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Roma: le nuove aperture post lockdown

nuove aperture roma

C’è aria di novità a Roma. A due mesi dall’inizio del lockdown, le serrande dei locali si sono rialzate e alcune nuove insegne hanno iniziato a illuminare le vie della città

Resilienza. È questa la forza che ha spinto la ristorazione capitolina ad andare avanti in queste settimane di chiusura forzata. Ora che l’emergenza sanitaria sembra allentare lentamente la sua stretta, la voglia di rialzarsi è ancora più grande. Nonostante le nuove norme vigenti, le strade hanno ricominciato a riempirsi. Voci di giovani comitive hanno ricominciato a rallegrare le vie della città e mentre i terrazzi si sono svuotati, le macchine hanno ripreso possesso delle arterie principali. Nuove insegne hanno iniziato a brillare agli angoli delle strade diffondendo speranza e buonumore per questa fase 2.

Noi ne abbiamo raccolte alcune tra il centro città e la periferia. Prendete appunti e andate a provare voi stessi.

Nuove aperture a Roma

B.RO’

Doveva inaugurare i primi giorni di marzo negli spazi di quello che era stato uno storico ristorante del quartiere Parioli. Poi il lockdown e la chiusura per oltre due mesi. Oggi, B.Ro’ Birra Burger Bar Roma riapre i battenti con tanti nuovi posti all’aria aperta. Si tratta di un pub 3.0, cosmopolita e contemporaneo nato dalla passione e dalla curiosità per il cibo di Dany Di Giuseppe, Gino Cuminale, Isidoro Vagnozzi e Michelangelo Baldini.

In menu ampio spazio è dedicato ai burger dai sapori internazionali, realizzati con pane artigianale anche aromatizzato al tè verde e alla rapa rossa, ma non mancano le proposte “street” come samosa, tacos, pokè, arrosticini e – novità – i coni salati (palline di tartare all’interno di coni croccanti accompagnati da gustose salsine). Immancabili i cavalli di battaglia delle hamburgerie tradizionali come gli anelli di cipolla, le alette di pollo e il fish&chips, le patate con variazioni sul tema, i brosticini e i tacos.

Non solo food però. A farla da padrona è anche la birra, italiana e straniera, con ben quindici spine a pompa all’inglese a rotazione. Si va dalle più note Lager e IPA a birre Blanche, Tripel, Imperial Stout, con opzioni gluten free per accontentare tutti i palati e andare incontro a tutte le esigenze.

Viale Parioli 79/D

Tel. 06. 39724232

Sito

Pico

Ve ne avevamo parlato qui. Il nuovo punto vendita di Pico Gelato è stato, senza dubbio, la prima tra le nuove aperture dopo la fine del lockdown. Una vera boccata d’ossigeno per i romani e, in particolar modo, per gli abitanti del quartiere Parioli. Il primo segno tangibile di ritorno alla normalità dopo ben due mesi di quarantena.

La sua apertura era prevista a marzo ma era slittata a causa dell’emergenza sanitaria. Ora però il quarto punto vendita capitolino di Pico è pronto ad accogliere i suoi clienti proprio alle porte della bella stagione.

A farla da padrone qui è il gelato, quello artigianale. I gusti sono quelli di sempre, quelli che hanno reso il marchio uno dei prediletti dai golosi dei quartieri Flaminio e Nomentano: mango, dulche de leche e pane, burro e marmellata. Immancabili i gusti classici come pistacchio di Bronte, stracciatella, mandorla e strudel, nocciola e pop nut (Nutella e mascarpone).

A completare l’offerta una linea di prodotti vegan e gluten free oltre ad un vasto assortimento di gelati pronti come i piccoli coni o gli stecco da passeggio oppure le torte gelato.

Via Vittorio Locchi 19d (Parioli)

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Salotto Trieste

nuove aperture roma

A sfidare la crisi arriva anche Salotto Trieste, un piccolo ristorante a due passi da Piazza Istria. Guidato dai fratelli David e Daniele Guidi, si tratta di un locale semplice e accogliente, dal sapore vintage, caratterizzato da una cucina popolare romana, a tratti rivisitata, con qualche influenza regionale.

A dirigere la cucina c’è Mario Schiano. A lui si devono le influenze campane, toscane e venete che si alternano alle specialità romane nel menu.

“Alla tipicità regionale viene affiancata una ricerca continua delle materie prime, di qualità e stagionali, proposte sia in modo classico sia in chiave innovativa – spiega lo chef Mario Schiano – per fare in modo che vi sia sempre un prodotto fresco e di grande qualità, dando risalto e attenzione a ciò che il territorio della campagna romana avrà principalmente da offrire”.

Via libera dunque alla parmigiana di melanzane con fonduta di provola, alla ricciola marinata allo sfusato amalfitano o con salsa alla mela verde. E ancora il polpo cotto a bassa temperatura e rosticciato, accompagnato da carciofo alla romana con spuma all’aglio nero, la tartare di manzo con cipolla all’agro e l’amatriciana di gamberi e pomodoro fumè. Immancabili i primi della tradizione seguiti dalle costolette d’agnello, dal rombo alla cacciatora con crema di ceci e dal baccalà in olio cottura. Dulcis in fundo: tiramisù, cheesecake alle more, semifreddo al pistacchio e mousse alla gianduia con sbrisolona, salsa al whisky e gelato ai lamponi.

