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Top&Pop Life: torna il Mercatino del Gusto, l’appuntamento gastronomico cult dell’estate pugliese

Nel cuore del Salento torna uno degli appuntamenti più attesi dell’estate: il Mercatino del Gusto con laboratori, cene in villa e incontri con i produttori

La sua prima edizione risale al 2000 ed è ben presto diventato l’appuntamento cult per gli appassionati di enogastronomia in Puglia. Stiamo parlando del Mercatino del Gusto che dal 1 al 5 agosto tornerà ad animare l’estate salentina con un evento esclusivo negli spazi del Liceo Francesca Capece di Maglie, luogo d’origine della kermesse.

Il filo conduttore del Mercatino, realizzato col sostegno di PugliaPromozione, Regione Puglia – Assessorato all’industria turistica e culturale – e del Comune di Maglie,  sarà Top&Pop Life, tematica finalizzata a rilanciare nuovi modi di pensare al cibo e al vino.

«È il tema che avevamo già lanciato alla Bit di Milano a febbraio scorso, inconsapevoli che quanto sarebbe successo di lì a poco a livello mondiale – anche in termini di riflessione sul rapporto con il cibo, con la natura, con i sistemi produttivi, con il viaggiare – lo avrebbe reso più che mai attuale, poiché incarna l’aspirazione a rivedere e rimescolare gli stilemi comunicativi, i modi di pensare il food&wine, da sempre focus principale del Mercatino», spiega Giacomo Mojoli, co-ideatore dell’iniziativa insieme a Michele Bruno e Salvatore Santese.

E così, se il binomio Top&Pop può sembrare un ossimoro, in realtà rivela una profonda innovazione concettuale, un rimescolamento, un’ibridazione di modi e codici: il fine dining che si veste di pop, la qualità eccelsa, la ricerca, la perfezione stilistica che assumono linguaggi popolari e giovanili per proporsi in contesti “altri” e modalità pop. Sarà questo il fil rouge del Mercatino, in cui protagonisti saranno i grandi “Lab del Gusto” che si svolgeranno nello storico cortile del Liceo “Capece”, appunto, affiancati dalle tre tradizionali “Cene in Villa” nel giardino di Villa Tamborino, dove il cibo e il vino divengono occasione conviviale e di condivisione, nel rispetto delle disposizioni governative.

Il programma

Lab del Mercatino affronteranno diversi temi – dallo spreco alimentare alla semplicità di ingredienti come l’uovo, dai formaggi al vino e alle birre, dalle paste artigianali alle straordinarie carni pugliesi, fino alla cultura del pesce crudo giapponese che si confronta con la lunga, analoga tradizione pugliese – con i grandi protagonisti della scena gastronomica, enologica e produttiva pugliese.  Diventando occasione di approfondimento culturale, di riflessione sul gusto e di gusto, con un coinvolgimento sensoriale ad ampio raggio dove anche la musica e il contesto architettonico diverranno contenuto.

«Abbiamo dovuto rinunciare alle bancarelle dei produttori artigiani e lo abbiamo fatto a malincuore, ma consapevoli della necessità di rispettare le attuali disposizioni sanitarie, che non ci consentono di fare diversamente.  Ma questa edizione del Mercatino sarà occasione per gettare le basi per il prossimo anno, per il quale avremo più tempo per ideare una nuova ribalta per gli attori dell’evento più atteso dell’estate pugliese, da sempre uno degli elementi identitari del Mercatino», spiega Michele Bruno. «Siamo certi però che anche questa edizione saprà proiettare Maglie, il Salento e la Puglia del gusto in una dimensione di grande qualità, confermando il profilo di una manifestazione storica che coglie l’occasione per rinnovarsi», gli fa eco Salvatore Santese.

Il programma 2020 prevede dunque esclusivamente appuntamenti che si possono organizzare in luoghi circoscritti e spaziosi nei quali contingentare e controllare ingressi e uscite. Secondo questa logica potranno dunque essere allestiti la Piazza del Vinole due agorà chiuse dedicate allo street food pugliese e i birrifici locali, il Caffè letterario. La terza delle Cene in Villa, in programma il giorno di chiusura della manifestazione, sarà invece dedicata al Premio Mercatino del Gusto: un omaggio all’impegno, alla creatività e alla competenza di chi, attraverso il proprio lavoro, contribuisce alla diffusione dell’identità culturale della Puglia e del suo sistema qualità globale.

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