senza esitazioni, lavorando ininterrottamente per più di un anno e mezzo, al fine di ricreare ciò che dal mio punto di vista rappresenta una cantina ideale. E per farlo, ho messo in atto una selezione molto attenta e severa, tenendo conto sia di parametri oggettivi, a partire dalla capacità del vino di conservare il proprio valore nel tempo, che di valutazioni squisitamente soggettive. Il tutto senza dimenticare l’apporto fondamentale di tanti amici esperti che, con i loro preziosi contributi, hanno reso ancora più completo ed emozionale questo racconto sui vini più amati e ricercati del mondo”.

Settanta i vini passati in rassegna, attentamente selezionati dall’autrice e catalogati per territorio. Il racconto si snoda lungo dieci stanze-capitoli che descrivono le diverse aree di origine di ogni bottiglia, con approfondimenti sulla storia, sui vitigni, sulle denominazioni, sulle zone e i metodi di produzione. Tre le sezioni dedicate all’Italia, con focus su Piemonte e Toscana, mentre ampio spazio è riservato alla Francia, soprattutto alle regioni di Bordeaux, Borgogna, Champagne e Rodano. E se il Vecchio Continente è il comune denominatore del focus sulla Germania e di quello ‘corale’ destinato a Austria, Portogallo, Spagna e Ungheria, il Nuovo Mondo fa invece da sfondo alla ‘personale’ su Stati Uniti, Argentina, Cile e Australia.

Alessandro Scorsone e Chiara Giannotti

Ad arricchire il tutto, dieci speciali introduzioni affidate ad altrettanti esperti nazionali e internazionali, chiamati a fornire una personale riflessione su quelle che sono indiscutibilmente riconosciute come le zone vinicole più apprezzate al mondo. Ed ecco dunque Thierry Desseauve, Armando Castagno, Alberto Lupetti e Massimo Billetto. E ancora Umberto Gambino, ianni Fabrizio, Riccardo Viscardi e Stefania Vinciguerra, Jens Priewe, Debra Meibug e Antonio Paolini.

E se l’introduzione generale al libro è stata curata dal giornalista Daniele Cernilli, direttore di DoctorWine, nonché autore e curatore della Guida essenziale ai vini d’Italia, la postfazione è stata invece affidata a Luciano Mallozzi, firma di Bibenda e docente FIS, che per l’occasione ha fornito dei preziosi consigli sui corretti metodi di conservazione, ed eventualmente consumo, di queste straordinarie bottiglie.

La presentazione, che ha riunito intorno a Chiara Giannotti non solo amici e colleghi ma anche tanti appassionati, è stata un’occasione per degustare il nuovo vino rosato di Poggio le Volpi, Roma Doc Rosè in accompagnamento alle piccole golosità realizzate da Oliver Glowig, chef del ristorante gourmet Barrique e di Epos (ve ne avevamo parlato qui).

Rossella Macchia, Oliver Glowig, Chiara Giannotti

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