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L’associazione italiana Ambasciatori del Gusto

Da Cracco a Bottura, passando per la presidente Cristina Bowerman. Chef, ristoratori, pizzaiuoli, pasticcieri e sommelier fanno squadra per promuovere la cultura gastronomica tricolore in Italia e nel mondo

Carlo Cracco, Massimo Bottura, Cristina Bowerman, Davide Oldani, Moreno Cedroni: sono solo alcuni degli chef che danno lustro all’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, che riunisce cuochi (non solo stellati), ristoratori, pizzaioli, sommelier, personale di sala, pasticcieri e gelatieri chiamati a promuovere il patrimonio culturale della cucina tricolore grazie al loro costante e quotidiano impegno attivo nel settore dell’enogastronomia.

Il progetto, nato in realtà nella primavera dello scorso anno, è stato presentato ufficialmente mercoledì 12 ottobre al Ministero delle Politiche Agricole alla presenza dello stesso ministro Maurizio Martina, che ha individuato ne La Settimana della Cucina Italiana di Qualità nel Mondo, in programma dal 21 al 27 novembre, la prima grande occasione per mettere in pratica i propositi associativi.

Quali? La diffusione dei prodotti dello Stivale a livello internazionale per esempio. E poi il racconto del loro forte legame col territorio, il rispetto per il cibo e quindi la riduzione degli sprechi alimentari anche grazie allo sviluppo delle più moderne tecniche di sostenibilità ambientale.

Sono 90 ad oggi gli associati, altri nomi di spicco che vi rientrano sono quelli di Gualtiero Marchesi, Giorgio Pinchiorri, Alfonso Iaccarino e Paolo Marchi, ideatore della manifestazione milanese “Identità golose”.

Il fondatore di Slow Food Carlo Petrini ricopre il ruolo di presidente onorario; la chef di Glass Hosteria Cristina Bowerman quello di presidente in carica.

L’associazione promulgherà poi storia e tradizione del cibo nelle scuole e nelle strutture sanitarie e coinvolgerà anche soggetti nazionali, europei e internazionali per la costruzione di un messaggio coordinato a sostegno della qualità e del benessere collettivo.

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