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Epifania: i dolci tradizionali in Italia e in Europa

Dalla laguna veneta alle coste andaluse, da quelle greche alle alpi svizzere fino ai castelli della Gran Bretagna: giro d’Europa alla ricerca dei dolci e delle tradizioni dell’Epifania.

“L’Epifania tutte le feste le porta via”. Questo il detto popolare che accompagna la giornata del 6 gennaio, l’ultima delle ricorrenze invernali dopo il Natale e il Capodanno. Il nome affonda le sue origini nell’antica Grecia dove indicava l’apparizione della divinità agli uomini. In epoca cristiana, il termine viene utilizzato invece per designare la venuta e l’adorazione dei Re Magi. Oggi, soprattutto in Italia, l’Epifania è attesa da tutti i bambini per l’arrivo della Befana e della tradizionale calza ricolma di caramelle e cioccolatini (per i più buoni) o di carbone (per i cattivi!).

I dolci sono, dunque, i protagonisti di questa giornata e non solo nel Bel Paese ma in tutta Europa. In alcuni paesi, poi, la tradizione prevede l’inserimento, all’interno del dolce, una fava o un oggetto: la persona che riceve la fetta contenente la fava viene proclamata re o regina della giornata.

Frutta secca o candita e spezie sono i principali ingredienti di quasi tutte le ricette tradizionali di questa festività. Noi ve ne raccontiamo alcuni, all’Italia alla Spagna, dalla Francia alla Svizzera e alla Grecia, fino all’Inghilterra.

Pinza della Marantega – Italia

Foto: dolciveloci.it

Per questo excursus attraverso i dolci tipici dell’Epifania partiamo dall’Italia. Più precisamente dal Veneto, regione d’origine della Pinza della Marantega che, in dialetto, significa proprio “befana”. Si tratta di un pane dolce di origine antichissima, realizzato con farina di mais, latte e lievito in polvere, burro e zucchero, arricchita con grappa, frutta secca in grandi quantità e cosparsa di semi di finocchio. La tradizione consisteva nel preparare l’impasto della torta il 5 gennaio, avvolgerlo in foglie di verza e cuocerlo sotto le braci dei falò beneauguranti accesi in occasione del cosiddetto “pan e vin”, un rito organizzato per propiziare i raccolti futuri.

Tagliata a cubetti è perfetta per riempire le calze dei bambini ed è ottima se mangiata insieme a un buon bicchiere di vin brulé caldo.

Nel periodo delle festività natalizie è possibile trovarla in tutti i forni e le pasticcerie del Veneto anche nella versione con pane raffermo chiamata Torta Nicolotta.

Galette Des Rois – Francia

Della Galette Des Rois ve ne avevamo già parlato qui. Si tratta di un dolce francese gustoso e fragrante, molto amata dai bambini soprattutto per ciò che contiene. All’interno della torta, con base di pasta sfoglia e crema frangipane, viene infatti inserita una fava o un oggetto. Il fortunato commensale che riceve la fetta contenente la sorpresa, viene nominato re o regina per l’intera giornata.

Curiosando tra i siti francesi, troverete che in molti per l’Epifania proporranno le fave più insolite da usare nelle Galette des Rois. Come le maisons dell’alta moda francese, che fanno le loro “limited editions”, anche in oro”, spiega Jildaz Mahé, titolare de Le Carré Français a Roma (via Vittoria Colonna 30) che ricorda come la fava fosse un legume e mantiene questo nome in omaggio a quel periodo storico, ma in realtà oggi assume le forme di una miriade di oggetti di ceramica. Nel suo locale, la Galette Des Rois viene servita con un diadema (di cartone) per incoronare il Re o la Regina del tavolo al grido di “Le roi boit, le roi boit, le roi boit!”. Da Le Carré Francais, la Galette Des Rois è acquistabile al costo di 10 euro per due persone, 20 euro per quattro persone e 40 euro per otto persone.

