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Guida Sushi: il Gambero Rosso omaggia la cucina nipponica

Tornano le Tre Bacchette del Gambero Rosso, i riconoscimenti attribuiti agli indirizzi che maggiormente rispettano la cultura gastronomica giapponese nel nostro paese. Ecco chi sono.

Riso e fettine di pesce crudo. Pochi ingredienti per un piatto che, negli ultimi decenni, ha conquistato il palato delle popolazioni di tutto il mondo. Il Gambero Rosso torna a rendere omaggio al successo di questa tipica portata giapponese con una guida interamente dedicata al Sushi.

Presentata oggi, a Roma, alla presenza del nuovo direttore Lorenzo Ruggeri e della curatrice Pina Sozio, la Guida Sushi del Gambero Rosso si pone come obiettivo quello di interpretare il nuovo corso dei ristoranti nipponici tra sushi bar, fusion e izakaya, indicando i migliori indirizzi nelle principali città dello Stivale.

Ben 223 gli indirizzi selezionati. Si tratta di insegne che hanno investito in qualità e innovazione, tra sapori autentici, ma anche contaminazioni più moderne, per un cibo sempre più popolare che continua ad attirare nuovi consumatori.

In questo volume ci sono tante storie di amore per la cultura nipponica, storie di giapponesi che hanno voluto trasmettere al nostro Paese la grande eredità gastronomica di cui sono testimoni e storie di italiani, folgorati dal fascino della cucina del Sol Levante. La nostra selezione cerca di evidenziare le esperienze di eccellenza incentrate intorno al sushi” spiega Pina Sozio, curatrice della Guida.

Tre Bacchette

32 in totale le insegne d’eccellenza, quasi tutte concentrate su Milano e dintorni. Si rivelano una grande sorpresa, invece, regioni come la Puglia e la Campania, più legate alle tradizioni mediterranee e che invece hanno assistito negli ultimi anni a un incremento significativo di ristoranti che offrono specialità giapponesi, spesso reinterpretate con un tocco locale. Assente il Molise. 

Piemonte

Le Petit Restaurant Japonais – Avigliana (TO)

Kensho – Torino

Wasabi – Torino

Lombardia

Ichikawa – Milano

Iyo Omakase – Milano

Nobu Milano – Milano

Nobuya – Milano

Osaka – Milano

Shiro Poporoya – Milano

Wicky’s Innovative Japanese Cuisine – Milano

Yoshinobu – Milano

Emilia-Romagna

Seta – Bologna

Yuzuya – Bologna

Uni Restaurant – Cervia (RA)

Toscana

Moi Omakase – Prato

Marche

Tetsu – Ascoli Piceno

Umbria

Il Vizio – Perugia

Lazio

Hasekura – Roma

Kiko Sushi Bar – Roma

Kohaku – Roma

Sushisen – Roma

Abruzzo

Oishi Japanese Kitchen – Teramo

Campania

Japit – Benevento

Otoro81 – Napoli

Vero Omakase Rooftop – Nola (NA)

Umi – Salerno

Puglia

Fugur Restaurant – Lecce

Fusion – Lecce

Yuki Cucina Giapponese – Noci [BA]

Frank Sushi Club – Terlizzi (BA)

Sicilia

Hio Sushilab – Palermo

Sardegna

Mizuna Japanese Restaurant – Olbia

“Sono emozionata e molto orgogliosa di questo nuovo tributo.” afferma la proprietaria Sabrina Bai, patron di Kohaku a Roma “Siamo stati i primi a voler proporre a Roma la cucina Kaiseki perché con la mia famiglia volevamo portare un angolo di Giappone autentico in questa città dalla ricchissima storia. La cucina Kaiseki permette di fare un’esperienza culturale unica attraverso la ritualità e il cerimoniale dei gesti, la costruzione del menu che vuole creare quel perfetto equilibrio tra mente e corpo, le materie prime che esaltano la natura. Una costruzione che richiede un grande lavoro e il rispetto più profondo per l’ospite che varca la nostra soglia. Ottenere questo ulteriore riconoscimento da questa guida ci permette di pensare che stiamo percorrendo la giusta strada e che dobbiamo continuare a crederci”.

I Premi Speciali

Nel corso della presentazione, il Gambero Rosso ha anche assegnato dei premi speciali. Primo tra tutti quello ai Maestri del Sushi. Si tratta di 8 grandi nomi che hanno fatto scuola e portato la cultura del sushi in Italia. Tra questi i decani giapponesi della ristorazione milanese, come Haruo Ichikawa (Ichikawa), Hirazawa Minoru (fondatore di Poporoya e Shiro Poporoya), Yoshinobu Kurio (Yoshinobu), Wicky Priyan (Wicky’s Innovative Japanese Cuisine), Ikeda Osamu (chef oggi da Shiro Poporoya), Masashi Suzuki (chef di Iyo Omakase). In questa blasonatissima lista ci sono anche Francesco Preite di Moi Omakase, Prato, e Ignacio Hidemasa Ito, oggi all’Otoro81 di Napoli.

Tra i premi speciali anche la Novità dell’Anno, assegnata ad Azabu10 a Milano in cui il giovane Gianluca Arcieri propone pesce crudo, cotto e soprattutto frollato. Due, poi, i premi per la valorizzazione del saké, assegnati a Sakeya, sempre a Milano, con le sue ben 150 etichette in carta, e Hiromi La Maison, a Roma.

Umi, a Salerno, ha ottenuto invece il premio per il miglior Servizio di Sala mentre per il Miglior Bere Miscelato, sul podio è salito Moon Asian Bar a Roma.

Una guida a tutto tondo, dunque, studiata per essere un vademecum utile per chi è appassionato di cucina giapponese ma anche per chi vuole accostarsi per la prima volta ai sapori orientali. Ed è proprio per questi ultimi che, nelle prime pagine della guida, è stato introdotto un glossario con le parole chiave e qualche consiglio utile per assaporare al meglio il sushi.

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