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Palermo: svolta “green” al MEC Restaurant

mec restaurant

Al MEC Restaurant arriva la proposta “green” dello chef Carmelo Trentacosti. Siamo andati a trovarlo per sentire direttamente dalla sua voce e,  ovviamente, assaggiare la sua proposta vegetariana.

Si respira aria nuova al MEC Restaurant. Un vento di cambiamenti e di integrazione aleggia tra le stanze del ristorante museo di Palermo la cui  presenza all’interno del MEC Museum è ciò che, sin dalla sua apertura a fine gennaio del 2020, ha reso la visita museale un’esperienza da vivere a tutto tondo.

In perfetto accordo con la filosofia del MEC Restaurant,  espressa nell’acronimo MEC (Meet, Eat, Connect) con cui si punta a realizzare il concetto dell’esperienza condivisa anche a tavola, l’Executive Chef Carmelo Trentacosti alla guida del ristorante a vista propone la sua idea di cucina che mostra di essere assolutamente contemporanea e perfettamente in grado di stare al passo con i tempi e con i cambiamenti.

Il noto museo-ristorante fine dining consente alla sua clientela affezionata e ai nuovi avventori la possibilità di vivere l’esperienza esclusiva di cenare all’interno delle sale espositive e godere, al contempo, della splendida vista sulla Cattedrale di Palermo.

carmelo trentacosti

Al timone della brigata di cucina chef Trentacosti porta avanti la propria visione di cucina sempre aperta alle novità e ai cambiamenti e ben lontana dall’incasellamento in rigidi schemi che hanno poco a che fare con la spontaneità tipica, almeno in teoria, dell’arte culinaria.

Il menu

A meno di un anno dal prestigioso riconoscimento dei due Cappelli assegnati dalla Guida de l’Espresso, la filosofia culinaria dello chef Carmelo Trentacosti mostra di essere in continua evoluzione.

Quello proposto dal MEC Restaurant, infatti, è un menù vario e aperto a tutte le esigenze che affianca al raffinato menù alla carta e al menù degustazione dalle proposte innovative e, al contempo, intrise di sicilianità,  un altrettanto appetitoso menù vegetariano. Questo è adatto non solo a chi ha deciso di eliminare dalla propria alimentazione ingredienti di origine animale, ma anche a chi vuole provare un percorso in grado di sorprendere il palato a ogni portata senza sentire la mancanza di carne o pesce.

I Due Cappelli ottenuti meno di un anno fa, all’indomani del primo lockdown, sono stati per me e per tutta la squadra del MEC Restaurant una spinta fondamentale per la rinascita e per la ripartenza. Da allora a oggi la strada intrapresa è stata nella direzione dell’apertura e dell’integrazione nei confronti di tutto ciò che è diverso e che riesce a convivere proprio grazie alla bellezza delle differenze”- ci racconta lo chef.

Per questo motivo ho fortemente voluto creare un menù degustazione dedicato ai “palati diversi” ovvero a coloro che, per motivi etici o di salute, hanno scelto di non mangiare carne o pesce in modo da riconoscere una dignità ad una categoria, quella dei clienti vegetariani, spesso trascurata o poco attenzionata”  ha concluso .

I piatti

E in effetti, una volta degustate le portate, ci si accorge che a parlare sono i piatti che raccontano il pensiero dello chef più di mille parole. Si comincia con un “pisello nel bacello” interamente creato dalle abili mani dello chef composto da una cialda realizzata con farina di piselli con la forma di un baccello al cui interno fanno capolino perle di mousse su una “terra di olive”.  L’amuse bouche prosegue con una spuma di tuma persa con cialda di pane croccante e con una bavarese di zucca.

La caponata “in conserva” con scaglie di cioccolato di Modica servita con una pagnotta di pane appena sfornato con cui fare “doverosamente” scarpetta non è che la prima delle chicche che lo chef ci ha riservato. Degna prosecuzione è un medaglione di zucca rossa marinata servita con crema di miso e aglio nero fermentato.

A questo punto siamo pronti per provare il primo: gnocchi di patate al pomodoro, barbabietola, zafferano e spinaci con brunoise di verdure e fonduta di Ragusano, un sublime trionfo di gusti e colori. Questo piatto, perfetta armonia di sapori, ha preparato il palato per il secondo che- a dire dello chef, ma anche nostro in realtà- può essere considerato il vero protagonista del menù, degno sostituto della “melanzana ammuttunata”, fiore all’occhiello del menù estivo.

“Senza Spine”, è un carciofo spinoso di Menfi cotto alla brace al cui interno troverete un uovo in camicia e in cima, al posto delle spine, una corona di chips di topinambur e tartufo nero. Un’esplosione di sapori che accende il palato a ogni morso.

Dulcis in fundo il dessert “Sulla Via delle Spezie” abbina al gusto amaricante del rabarbaro in dolce cottura un soffice allo zafferano e una quenelle di gelato all’avena e cardamomo, profumato e rinfrescante, perfetta conclusione di un menù raffinato e particolare in cui l’eleganza e  l’autenticità dei sapori  sono ì tratti distintivi di uno stile che, da sempre, è il biglietto da visita dello chef.

Info utili

Mec Restaurant

Via Vittorio Emanuele, 452 – Palermo

Telefono: 347 753 2005

Sito

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