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La nuova vita di Piazza del Plebiscito

piazza del plebiscito

Bar, ristoranti e botteghe artigianali sotto il colonnato della Basilica di San Francesco di Paola, nel segno delle tradizioni enogastronomiche e artistico-culturali di Napoli. Ecco come reagisce al degrado la piazza simbolo della città (ed ecco i locali vincitori del bando)

Il Gran Caffè Marika con prodotti e alimenti napoletani e campani; il bar con mini esposizioni gestito dal ristorante Pastamore e Chiatamone; il Pastificio Altamura con la sua pasticceria di dolci e dolcetti tipici. E poi i presepi di Maurizio Riccio e l’artigianato tipico partenopeo proposto dall’associazione Terramiart.

Piazza del Plebiscito a Napoli è pronta a rinascere nel segno delle tradizioni enogastronomiche e artistico-culturali locali ospitando ai civici del Colonnato di San Francesco attività simbolo della storia e del folklore cittadino.

Sono infatti già stati assegnati i primi 6 locali degli 8 banditi per la nuova vita della piazza, destinata a tornare ai fasti di un tempo dopo una recente attualità fatta di vagabondaggio e accattonaggio, specie nelle ore notturne, e specie proprio sotto il porticato.

Bar, ristoranti e botteghe artigianali parteciperanno dunque al progetto di riqualificazione della piazza, al termine dei lavori di ristrutturazione che la stanno riguardando.

I 2 posti ancora mancanti saranno destinati a breve, non appena sarà pronta la riapertura dell’Ipogeo tutto in tufo sotto la Basilica di San Francesco di Paola, progettato dall’architetto svizzero Pietro Bianchi, e che al suo interno ha anche una cupola che corrisponde per posizione (ma non per dimensioni) a quella della Basilica stessa.

I 2 locali da bandire, infatti, avranno proprio un collegamento diretto con questa parte della Napoli Sotterranea restaurata e riaperta al pubblico, e dalle loro porte si accederà dunque ad un nuovo polo di attrazione turistica finora sconosciuto e tutto da valorizzare mediante anche esposizioni temporanee, conferenze, convegni e manifestazioni culturali.

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