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Umbria: week end alla scoperta del “cuore verde d’Italia”

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Storia, cultura e buona tavola, colline verdeggianti e laghi incantati ma anche relais da sogno con spa e cocktail in piscina. L’Umbria nasconde tante piccole meraviglie e noi vogliamo svelarvene alcune per un fine settimana itinerante da non dimenticare.

Una premessa è d’obbligo: l’Italia è bella tutta. Dalle alte vette delle Alpi, alla splendida vista sul tacco dello Stivale, lì dove i due mari si incontrano a largo di Santa Maria di Leuca, passando per le calette semi nascoste della Sicilia, per le colline verdeggianti del Centro, cosparse di piccoli borghi suggestivi fino ai boschi rigogliosi del Molise. Il nostro paese è ricco di paesaggi incantevoli, molto diversi tra loro ma tutti ugualmente preziosi. Una cosa accomuna ogni angolo d’Italia: la buona tavola. E l’Umbria ne è la culla.

Viti e olivi fioriscono rigogliosi tra le colline umbre. La produzione di olio e di vino risale qui alla notte dei tempi e già gli etruschi ne cantavano i pregi. La cacciagione è il fiore all’occhiello della tavola, così come il tartufo, il Re della cucina in Umbria. Non mancano però anche i piatti di pesce, rigorosamente di lago, e pescato sulle sponde del Trasimeno.

Proprio da qui parte il nostro itinerario. 3 tappe imperdibili per trascorrere un fine settimana indimenticabile tra relax, sport e avventura ma anche cultura e chicche enogastronomiche, tra Tuoro sul Trasimeno e Orvieto. Voi prenotate i bagagli, dove dormire, cosa fare e dove mangiare ve lo consigliamo noi.

Dove dormire: I Capricci di Merion Resort & Spa

La location

Per questa prima tappa ci troviamo a Tuoro sul Trasimeno, in provincia di Perugia. Lo scenario che si apre alla vista una volta varcato il cancello è mozzafiato. Una dimora di campagna in stile liberty, immersa nel verde, tra piante secolari e fiori colorati. Una musica assai rara per gli abitanti di città avvolge l’atmosfera: grilli e cicale cantano beati tra le fronde delle siepi. L’ampio parcheggio è delimitato da due zone circoscritte, da una parte il “Giardino delle Promesse” dove vengono coltivate erbe aromatiche, verdure miste e lamponi, dall’altra la “Vigna di Nonno Vincio” dove è possibile passeggiare tra i filari o accomodarsi a leggere un libro su comodi salottini.

Superati alcuni gradini, un cortile ombreggiato accoglie i tavoli del ristorante, finemente apparecchiati per ospitare gli avventori dalla prima colazione alla cena. Altri posti a sedere si intravedono attraverso la vetrata nella piccola e accogliente sala interna. Lo spazio è raffinato senza però risultare pomposo. Qui tutto profuma di casa, a partire dall’accoglienza calorosa della proprietaria, Arianna Fiorenzoni, e dello chef Simone Mancini e di tutto il personale di sala, sorridente e preparato (dettaglio da non sottovalutare che vi lascerà un ricordo indimenticabile di questa esperienza). Gli arrendi interni sono eleganti. A predominare è il legno antico che ben si sposa con i mattoni e le travi a vista su soffitto e pareti.

Le camere e le suite (10 in totale) sono dotate di ogni confort, alcune anche di spa privata. Ampie e accoglienti, sono provviste anche di terrazzini panoramici vista lago.

Per un soggiorno di relax, immancabile la Spa: idromassaggio, doccia emozionale, sauna sono a disposizione degli ospiti, su prenotazione per garantire massima sicurezza e intimità. Sempre aperta, almeno nel periodo estivo, la piscina esterna dove sdraiarsi al sole sorseggiando un aperitivo all’ombra degli ulivi.

La cucina

L’aria di campagna mette appetito e lasciarsi sfuggire una cena realizzata dallo chef è davvero un peccato capitale. Col calare del sole, il cortile si riempie di luci soffuse e l’atmosfera si fa più intensa e suggestiva, giusta cornice alla cucina di Mancini, attenta e precisa.

Chef Simone Mancini

Il menu è essenziale: 7 antipasti, 7 primi e 7 secondi. Ogni piatto è protagonista del menu. Nessuna portata è lasciata a caso, dal cocktail di benvenuto a base di Vermouth, ideato dal sommelier Luis Hajrullai, al dessert. Ogni piatto racconta una storia che può essere quella di un’esperienza di vita dello chef o quella di un territorio. O magari di un singolo ingrediente. La tecnica c’è. La sostanza pure. Da qui ci si alza soddisfatti, felici ma mai appesantiti perché Mancini sa giocare bene con le materie prime e sa valorizzarle. Ogni ingrediente è coprotagonista. Nessuno copre l’altro ma lo esalta.

Tra i nostri assaggi, ottimi il Bun con salmone e panna acida e la Caprese con gelatina al basilico. Ma anche il Carpaccio di ricciola con yogurt, caviale e lamponi e l’Anguilla laccata con fagiolina del Trasimeno, lenticchie di Castelluccio e frutto della passione. Tre i primi che abbiamo provato, tutti gustosi e dagli abbinamenti divertenti: Tortelli cozze e patate con crema di parmigiano fredda e uova di salmone, Fagottello alla carbonara, tinca affumicata, liquirizia e guanciale umbro e Spaghettoni con maionese di ostriche, polvere di cozze e salsa al prezzemolo.

