Tre giorni alla scoperta dell’enogastronomia etnea in un modo insolito ovvero seguendo il percorso che fa la lava, dalla cima del vulcano fino al mare. Sarà questo il filo conduttore di Lavica il festival di racconto e valorizzazione del terroir etneo in programma dal 29 al 31 maggio.
Lavica alla sua prima edizione è organizzato da Barone di Villagrande, wine resort di Milo, sul versante est dell’Etna, e dal Castello di San Marco, charming hotel di Calatabiano, nella Valle dell’Alcantara, in collaborazione con les Collectionneurs, l’associazione presieduta dallo chef Alain Ducasse che raggruppa oltre cinquecento membri in Europa, tra hotel e ristoranti.
Gli obiettivi dell’evento
Il Festival, tra i suoi principali obiettivi, ha quello di promuovere le bellezze storiche, ambientali e culturali etnee, attraverso un approccio enogastronomico ed esperienziale, utilizzando il cibo e le tradizioni che caratterizzano il territorio per raccontarne il contesto e i suoi principali protagonisti. Ciascuno dei luoghi intorno ai quali si snoderà l’evento, concorre, infatti, a costruirne il tema stesso: l’Etna con la sua forza naturale, le valli circostanti ricche di vita e di gastronomia, e infine il mare, punto di incontro e di confronto con culture lontane.
Quando e dove si svolgerà ‘Lavica’
L’evento etneo si svolgerà nelle date del 29, 30 e 31 maggio 2023, tra Milo e Calatabiano (entrambi in provincia di Catania), nello charming hotel Castello di San Marco e nell’azienda Barone di Villagrande. Attraverso le mani di chef appartenenti a les Collectionneurs e degli chef siciliani presenti all’evento, sarà raccontata l’anima di un territorio, estremamente vocato all’eccellenza enogastronomica.
Etna, un vulcano di eccellenze
Un microcosmo di eccellenze, quello del Vulcano Etna, A Muntagna, per i siciliani, declinata al femminile. I prodotti agricoli coltivati sul territorio etneo sono influenzati dalle condizioni dei suoli lavici e dalle variazioni climatiche. Queste sono legate ai suoi diversi versanti, alla radiazione solare, al regime dei venti, alle brezze marine, alle escursioni termiche, alle quote altimetriche.
Tutte caratteristiche che esaltano la peculiarità biologiche delle produzioni come frutta, verdura, ortaggi, uve. Questo vale non solo per quelli agricoli ma anche per i pascoli, tanto che anche i formaggi realizzati con latte di pecore e vacche allevate qui presentano una tipica aromaticità e sapidità. Discorso che vale anche per il pescato, grazie a una fauna ittica che nasce su fondali neri e stratificati, memoria delle colate laviche nei secoli.
Sull’Etna, inoltre, le condizioni ambientali sono ideali per praticare un’agricoltura sana e sostenibile con la difesa integrata o la difesa biologica. Un paniere di prodotti Dop e Igp così ricco da avere pochi eguali in Italia: dall’arancia rossa di Sicilia IGP al pistacchio verde di Bronte DOP, dall’olio extravergine di oliva Monte Etna DOP al Fico d’India dell’Etna DOP, dal pecorino siciliano alla ciliegia, dal limone alla viticoltura. Una terra dalla bellezza ancestrale, energica e che si autorigenera di continuo. Una natura forte, a volte pericolosa, ma che ricambia chi la ama con i suoi frutti migliori. Molti di questi prodotti saranno tra i protagonisti delle cucine di Lavica
Il programma della ‘tre giorni’
Le giornate si svilupperanno in due momenti distinti. La mattina sarà infatti dedicata ad accompagnare gli chef e i addetti al settore ospiti alla scoperta del panorama vitivinicolo e delle altre realtà uniche del territorio etneo e catanese. La sera invece il pubblico potrà partecipare alle cene animate dagli chef che rappresentano l’anima del territorio. Ogni serata avrà un tema differente, come indicato nel programma.
La raccolta benefica “Impara giocando”
Lavica sostiene l’Associazione “Il Faro – famiglie oltre la disabilità” e il progetto “Impara giocando”. Lo scopo è quello di contribuire a migliorare le condizioni di vita dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie, promuovendo e sostenendo la creazione di una struttura d’eccellenza eco-sostenibile per la loro riabilitazione e serenità.
Le locations di Lavica
Il wine resort Barone di Villagrande e il relais Castello San Marco, membri della Community di Les Collectionneurs, saranno teatro delle performance gastronomiche, protagonisti e scenario delle singole serate che si svilupperanno secondo un tema che seguirà il percorso della lava, dal luogo in cui nasce, il vulcano, appunto, passando per le valli che attraversa lungo il suo cammino – come quelle dell’Alcantara -, per poi trovare sbocco a mare, tra Calatabiano, i faraglioni di Aci Trezza e Catania.
Una decina gli chef stellati coinvolti, che cucineranno seguendo i temi principali delle serate. Tra questi Theodor Falser di Johannesstube, Caterina Ceraudo di Dattilo, Viviana Varese e Matteo Carnaghi di Viva, Francesco Gatto di Osteria Villa Grande, che seguiranno la parte dedicata al fuoco. Sara Scarsella e Matteo Compagnucci di Sintesi, Christina Bowerman di Glass Hostaria, Accursio Craparo di Ristorante Accursio, Giuseppe Bonaccorso di Giardino di Pietra si dedicheranno, invece, al mare. A loro si uniranno gli chef resident di Barone di Villagrande e Castello San Marco.
I temi delle tre giornate
La prima sera, il 29 maggio, gli chef interpreteranno il tema legato alla montagna e al fuoco. Durante la seconda giornata i giornalisti e gli chef presenti, avranno l’opportunità di conoscere meglio il territorio e visitare le cantine della zona. L’ ultima serata, invece, sarà incentrata sul tema marino e sulle sue contaminazioni culturali. Al cibo saranno abbinati I vini locali grazie alla collaborazione con La Strada dei vini dell’Etna, elemento cardine della manifestazione.
Per partecipare ad una o più serate è necessario prenotare tramite il sito o direttamente attraverso le due strutture ricettive nelle quali si svolgerà l’evento. Lavica, con le sue tre serate tra fuoco, terra e mare, fa parte del ricco calendario di eventi che ogni anno les Collectionneurs organizza in tutta Europa. L’associazione raggruppa una community di oltre 550 tra hotel e ristoranti e da venticinque anni a presiederla è il pluristellato chef Alain Ducasse. L’Italia, dal 2019 ad oggi, ha più che raddoppiato il numero di associati, passando da una quarantina agli attuali 100, composti per due terzi da hotel e per la restante parte da ristoranti.