Roscòn de Reyes – Spagna

Foto: fuoriporta.org

Noto anche come Torta dei Magi, il Roscòn de Reyes è un dolce tipico spagnolo. Si tratta di una ciambella soffice e profumata, molto simile a un pane dolce, decorata con frutta candita e frutta secca. Aromatizzata all’arancia è un dolce amato da adulti e bambini, perfetto se servito con una tazza di latte caldo a colazione o a merenda. Come negli altri paesi, al suo interno vengono nascosti degli oggetti: una moneta che dona fortuna, e una fava che, invece, impone a chi la trova di pagare il dolce.

Diffuso anche in America Latina, questo dolce ha diverse varianti. In messico, ad esempio, al suo interno viene nascosta una piccola raffigurazione di Gesù. Chi la trova ha l’obbligo di organizzare una cena per la giornata della Candelora, celebrata il 2 febbraio. Inoltre deve offrire ai commensali una tazza di cioccolata calda, degli involtini di carne, frutta e verdura.

Dreikonigskuchen e grittibänz – Svizzera

Anche la Svizzera ha i suoi dolci tradizionali per l’Epifania. Tra questi il Dreikonigskuchen. Si tratta di una ciambella morbida a forma di fiore a base di farina, burro, latte, lievito di birra e zucchero, arricchito con buccia d’arancia, mandorle e uvetta. Anche al suo interno viene nascosto un oggetto (spesso una mandorla) in grado di incoronare il re della festa.

Ma nelle panetterie della Svizzera, nel periodo del Natale e dell’Epifania, non mancano mai i grittibänz. Ossia di omini di pan brioche che raffigurano un mendicante infreddolito con la pipa. La ricetta è molto semplice ed è a base di farina, lievito di birra, burro, latte e uova. Per la decorazione possono poi esser utilizzate varie granelle a seconda dei gusti: nocciole, pistacchi o semplicemente zucchero.

Vasilopita – Grecia

Preparata tradizionalmente il giorno di San Basilio, che si festeggia il primo giorno dell’anno, e il 6 gennaio, la Vasilopita greca è una torta burrosa e molto calorica cosparsa di mandorle e sesamo. Dunque davvero buona e gustosa. La sua consistenza morbida la rende perfetta se farcita con una crema delicata.

La tradizione di questo dolce vuole che per il primo dell’anno venga realizzato con su stampato l’anno, per buon auspicio. Alla mezzanotte se ne taglia una fetta per Gesù, una per la casa e una per ogni commensale. All’interno è nascosta una moneta. Chi la trova sarà fortunato tutto l’anno.

Per la religione ortodossa, la più diffusa in Grecia, l’Epifania non simboleggia l’arrivo dei Re Magi ma celebra un altro importante avvenimento biblico: il battesimo di Gesù. Si tratta di una festività molto sentita in tutta la Grecia ed è onorata con molti riti suggestivi, tutti accomunati da un unico elemento: l’acqua. Durante questa ricorrenza, a far da padrona sulle tavole è proprio la Vasilopita nella sua versione dolce.

Sì perché di questa ricetta non mancano le varianti. In Macedonia, ad esempio, troviamo la tiropita, a base di formaggio, e la prassopita con i porri.

Twelfth Night Cake – Inghilterra

Foto: bbc.co.uk

Un dolce famosissimo in Inghilterra. Si prepara proprio per la “dodicesima notte” da Natale, cioè per l’Epifania. L’origine di questa ricorrenza inglese, che ora ha valenza anche religiosa, è pagana e indica il saluto alla natura che si va via via svegliando dopo il freddo inverno.

Burla e scherzi tra amici e parenti sono all’ordine del giorno, così come la torta a base di frutta secca e candita che, come anche in Francia, nasconde un fagiolo. Chi trova il fagiolo viene incoronato Re per un giorno e ha il potere di far fare tutto quello che gli viene in mente ai commensali.

Ma non è tutto. All’interno della Twelfth Night Cake vengono inseriti anche altri oggetti: uno spicchio d’aglio che designa il cattivo della festa, un ramoscello che trasforma chi lo trova nel “pazzo” della comitiva, e un pezzo di stoffa. La ragazza che trova questo ultimo oggetto viene così trasformata in una Tarty Girl, ovvero in una fanciulla frivola. E se, invece, viene trovato da un maschio, il travestimento è d’obbligo!

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