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La primavera di Zash secondo chef Giuseppe Raciti

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Il “Miglior chef Emergente under 30 del Sud Italia”, alla guida della cucina di Zash, Country Boutique Hotel immerso nel verde del catanese, tra Etna e mare, propone un nuovo menu ispirato al sole e alla brezza della bella stagione. Tra tradizioni siciliane, cucina classica, semplicità dei sapori e rivisitazioni 

Da Zash c’è aria di primavera. Così il suono onomatopeico che ricorda il fruscìo del vento che passa tra gli alberi, cui il nome del Country Boutique Hotel a Riposto, frazione di Catania, è ispirato, si fa più dolce come la tiepida brezza primaverile che spira tra le foglie che circondano l’antica struttura, di proprietà dagli anni ‘30 della famiglia Maugeri.

Si tratta di un hotel di charme che nasce dalla ristrutturazione di un antico palmento, circondato da 13 ettari di agrumeto, tra Etna e mare e si compone di 10 camere di design, una Spa e un ristorante.

Le stanze, tutte luminosissime grazie alle ampie finestre che si aprono sulla campagna siciliana, sorgono nei locali in passato destinati alla cantina. Le suite sono addirittura immerse nel verde attraverso pareti trasparenti che uniscono interno ed esterno in un’unica dimensione simbiotica.

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In questo contesto, in cui il tempo scorre lento seguendo il ritmo della Natura, anche il percorso gastronomico segue le stagioni e il rispetto delle materie prime grazie alla cura e all’attenzione dello chef Giuseppe Raciti.

Alla guida del ristorante da tre anni vi è infatti il giovane chef siciliano, che nonostante la “tenera” età vanta già una carriera di tutto rispetto. Oltre ad aver ricevuto al “Bocuse d’Or”, il Premio Europa per la valorizzazione dei prodotti e del territorio, è stato anche eletto “Miglior Chef Emergente under 30” del Sud Italia.

«Questo lavoro per me è una passione vera, parte integrante e irrinunciabile della mia vita – ci confida orgoglioso lo chef – il rumore delle padelle e il crepitio che ne scaturisce rappresentano per me suoni rassicuranti di cui non riuscirei più fare a meno».

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Una carriera, quella di chef, che era già nella mente di Giuseppe sin da ragazzo quando, già all’età di 13 anni, ha cominciato a lavorare in cucina durante i mesi estivi, mentre nel periodo della scuola aspettava il fine settimana per dedicarsi alla sua passione. Così la voglia di crescere lo ha portato a partire per la Svizzera per formarsi professionalmente e personalmente conoscendo nuove persone, luoghi, sapori e paesaggi, passando da un Cantone all’altro, per poi tornare in Sicilia definitivamente solo nel 2014 come primo chef di Zash.

Nei piatti di Raciti c’è tutto il bagaglio professionale acquisito fin qui: le tradizioni siciliane, la cucina classica, la rivisitazione, senza tuttavia mai superare il limite della semplicità dei sapori.

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E tra tutti i sapori del nuovo menù di primavera ce n’è uno in particolare, l’uovo pochè, affogato con patate, tartufo e burro nocciola. Un piatto molto caro allo chef in quanto nato grazie alla sua caparbietà nel volerlo realizzare, nonostante le difficoltà iniziali. Sorprendente anche una salsa agrodolce di pomodoro con soia e polvere di caffè con cui accompagna carni e verdure selvatiche spontanee. E dulcis in fundo, dopo aver assaggiato un sorbetto con gli ultimi agrumi di stagione, non perdete il cremoso alla vaniglia Bourbon, gelatina al miele di acacia, fragoline di bosco con crumble e riduzione di aceto balsamico.

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Al fianco di Raciti in cucina Bruno Agatino, Rosita Cavallaro e Marco Sciacca contribuiscono ad un bel lavoro di squadra in cui il risultato è molto più che la somma delle singole parti.

Per saperne di più consulta il sito di Zash.

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