Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
NovitàNuove apertureRistoranti

Da Fassangue a Centocelle i “piaceri della carne”

fassangue roma

A Roma nel quartiere Centocelle da alcuni mesi c’è un ristorante dove si può gustare sushi di carne e un menù interamente incentrato sulla carne cruda, si chiama Fassangue e lo abbiamo provato per Voi

Fassangue – La Bottega, in via delle Palme 76, è un piccolo bistrot dall’offerta innovativa, interamente basata su tartare e sushi di carne cruda. Tartare al coltello, panini di carne cruda, dadolate di scottona, qui tutto è rigorosamente preparato a fuochi spenti, per la gioia dei veri amanti della carne in purezza.

Questa particolarità lo rende un indirizzo forse non adatto a tutti, ma dopo averlo provato siamo certi che grazie alla prelibata qualità delle sue carni, Fassangue è destinato a ricavarsi un posto d’ onore tra i locali più amati dagli autentici carnivori romani, che qui più che in qualsiasi altro luogo, potranno gustare i veri “piaceri della carne”.

Fassangue, le origini

Ma facciamo un passo indietro, per svelarvi com’ è nata quest’idea: la storia di Fassangue si intreccia con quella di una gloriosa macelleria di quartiere, la Macelleria Caputo, di cui è una sorta di evoluzione.

Questa macelleria è una di quelle belle botteghe di una volta, in cui il macellaio instaura un bel rapporto di fiducia coi clienti, li consiglia e li rifornisce da sempre di carni fresche squisite. Il cuore pulsante di questa apprezzata rivendita di carni è ancora oggi Enzo Caputo, macellaio sin da giovanissimo, cresciuto tra i terreni di famiglia allevando e macellando bestiame.

Il progetto Fassangue vede la luce proprio in macelleria: qui una sera d’estate un team di giovani intraprendenti tra cui Lucia Caputo, figlia di Enzo e proprietaria della Macelleria Caputo, ha questa felice intuizione di creare una serie di appuntamenti, gli “aperitivi in macelleria” in cui servire tartare di carne e vino, con l’intento di esplorare nuovi modi di fare l’aperitivo, e valorizzare la storica bottega di carni di Enzo.

A ideare il progetto insieme a Lucia, Marco D’Auria, Fulvio Emanuele e Ramona Rossi. Piano piano la voce si sparge ed in breve un pubblico sempre più numeroso partecipa a questi insoliti aperitivi in macelleria.

Forti di questo successo, e sicuri di poter contare su una materia prima di assoluto pregio come la carne fresca garantita dalla storica bottega di Enzo, i ragazzi decidono in pochi mesi di ampliare il progetto Fassangue e da Novembre 2018 partono con nuovi soci per creare, giusto qualche vetrina più in là, un vero e proprio locale, fondato su una proposta di carne cruda, e sulla novità assoluta (per la città di Roma) del meat-sushi.

Dietro questo originale concept vi sono gli sforzi di due gruppi di giovani amici, che in quest’attività hanno coniugato le loro passioni per l’enogastronomia, il cinema, l’architettura e il raw food ovvero il team Fassangue (Lucia Caputo, Marco D’Auria, Fulvio Emanuele responsabile della selezione musicale e Ramona Rossi che ha anche creato il menù) e il team A FUOCHI SPENTI che gestisce materialmente “Fassangue La Bottega”(costituito dai soci Ciro Rossi, Marco D’Auria e Claudia Boccia che si occupa anche della selezione vini e caffetteria – caffè filtro). Una squadra piena di entusiasmo, pronta ad accogliere ogni cliente con attenzione, calore e cortesia, in un’atmosfera rilassata e familiare.

La location e il menù

Il locale è piccolo ma luminoso e accogliente, con un ampio dehor da sfruttare nella bella stagione. Pochi tavoli e arredi semplici in legno all’interno, in fondo un banco vetrina da macelleria in cui trionfano bistecche e succulenti tagli di manzo. Qualche locandina sui muri ci ricorda un’altra grande passione dei proprietari: il cinema. Scorrendo la carta infatti, non si può fare a meno di notare come questa passione per la celluloide, abbia influenzato anche il menù, ricco di riferimenti divertenti a registi come Fellini, Tarantino e Kubrik e a pellicole famose come Fight Club.

Il menù è breve e all’insegna dell’amore per l’essenziale. Tutto ruota attorno all’esaltazione della materia prime selezionata accuratamente, e con un‘attenzione per le produzioni ancestrali.

In carta troviamo carne tagliata al coltello sotto varie forme tra cui le immancabili tartare, in 7 diverse tipologie, che possono essere servite al piatto o arricchire gustosi panini (5-6 euro); il classico carpaccio olio e.v.o. e limone, ribattezzato col nome di Fellini (8 euro); sushi e sashimi (3-10 euro); taglieri di formaggi e salumi (accompagnati da bruschettine) provenienti da aziende agricole dell’agro pontino; pane e dolci (cannoli e torta del giorno) appena sfornati nelle botteghe del quartiere.

