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Openagri: ecco come Milano diventa capitale del food

Con il grande progetto dedicato alle start up agroalimentari e all’innovazione nell’agricoltura periurbana, il sindaco Sala fissa l’obiettivo: primeggiare come già avviene nella moda e nel design. La Cascina Nosedo, alla periferia Sud della città, si trasformerà in un polo d’eccellenza dedicato all’avanguardia tecnologica, ospitando anche l’incubatore “Alimenta2Talent”, culla delle aziende che rivoluzioneranno l’intero settore agri-food

Obiettivo: diventare capitale del food. Lo fissa per Milano il sindaco meneghino Giuseppe Sala in occasione del convegno di Openagri, l’iniziativa promossa proprio dal Comune dedicata allo sviluppo delle start up agroalimentari e all’innovazione dell’agricoltura periurbana e che come primo intervento ha in programma la ristrutturazione della Cascina Nosedo, location individuata per essere un futuro polo agricolo d’eccellenza in grado di ospitare non soltanto le aziende all’avanguardia dell’intero settore ma anche attività di integrazione e inclusione sociale che coinvolgeranno tutti i cittadini residenti e domiciliati nella periferia meridionale meneghina.

Openagri è stato finanziato dalla Commissione Europea per ben 6,2 milioni di euro e avrà una durata di tre anni, al termine dei quali l’auspicio del primo cittadino potrebbe divenire realtà. «Con Expo abbiamo avuto nel mondo un’apertura significativa su questo tema, per questo dobbiamo trovare il coraggio di vendere l’idea che Milano possa essere capitale del food, come lo è già della moda e del design”.

E le premesse in effetti ci sono. Basti pensare che a maggio in città ci sarà la prima edizione di Milano Food City, una enorme manifestazione dedicata all’enogastronomia e alla ristorazione che condenserà in sette giorni tutte le iniziative di degustazione, sviluppo e formazione del settore food che fino ad ora si svolgevano nell’arco di un intero anno. E che proprio come succede già con la settimana dedicata al fashion darà particolare lustro e visibilità alla metropoli della Madonnina.

Ma è soprattutto con “Alimenta2Talent” – il programma di accelerazione tecnologica di Openagri ideato per le startup dell’agroalimentare e ubicato all’interno dell’Incubatore Alimenta nel Parco Tecnologico di Lodi Science Park – che Milano potrà davvero divenire un esempio e una meta per tutti gli operatori e gli imprenditori (vecchi e nuovi) che vogliono investire tempo, denaro e vita nel mondo del food.

Dal 2013, quando è nato, “Alimenta2Talent” ha propiziato l’attività di ben 16 start up ormai partite e collaudate. E sono addirittura 250 le richieste ricevute per accedere ai programmi di incubazione, a testimonianza della «evidente volontà dei nostri ragazzi di fare impresa a Milano in ambito food» spiega l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani.

L’ultimo vincitore dell’incubazione è stato presentato proprio lunedì 23 gennaio alla presenza di Giuseppe Sala: si tratta di Mycoplast (Mogu), una startup con l’obiettivo di sviluppare e commercializzare una tecnologia per la produzione su scala industriale di biomateriali innovativi prodotti a partire da micelio (funghi) e scarti provenienti da filiere agro-industriali. Questi materiali, sostenibili e a costi abbordabili, trovano numerose applicazioni: dai semplici imballaggi (elementi angolari, particolarmente adatti alla protezione di prodotti tecnologici), alle soluzioni di packaging sostenibile più raffinate (cassette per vini ed olio di alta qualità).

«L’agroalimentare e’ uno dei settori in cui la nostra Amministrazione crede con convinzione» ha ribadito ancora il sindaco di Milano, specificando come Openagri rappresenti la testimonianza concreta di tale impegno grazie anche alla capacità di offrire «nuove opportunità professionali e imprenditoriali attraverso la riqualificazione della Cascina Nosedo e la realizzazione nell’area di “Porto di Mare” di un polo agricolo attrattivo e all’avanguardia».

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