Uscita la quarta edizione della guida del miglior cibo di strada italiano: a Pietro Parisi e il suo Boccacciello Bistrot il riconoscimento più importante
E’ napoletano, ma il suo locale è romanissimo: nel cuore del rione Monti, in via del Boschetto 129.
Va al “cuoco contadino” Pietro Parisi e al suo Boccacciello Bistrot, aperto nella capitale lo scorso maggio, il riconoscimento più ambito della guida Street Food 2017 del Gambero Rosso: quello per lo “Street Food da Chef”.
Appena uscita in edicola (224 pagine, 6,50 euro), la quarta edizione del volume gamberaceo ha voluto premiare il locale per l’idea innovativa del vasetto monoporzione (il boccacciello appunto) che contiene le specialità della tradizione campana, preservandone proprietà e gusto degli ingredienti anche per merito di una particolare cottura sottovuoto al vapore.
Un autentico punto d’arrivo e allo stesso tempo un nuovo inizio per Parisi, tornato alle sue origini rurali dopo una più che ricca formazione con maestri della cucina del calibro di Alain Ducasse e Gualtiero Marchesi.
L’altro premio speciale, per il cibo di strada “On the road”, se l’è invece aggiudicato l’ape Aperò delle due aquilane Paola e Valentina, che propongono eccellenze e piatti storici abruzzesi rivisitati in chiave fast ma gourmet su due ruote, in giro per l’Italia.
Sono in tutto 450 gli indirizzi selezionati, rappresentativi di un equilibrio tra cura per il dettaglio e atmosfera pop, e dell’attitudine a guardare al cibo come qualcosa di vitale, in costante trasformazione. Un viaggio, quello narrato nella pubblicazione alla scoperta delle trasformazioni di una cucina che affonda le radici nella tradizione ma che sa guardare al futuro, coniugando felicemente ricette della memoria e grinta manageriale.
Come di consueto, assegnati anche i premi per il miglior street food di ogni regione. Ecco di seguito i vincitori:
Sushiball (Courmayeur, Valle d’Aosta)
Panetteria Brusconi (Torino, Piemonte)
Moltedo (Recco, Liguria)
Ravioleria Sarpi (Milano, Lombardia)
La Gourmetteria (Padova, Veneto)
Briciole Food & Drink (Rovereto, Trentino Alto Adige)
Mamm Ciclofocacceria (Udine, Friuli Venezia Giulia)
Punto G (Piacenza, Emilia Romagna)
Semel (Firenze, Toscana)
Il Furgoncino (Pesaro, Marche)
Bacalino (Perugia, Umbria)
Mama Pasta (Roma, Lazio)
Alla Chitarra Antica (Pescara, Abruzzo)
Maramimmo (Termoli, Molise)
Da Gigione (Pomigliano d’Arco, Campania)
Piadina Salentina (Lecce, Puglia)
Le Stuzzicherie di Silvana (Avigliano, Basilicata)
La Romana (Crotone, Calabria)
Nino u’ Ballerino (Palermo, Sicilia)
Sebaderia Dulcinea (Nuoro, Sardegna)