Polpo con taleggio, mango e aria di mandorla, Piccione in diverse cotture con fragole, rabarbaro e fiori di sambuco i secondi provati, davvero succulenti.

Degno finale di un pranzo o una cena da I Capricci di Merion, i dessert dello chef: il Semifreddo al basilico con cioccolato bianco e oro, e la Cheesecake scomposta allo yogurt con mango, cioccolato bianco, crumble alla gianduia e menta. Bellissimi da guardare e ottimi al palato.

I Capricci di Merion Resort & Spa
Via del Pozzo 21, Tuoro sul Trasimeno (PG)
Tel: 075 825002
Sito

Cosa fare: Lago Trasimeno e Orvieto

Non solo relax e buon cibo. I week end in Umbria possono riservare anche tante sorprese dal punto di vista naturalistico, sportivo e culturale. Allora, bici in spalla, in zona si possono fare diversi percorsi immersi nel verde.

Da Tuoro sul Trasimeno si può infatti partire per un anello che circonda tutto il lago, passando per campi di olivi, basse colline e antichi casolari per arrivare nell’incantevole borgo di Passignano sul Trasimeno. Questo piccolo borgo, arroccato su una collina vista lago, ex avamposto bellico fortificato tra Umbria e Toscana, è composto da vicoli suggestivi e piccole case in pietra. Su tutto svetta la Rocca Medievale, situata proprio sulla cima dell’altura. Da visitare anche la Chiesa di San Cristoforo e la Chiesa di San Bernardino con il suo antico portale in arenaria.

Da Passignano ci si può anche imbarcare su uno dei tanti battelli ormeggiati per fare un giro sul lago e visitare l’Isola Maggiore e il suo quattrocentesco villaggio di pescatori.

Riprendendo la macchina, a pochi chilometri di distanza, Orvieto accoglie i visitatori con i suoi vicoli incantevoli e il magnifico Duomo, la basilica di Santa Maria Assunta situata proprio nella pizza principale della cittadina. Un capolavoro di architettura gotica con le sue guglie e i suoi contrafforti, il grande rosone e i bassorilievi che raccontano le storie dell’Antico e del Nuovo Testamento. Incantevoli anche i mosaici della facciata che rappresentano varie scene dedicate alla vita di Maria.

Da visitare assolutamente anche il Pozzo di San Patrizio, un capolavoro di ingegneria costruito per volontà di Papa Clemente VII desideroso di tutelarsi in caso di assedio della città. Scavato nel tufo, è profondo 54 metri e può esser visitato grazie a due scalinate elicoidali.

Dove mangiare a Orvieto: Osteria Al Mercato

Camminare mette fame e a Orvieto, l’indirizzo perfetto per concedersi un lauto banchetto è l’Osteria Al Mercato, situata a pochi passi dal Duomo, la nostra seconda tappa per il fine settimana in Umbria.

Qui ci si sente davvero a casa anche grazie all’elegante e divertente ospitalità del direttore, Luca Puzzuoli, eclettico ideatore del format “Risate e Risotti”, e dello chef Mario Romano.

Umbria
Mario Romano e Luca Puzzuoli

Tornare a sedere ai tavoli dell’Osteria è sempre un piacere, e ogni volta andare via lascia un velo di tristezza. Perché qui ogni cosa è studiata per far sentire a proprio agio la clientela. Dall’arredamento, semplice ma accogliente, rustico ma contemporaneo, alla cucina studiata per accontentare tutti i gusti. Ora, alle due sale interne, si è aggiunto un piccolo dehor, perfetto per le serate d’estate.

La location

Mattoni a vista sulle pareti, tavoli e mobili in legno, luci soffuse e oggetti di design fanno da cornice a un menu di mare e di terra. Un mix di sapori mediterranei che spaziano dalle zone più collinari a quelle costiere ma che rimangono sempre fedeli a un’unica filosofia: creare un ottimo piatto con pochi ingredienti, freschissimi e stagionali, puntando a valorizzare la materia prima senza stravolgerla.

La cucina

Per un aperitivo o un antipasto, assolutamente da non perdere i taglieri di salumi e formaggi dell’Umbria. Perfetti insieme alla focaccia o alle Bruschette miste di verdure di stagione.

Si può proseguire poi, soprattutto in queste giornate estive, con una succulenta Panzanella di mare. Veramente buona, fresca e gustosa così come il Salmone marinato con pepe rosa e lime da abbinare a un calice di Decugnano dei Barbi.

Straordinarie, poi, le Linguine con pesto di mandorle, limone e gamberi, profumate e delicate. Ma quello che vi farà desiderare di tornare al più presto in questa piccola osteria del borgo, sono gli Umbrichelli alla carbonara con pistacchio. Una pasta home made, acqua e farina, consistente al punto giusto, avvolgente con la sua cremina di uovo e guanciale con i pistacchi sbriciolati a dare croccantezza.

Alta qualità anche nei secondi come la Tagliata di manzo con patate croccanti, peperoni e pere e il Coniglio ripieno, così come nei dolci, dalla Cheesecake ai frutti di stagione al Tiramisù.

Il week end in Umbria volge al termine. Ora possiamo tornare in macchina, direzione casa, con un bagaglio culturale arricchito e un carico di emozioni indimenticabili. Di certo abbiamo guadagnato anche qualche chilo in più sulla bilancia, ma ne è valsa davvero la pena!

Osteria Al Mercato
Via Duomo 25, Orvieto
Tel: 0763 616639
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