Unica concessione alla cottura per i più impressionabili: un sashimi di filetto, che il cliente può scottare su mattonella di sale (10 euro).

Tutta la carne proviene da allevamenti italiani rigorosamente non intensivi, ed è ovviamente fornita dalla Macelleria Caputo. In prevalenza qui si serve dell’ottima scottona, con qualche occasionale divagazione (a seconda delle disponibilità e delle proposte di Enzo). Mangiare carni crude è cosa delicata, ma qui ci tengono molto a sottolineare che si può fare in tutta sicurezza: la carne freschissima arriva ogni giorno e viene abbattuta, e preparata per essere consumata ogni volta sul momento; inoltre a garanzia della qualità vi è l’assoluta tracciabilità di ogni singolo boccone (l’etichettatura infatti permette di risalire all’ intero percorso dell’ animale dalla provenienza, all’alimentazione fino alla macellazione), ma anche la passione e l’esperienza di Caputo macellaio da tre generazioni.

Ad accompagnare il tutto birre artigianali e vini del territorio, al calice o in bottiglia, come quelli della cantina Sant’Andrea o come il frappato, prodotto secondo metodi antichi, e che riposa nelle anfore di terracotta.

La giornata da Fassangue comincia presto, infatti al mattino il locale funziona anche come caffetteria, e poi si prosegue tutto il giorno, con il servizio dal pranzo alla cena. Degna di nota è anche la carta della caffetteria, che offre una selezione di caffè filtro, con caffè lunghi preparati con metodo Aeropress usando miscele di caffè provenienti da piantagioni equosolidali, targate Caffè Mondi.

I nostri assaggi

Dopo aver assistito ad una dimostrazione in diretta della perizia e dell’abilità con cui Enzo Caputo taglia il filetto per preparare all’istante una succulenta dadolata dall’ iconico nome di KubricK, condita con sale, pepe, un buon olio evo e servita con stuzzicanti salse fatte in casa (15euro), non ci resta che passare all’assaggio.

Ho iniziato degustando un tris di tartare: la Hannibal, in cui ho potuto apprezzare il gusto naturale della carne con solo sale, olio e pepe; la Tyler Durden con la dolcezza della cipolla caramellata, e la “spinta” dell’olio al tartufo; la Winston Wolfe, in cui la carne appena rinfrescata da un’emulsione al basilico, acquisiva piccantezza grazie allo sprint dell’olio al peperoncino.

Tutte davvero ottime, la carne tagliata al coltello si scioglieva in bocca e il sapore era molto delicato. Il sapore veramente unico di questa carne è proprio la cosa che mi ha più colpito, e che ha caratterizzato tutti i piatti che ho provato, soprattutto la sontuosa dadolata Kubrick.

meat sushi

Ultimo ma non meno importante, se vi state chiedendo poi com’è il meat sushi, posso confermarvi che è stata davvero una bella scoperta. Amore al primo assaggio. I miei preferiti sono gli Uramaki a base di riso, alga nori, tartare e avocado disponibile nelle tre versioni con cipolla croccante, carpaccio di scottona, e guanciale croccante. Ma ci sono anche dei buoni hosomaki a base di riso, alga nori e scottona, o gli squisiti nigiri con riso tartare, granella di pistacchi e cipolla caramellata. Molto piacevole anche il sashimi di filetto che con la dolcezza della salsa teriyaki trova la sua massima esaltazione.

Il bello di questo locale è che non solo qui si mangia bene, circondati da mille attenzioni, ma si tratta di una di quelle attività che contribuiscono a riqualificare e valorizzare un’area urbana periferica, come quella di Centocelle: un quartiere in passato poco frequentato dalla movida e dai foodies, ma sempre più in rinascita dal punto di vista enogastronomico, che si conferma oggi sempre più il luogo dove andare per trovare i ristoranti più interessanti e i trend che faranno tendenza.

Fassangue portando avanti una bella storia di famiglia in una veste tutta nuova, con la sua offerta semplice, senza fronzoli, economica e basata tutta sulla sostanza, contribuisce a questa ventata d’aria fresca nella zona, richiamando una clientela giovane, attenta alla qualità, e in cerca di novità anche lontano dal centro della Capitale.

Non solo un locale dunque, ma anche una bella storia di giovani che si danno da fare con creatività per realizzare qualcosa di nuovo per sé stessi e per il quartiere. Una storia di amicizia e amore per la qualità, all’ insegna della riscoperta di quelle piccole insegne tradizionali che incarnano l’anima verace di una città e che Fassangue cerca di valorizzare scegliendone i prodotti.

Un motivo in più per fare un salto da Fassangue, nuovo “covo dei carnivori” a Centocelle!

Info utili

Fassangue

Via delle Palme 76, Roma

Tel: 347 341 5119

Orari: aperto dal martedì alla domenica dalle 8:00 a tarda notte

Pagina Facebook

Articoli correlati

Guida Michelin 2018 tra nuove stelle e rovinose cadute

Giorgia Galeffi

Firenze: apre il ristorante di Sophia Loren

Marco Gemelli

Biondamara, il 1° salotto gourmet della birra di Prati

Valentina Franci