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Montevago: storia, enogastronomia e natura in provincia di Agrigento

Viaggio alla scoperta di Montevago, in provincia di Agrigento, tra colline verdeggianti, buona tavola e una storia secolare che si fonde e si mescola alla realtà rurale e contadina del territorio, tra viti e ulivi.

Il territorio

È sul lembo più occidentale dell’agrigentino, su terre che guardano le colline del Carboy, che nasce Montevago, popolata di genti che a quelle terre hanno legato il loro destino di piccoli proprietari terrieri e agricoltori. Fu don Rutilo Xirotta nel 1636 a fondarla, avvalendosi del regio editto di Licentia Populandi. Anche questa comunità si avvalse della possibilità di impiantare vigna purché si impegnasse a coltivare frumento nella regia terra degli spagnoli.

Immerso in una natura straordinaria, Montevago ha tenuto fede, diventando insieme a Menfi, uno dei territori più vitati della Sicilia. Come tanti comuni della Valle del Belìce, anche Montevago ha subìto la forza distruttiva del terremoto del ’68, tanto da abbandonare il sito originale per essere ricostruita altrove. Assolutamente da visitare i ruderi della città. Intorno a Montevago si possono ammirare due zone archeologiche: contrada Caliata con resti di un casale musulmano e contrada Mastroagostino dove si trovano i resti di una villa rustica romana che risalgono al II secolo a.C. E poi ancora il bosco del Magaggiaro, un’area naturalistica attrezzata e il complesso delle Terme Acqua Pia, con sorgenti di acque calde.

Il Ristorante Pizzeria delle Terme

Non solo benessere. All’interno della struttura termale sorge un ristorante capitanato dallo chef Nino Ruffo che, in cucina, si occupa di preparare un menù di carne, pesce o vegetale a base di prodotti del territorio stagionali che si rifanno a una cucina tradizionale. Dall’antipasto rustico ricco di proposte tipiche della tradizione siciliana (panelle, caponata, bruschette miste e formaggi locali) ai primi come busiate con crema di pistacchio, gamberi e basilico, alle busiate alla norma, grigliata di carne, di verdure, frittura di di pesce, con contorno di stagione e per concludere le cassatelle con ricotta tipiche della zona.

Notevoli anche le pizze Doc come la “Terme” con pomodoro, Bufala, datterino giallo e rosso e granella di pistacchi e la porcini con Bufala, porcini, pomodoro e scaglie di grana.

Il ristorante è aperto a pranzo tutto l’anno. Nei mesi estivi anche di sera mentre durante le altre stagioni il servizio cena funziona solo su richiesta.

L’azienda olearia Amodeo

In questo territorio si trova una piccola azienda agricola familiare alla terza generazione, produttori di Olio Extra Vergine di Oliva della pregiata cultivar di Nocellara del Belìce. Un brand moderno che vuole raccontare una storia antica e familiare e trasmettere la cultura dell’olio e delle tradizioni. L’oliveto è situato sulle colline di Montevago in provincia di Agrigento, più precisamente nella Valle del Belìce con una coltivazione di circa 2000 piante tra giovani e centenari che permettono di avere una produzione annuale di circa 5000 litri di olio.

Il sistema di coltivazione tradizionale con sesto 5 x 5 e la scelta di mantenere la tipologia di cultivar quale la Nocellara del Belìce, consentono all’azienda di avvalersi della denominazione IGP Sicilia, riconoscendo l’olio quale prodotto tipicamente regionale. Un’attenta raccolta e lavorazione delle olive permettono di produrre un olio di eccezionale qualità. Pur non filtrato, la conservazione in silos di acciaio e ripetuti travasi consentono di mantenerlo perfettamente inalterato e fruttato durante tutto il periodo di stoccaggio.

Su richiesta, oltre alle degustazioni guidate, qui è possibile prenotare una esperienza gastronomica indimenticabile che consente di pranzare sotto gli ulivi mangiando pietanze preparate dalla brigata di cucina dell’azienda. Busiate con pomodori secchi, mandorle, capperi e ricotta salata, formaggi locali, olive al forno, olive condite, pane cunzato, cassatelle con ricotta sono solo alcuni dei piatti che si possono trovare in questa azienda in cui la professionalità va a braccetto con l’ospitalità creando un connubio  davvero eccellente.

C.da Piana 92010 Montevago (AG) mobile phone: +39 338 9465597 Phone/Fax: +39 0925 1898017 oliveoil@amodeosfarm.com https://www.amodeosfarm.com

Azienda Agricola Biologica La Chiusa

Altra chicca imperdibile del territorio è l’azienda agricola BIO La Chiusa sita in contrada La chiusa-Beviero a Montevago (Ag), nella Sicilia Sud-Occidentale a 400 metri s.l.m. e a 20 Km dalla costa, su un altopiano calcarenitico accarezzato costantemente dal Libeccio e dal Maestrale. Limitrofa ai ruderi del vecchio paese, l’azienda si estende fra vigneti e uliveti. Le uve godono di un clima gentile, le brezze saline del mare, a poca distanza, giungono miti e la terra, da sempre generosa, dona ai frutti mineralità e profumi unici.

Qui la famiglia Ientile, che vede in Stefano il suo attore principale, architetto di città e vignaiolo, ha scommesso sulla qualità, sul lavoro artigianale e sul rispetto del territorio e dell’ambiente. La Chiusa coltiva e vinifica, senza l’uso di sostanze chimiche, il Catarratto, il Grillo, il Syrah, il Nerello Mascalese e il Perricone, assecondando l’essenza del frutto ed esaltandone le naturali inclinazioni. In questo luogo ricco di storia, Stefano è tornato per fare il vino e reimparare dal vino.

Ma non è tutto. Su prenotazione è possibile effettuare degustazioni oltre che di vini anche di prodotti biologici coltivati all’interno della tenuta per un’esperienza completa e totalizzante che  mette a stretto contatto con la natura in maniera simbiotica.

Montevago Bivo per Menfi SP 43 +39 3478782011, info@lachiusavini.it http://lachiusavini.it/

La Festa della Vendemmia

Terra di vino, olio, luoghi di benessere e specialità gastronomiche, Montevago ha celebrato le sue eccellenze in occasione della festa della vendemmia alla sua venticinquesima edizione svoltasi gli scorsi sabato 10 e domenica 11 settembre per rievocare momenti che hanno fatto la storia del vino in questa parte dell’Isola.

Nel cuore del paese vecchio si sono riuniti agricoltori e vignaioli che hanno portato l’uva, prezioso frutto della vendemmia, per ripetere il rito della pigiatura insieme a famiglie e bambini proprio come si faceva un tempo. Ma non è tutto. Questa è stata anche una importante opportunità per coinvolgere i protagonisti del territorio.

Un’iniziativa di valorizzazione e promozione fortemente voluta dal Comune di Montevago con il sostegno dell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea e delle istituzioni del territorio. “Il vino è sempre stato figlio della tradizione culturale ed economica del nostro paese – raccontano il Sindaco Margherita La Rocca e l’Assessore al ramo Vita Anna Saladino.  

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