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Le perle gourmet di Pietro D’Agostino de La Capinera di Taormina

la capinera

Siamo andati a trovare il patron de La Capinera e possiamo affermare con assoluta certezza che “il posto vale il viaggio”: vi spieghiamo perché.

Se non bastasse la bellezza naturale di Taormina a renderla tutto l’anno ambìta meta turistica, la presenza di ristoranti dal fascino discreto e in perfetta armonia con lo stile della nota località siciliana rappresenta quella marcia in più che la rende una tappa imperdibile per chiunque venga in Sicilia, in qualsiasi stagione. Se c’è un ristorante per cui “il posto vale il viaggio” questo è, sicuramente La Capinera, il ristorante stellato dello chef Pietro D’Agostino.

Recentemente oggetto di un attento lavoro di restyling, La Capinera presenta oggi un nuovo design della mise en place. Tavoli rovere massello lavorati da sapienti artigiani, inserti di maioliche di Scicli e luci dal caldo sapore retrò che s’inseriscono nel quadro naturale tutto blu e bianco in cui La Capinera è nata. 

Cambio di stile, stessa filosofia

A questo parziale cambio di stile non corrisponde, tuttavia, quello della  filosofia che è rimasta immutata: un felice incontro fra creatività e innovazione, memoria e territorio che si traduce in un menù ricercato costituito da pietanze vivaci eppure essenziali, tradizionali ma contemporanee, pensate e realizzate nell’assoluto rispetto delle stagioni  e del territorio. 

Chef Pietro D’Agostino

A tessere le fila di questa magica “tela” lo Chef Patron Pietro d’Agostino  capace, ogni giorno, di regalare nuove emozioni agli avventori arricchendo le sue creazioni di nuove sfumature. Non a caso dall’età di vent’anni D’Agostino vanta una serie di successi e prestigiosi incarichi professionali che lo hanno portato in giro per il mondo per poi, dopo dieci fitti anni di viaggi, condurlo, all’età di 31 anni, al coronamento del sogno di aprire un suo ristorante nel 2003. Da allora a oggi tantissime sono le conquiste compiute nella sua cucina, che gli sono valse una stella Michelin.

“Credo nella magia, quella del piatto, nel suo percorso dalla cucina al tavolo, e sino alla bocca. Dove gli ingredienti esprimono la loro storia e s’esaltano per la combinazione con cui la mia fantasia ha voluto proporli. A due anni dall’inizio della pandemia e del relativo lockdown (che ho vissuto con estrema lucidità) mi sento provato ed esasperato come tutti. Sono però molto fiducioso nella ripresa di cui constato segnali tangibili. Tra questi la grande richiesta da parte di turisti, stranieri e non, di vivere un’esperienza gastronomica presso il mio ristorante” ci racconta chef  d’Agostino. 

La filosofia gastronomica di chef d’ Agostino

Trae ispirazioni dai quattro elementi naturali, fuoco, aria, acqua e terra il nuovo menu de La Capinera di Pietro D’Agostino a Taormina. Se, infatti, è vero che la cucina di mare rappresenta il fiore all’occhiello dello chef che, da sempre, punta tutto sulla valorizzazione delle materie prime lo è altrettanto che il patròn de La Capinera ami contaminarla con altri ingredienti attraverso lavorazioni e metodi di cottura che ne conservino gusto e proprietà.

“Obiettivo della mia cucina è la valorizzazione delle materie mantenendone integra la natura – continua D’Agostino- mi sono ispirato ai quattro elementi perché generano la vita. Mi hanno ispirato perché proveniamo da un periodo in cui abbiamo bisogno di rinascere” ha concluso.

Il menu de La Capinera

Tra i piatti del menu a La Capinera lo chef consiglia la Degustazione di crudo alla maniera di Piero ma anche Tagliolini neri tirati a mano con rosso di Mazara, zucchine e ricci di mare, le cui diverse consistenze della pasta spessa e resistente al morso incontrano la dolcezza del gambero e la polpa dei ricci. E ancora i Calamaretti ripieni con pane, mortadella e pomodoro. O ancora gli Agnolotti in salsa di crostacei con la polpa di crostacei all’interno della pasta, all’esterno un leggero condimento col tocco finale dato da un infuso di finocchietto selvatico spruzzato a fine preparazione. Da provare il Trancio di pescato del giorno con salsa alle nocciole e bieta dell’orto,  condito con una salsa alle nocciole e bieta, verdure croccanti e una chips di riso allo zafferano.

La maggior parte delle ricette che è possibile degustare presso il ristorante è contenuta all’interno del libro “Creatività, memoria e territorio”, uscito a gennaio per Trenta Editore (ve ne avevamo parlato qui).

Info utili

La Capinera
Via Nazionale 177, Taormina (ME)
Tel: 338 158 8013
Sito

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