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Luigi Lionetti, da Capri a Venezia la contemporaneità della cucina mediterranea

Luigi Lionetti

La Laguna veneta brilla di luce nuova con l’arrivo di Luigi Lionetti nella cucina di Vero Venetian Roots tra piatti di mare e di terra reinterpretati in uno stile personale, grintoso e fresco ma rispettoso delle materie prime.

Dalle onde che si infrangono sui Faraglioni alla placidità delle acque della Laguna. È senza dubbio il legame con il mare il filo conduttore del percorso di Chef Luigi Lionetti che dalla cucina di Le Monzù dell’Hotel Punta Tragara, guidata per oltre 17 anni, è da poco approdato nella Serenissima per ripensare l’intera proposta enogastronomica del Ca’ di Dio – VRetreats e del ristorante gourmet Vero.

D’altra parte il mare, con i suoi profumi e le sue materie prime d’eccellenza, è da sempre fonte d’ispirazione per lo chef vero e proprio fautore di una “rivoluzione mediterranea” in cucina fatta di leggerezza e sensibilità, pulizia, tecnica ed equilibrio ma anche intensità.

Luigi Lionetti

Empatico e carismatico, con una grande attenzione alla squadra, classe ’84, caprese DOC, Luigi Lionetti intraprende la carriera in tenera età grazie a una grande passione che lo porta, negli anni, a misurarsi con prestigiose cucine. Dalla Stüa de Michil dell’Hotel La Perla di Corvara, a fianco dello Chef Arturo Spicocchi, all’Hotel Punta Tragara di Capri, all’incontro con lo chef Gennaro Esposito, ogni esperienza è stata un seme che ha fatto germogliare la sua idea di cucina grintosa e fresca, omaggio al mare, con tutta la sua ricchezza e versatilità, ma con un guizzo di creatività che lo rende, ad oggi, interprete illustre dell’alta cucina contemporanea.

L’arrivo dello Chef Luigi Lionetti è un momento emozionante per il Ca’ di Dio,” ha commentato Christophe Mercier, General Manager dell’hotel “Siamo fiduciosi che la sua visione e il suo talento porteranno la nostra ristorazione ad alti livelli di eccellenza culinaria nella suggestiva cornice della Laguna.”

La proposta gastronomica

Uno stile personale, dunque, che dalla tradizione e dal rispetto di un luogo e delle sue materie prime fa nascere piatti con una nuova identità anche grazie all’utilizzo di tecniche che mantengono integri i sapori esaltati dalle erbe aromatiche dell’orto come il timo, il rosmarino e la maggiorana.

Spazio, dunque, all’Anguilla con foie gras, bernese e limone, ma anche ai Bottoni, stracotto di vitello e spuma di Asiago stravecchio o, ancora, all’Agnello del Montello, aglio nero, arancia amara e pak choi,

Omaggio al mare, poi la Triglia all’acqua pazza e il Risotto riserva San Massimo al profumo di limone con burrata, scampi, alghe e capperi.

Non manca un grande classico dello chef lo Spaghetto ai cinque pomodori, rigorosamente a base di prodotti campani, dall’olio alla pasta. Imperdibili i signature: Bon bon di Gamberi rossi, ovvero Bon bon di gamberi rossi di Mazzara del Vallo, zuppetta di olive di Nocellara all’acqua di pomodoro, mandorla e cavial e i Cappelletti di Parmigiano Vacche Rossetartufo nero, astice e il suo consommé.

Tre i menu degustazione disponibili: Incontro (7 portate), Arsenale (5 portate), Vero (4 portate), completamente vegano. Si può infine ordinare il menu A scelta sua, scegliendo due portate e un dessert dai menu degustazione. In accompagnamento, una carta dei vini in continua evoluzione, con una selezione di etichette nazionali, dal Veneto alla Campania, dal Piemonte alla Toscana e poi tante referenze francesi.

La presenza dello Chef Luigi Lionetti al Ca’ di Dio segna un significativo passo avanti per la nostra esperienza nel mondo della ristorazione. Dopo l’inaugurazione del ristorante gourmet Blum a Taormina presso il Mazzarò Sea Palace nel 2023, questa scelta rappresenta un altro importante traguardo nel nostro percorso verso la maestria nel fine dining” conclude Roberto Oldano, Operation Manager della collezione VRetreats.

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