A Milano apre Abba, un locale fine dining che racconta una Puglia inedita. Sostenibilità, eccellenze di piccoli produttori locali, ambiente nordico e la firma di uno chef di grande esperienza.
Milano, si sa, è una città in continua evoluzione e ogni giorno è pronta a cambiare volto. È così anche per il Certosa District, un’area della città in piena fase di riqualificazione urbana dove, tra le tante novità, ha aperto le porte Abba.
Il nuovo ristorante firmato dallo chef Fabio Abbattista, situato in via Varesina 177, nasce dalla trasformazione di un ex pennellificio. L’ambiente è caratterizzato da ampie vetrate e si lascia accarezzare dalla luce naturale. Le tonalità sono tenui e si ispirano alla terra, alla sabbia e al legno, in un dialogo armonico tra natura, eleganza e semplicità.
La proposta culinaria è il riflesso della filosofia di Abbattista, chef con importanti esperienze internazionali come The Square di Londra con Philip Howard (2 stelle Michelin) e Le Gavroche di Parigi con Michel Roux (2 stelle Michelin). Dopo essere stato per nove anni executive chef all’Albereta Relais&Chateaux in Franciacorta, oggi inizia la sua personale avventura a Milano, città che ama da sempre.
Il rispetto per le materie prime si coniuga a un profondo legame alle tradizioni pugliesi e italiane. I piatti cambiano frequentemente, per valorizzare al meglio le piccole produzioni e rispettare il naturale ciclo di maturazione degli ingredienti. Ogni piatto, infatti, è un omaggio alla natura, dove la componente vegetale gioca un ruolo da protagonista. Carne e pesce non sono da meno e provengono da piccoli produttori etici, scelti con attenzione per garantire qualità e sostenibilità.
Un menu in continua evoluzione: omaggio alla stagionalità e alle piccole produzioni
Attualmente, il ristorante propone due menu degustazione, chiamati 0,1 e 0,2, nomi che richiamano il tratto di un pennello, a ricordare l’antica anima e destinazione d’uso della location.
Tra le proposte più interessanti spiccano la Crespella croccante di riso e piselli di Zollino, che celebra i piselli nani della provincia di Lecce. Oppure il Lavarello del lago di Iseo, pescato a mano da Andrea Soardi, abbinato a un ragù di lenticchie nere di Enna. Per chi ama i gusti più intensi c’è la Melanzana ai carboni e cacioricotta, piatto vegetale in cui la melanzana violetta diventa protagonista in due consistenze.
Lo chef collabora con piccoli produttori locali, privilegiando il rapporto umano e l’eticità della produzione. La carne, per esempio, proviene dalla macelleria Carlo Alberto di Verona, specializzata in animali grass fed allevati allo stato brado, mentre i latticini freschi sono prodotti dal caseificio artigianale “Fior di Latte” di Milano, a pochi passi dal ristorante. Oppure la Farinella, una farina di orzo e ceci tostati prodotta dal mulino Paolo Campanella di Putignano. Oggi è l’unico a produrla, conservando l’antica tradizione e gli insegnamenti custoditi da quattro generazioni.
Abba: l’arte in tavola
Da Abba il gusto incontra l’arte con le ceramiche dalla ceramista Barbara Arcieri. Ogni pezzo è unico, lavorato a mano e pensato in collaborazione con lo chef Abbattista per valorizzare al meglio ogni sfumatura delle preparazioni, sia dolci che salate. I piatti, le ciotole e le fondine sono in argilla di gres e porcellana reale per regalare una sensazione tattile piacevole e materica. Artigianalità e naturalità totale, dalla materia prima fino alla mise en place.
Informazioni utili
Ristorante Abba
Via Varesina, 177
20156 Milano
Apertura: dal martedì al sabato a pranzo (12.30-14.00) e a cena (19.30-22.00).
Chiusura: la domenica e il lunedì
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