A completare l’offerta, un ampio dehor perfetto per una colazione a base di torte fatte in casa, un pranzo di lavoro o come postazione di coworking oppure per gli apertitivi in compagnia caratterizzati da una drink list personalizzata e sempre nuova.

Corso Trieste 146b

Orari: aperto tutti i giorni dalle 10:30 alle 23:30

Tel: 393.4535894

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The Ground

Aveva inaugurato a fine febbraio, nel cuore del Pigneto, ma si era visto costretto a chiudere i battenti pochi giorni dopo. Stiamo parlando di The Ground, il nuovo progetto dei ragazzi di The Factory (ora in fase di ristrutturazione).

The Factory è ancora in fase di ristrutturazione e sarà pronto per la prima settimana di giugno. The Ground invece ha riaperto i battenti. Abbiamo fatto asporto per questi due mesi ma siamo contenti di poter riaccogliere i clienti, con tutte le regole previste dalla normativa vigente. – ci spiegano i proprietari – Abbiamo attrezzato il dehor per la bella stagione e abbiamo ideato un menu totalmente nuovo, leggermente ristretto ma rigorosamente preparato con ingredienti di stagione. Ovviamente tutto in chiave “ground” quindi via libera alla cacciagione, alle erbe spontanee e chi più ne ha, più ne metta…”

Già dal nome, si capisce il forte legame del locale con la terra che si concretizza sia nella scelta degli ingredienti impiegati in cucina che nell’arredamento, dal tocco retrò-chic, caratterizzato da materiali caldi (alcuni di recupero) e un giardino verticale con piante verdi.

A dirigere i fornelli c’è Gianfranco Zinzi, allievo di Iginio Massari e reduce da un prestigioso tirocinio nella cucina de Le Calandre della famiglia Alajmo. La sua cucina è un giusto mix di tradizione e innovazione, con piatti classici della terra, di carne o vegetariani, rivisitati con un pizzico di creatività. Alcuni esempi? L’Amatriciana Perduta (raviolo ripieno di amatriciana, guanciale croccante, scaglie di pecorino e olio alle erbe) o il Saltimbocca “alla Nostrana” (saltimbocca alla romana scomposto con crumble di prosciutto crudo, salvia fritta e olio alla salvia).

La carta dei vini è stata studiata con un sommelier che ha selezionato 30 etichette da abbinare ai piatti del menu. È possibile pasteggiare anche con i cocktail: oltre ai grandi classici è disponibile una lista di Signature realizzati con i migliori distillati, succhi e sciroppi fatti in casa. 

Via Filippo de Magistris 66

Orari: aperto dal martedì alla domenica a cena. Chiuso il lunedì

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Sintesi

L’ultima novità si trova ad Ariccia, a pochi chilometri dalla Capitale. Aveva inaugurato ufficialmente i primi giorni di marzo ma era stato costretto ad abbassare le saracinesche subito dopo. Ora Sintesi si prepara alla grande apertura, seppur nel rispetto delle normative vigenti, grazie anche all’accogliente spazio esterno.

Si tratta di un locale minimal, accogliente e dinamico, capitanato da un team under 30: Sara ScarsellaMatteo Compagnucci (già pastry chef del ristorante Da Caino e con importanti esperienze all’estero) e Carla Scarsella (sommelier). Sintesi è un ristorante contemporaneo, una vera e propria sfida per una zona, quella dei Castelli Romani, fortemente legata alla tradizione.

L’idea di cucina è la sintesi delle loro esperienze oltre il confine. Via libera dunque a cotture al josper, ai fermentati e alle marinature tipiche della cucina cinese. I fornitori sono tutti piccoli artigiani, per lo più locali. Il pesce proviene esclusivamente dall’asta di Anzio. La carta dei vini comprende circa 50 etichette, attentamente selezionate e provenienti da tutta Italia con una buona varietà di proposte biodinamiche e naturali.

La proposta gastronomica è divisa in due: al ristorante è possibile ordinare, attraverso un QR code, snack per l’aperitivo o l’antipasto ma anche primi, secondi e dessert (compreso anche un percorso degustazione) mentre per il take away saranno disponibili su prenotazioni due differenti box “pic nic” e “week end”. La prima, adatta alle scampagnate, comprenderà fish burger, chips, insalata di campo e lemon tarte, la seconda invece, ideale per la cena, includerà un’insalata di moscardini, una lasagna di pesce e una frittura.

Viale dei Castani, 17. Ariccia (RM)

Tel. 06 4555 7597

Orari:
pranzo: sabato e domenica 12.30 – 15.00
aperitivo: dal giovedì alla domenica 18:00 – 20.00
cena: dal giovedì al lunedì 20.00 – 23.00
giorni di chiusura: martedì e mercoledì

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