Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
ChefNotizieRistoranti

Zash e la cucina “country-gourmet” di Chef Raciti

zash

A Riposto esiste un luogo che porta il nome del vento che soffia tra le fronde degli alberi: Zash. Noi lo abbiamo testato e siamo rimasti estasiati oltre che dalla bellezza del luogo, dalla cucina raffinata di Chef Raciti.

Se state cercando un luogo in cui distrarre la mente cullati dal rumore del vento che fa il suo fruscìo tra le fronde degli alberi, Zash Country Boutique Hotel è il posto adatto a voi.

La posizione dell’Hotel

Immersa nel verde della campagna catanese, tra Etna e mare, la struttura si trova vicino a Riposto, caratteristico paesino marinaro che sorge sul mar Ionio, equidistante dalle città di Catania e Taormina. La posizione è ideale per scoprire i diversi volti della Sicilia orientale. In breve tempo si possono raggiungere Noto, Siracusa, Ragusa e Modica. Ma il vero punto di forza dell’hotel, in realtà, è l’hotel medesimo. 

Immerso nei profumi e nei colori di 13 ettari di agrumeto, che formano una splendida continuità naturale tra il Vulcano Etna e il mare dove è possibile anche sciare guardando il mare ed esplorare le strade del vino etneo. Una volta giunti in questo luogo non avrete voglia di allontanarvene durante tutto il soggiorno.

La storia di Zash

Di proprietà della famiglia Maugeri dagli anni ’30, Zash è un boutique hotel caratterizzato da un mix di dettagli storici e moderni. Nato dalla ristrutturazione di un antico palmento, l’hotel è caratterizzato da basole di pietra lavica e volte a crociera, spazi che conservano intatta la memoria della sua storia. L’ospite è oggi partecipe di affascinanti luoghi ove un tempo veniva pestato il vino.

Sembra che da Zash il tempo si sia fermato. I sapori delle arance appena raccolte, i profumi della natura e i sapori decisi dei vini della cantina ci riportano all’essenza minerale così tipica dell’Etna.

L’ architettura

Il premio internazionale Ischia di architettura, che celebra la qualità nel mondo dell’ospitalità e viene assegnata per le eccellenze architettoniche, ha premiato l’architetto Antonio Iraci per il Zash Country Boutique Hotel. Zash è, oggi, un Country Boutique Hotel dove le testimonianze storiche incontrano le tendenze contemporanee, in un progetto elegante che rivela e rispetta la fisicità della natura e le vestigia del passato.

Le camere

Le 17 camere di Zash sono distribuite in aree distinte: la Casa, la Cantina e il Giardino.

In “casa”, ovvero nell’edificio dell’antica casa padronale, si trovano 4 camere con ampie finestre e alti tetti a volta. Le 3 camere “nella Bottaia”, affacciate sul giardino, occupano lo spazio un tempo adibito alla conservazione del vino e caratterizzato da volumi bianchi in resina che creano un netto contrasto con il nero della pietra lavica.

8 camere sono immerse nel bellissimo giardino. 3 di queste sono dette le camere “nel verde”, posizionate tra gli alberi dell’agrumeto e caratterizzate da grandi finestre. Vi sono poi le 4 “Pool Villas” con vasca esterna privata e grandi vetrate panoramiche.

Accanto alla casa padronale si trovano le 3 camere “in giardino”, con patio e giardino privato, con tetti a volta e design moderno.

La Spa

Un piccolo rifugio di benessere e relax, con una suggestiva vasca in pietra lavica con “sbuffi” d’aria frizzante, una sauna, un bagno turco, una doccia emozionale e camera dedicata ai massaggi rilassanti, energizzanti e disintossicanti.

Il ristorante Zash e il menu firmato da Chef Giuseppe Raciti

zash

In questo contesto, in cui il tempo scorre lento seguendo il ritmo della Natura, anche il percorso gastronomico segue le stagioni e il rispetto delle materie prime grazie alla cura e all’attenzione dello chef siciliano Giuseppe Raciti.
Il ristorante 1 Stella Michelin di Zash Country Boutique Hotel è ricavato nell’area un tempo adibita alla fermentazione del vino. I colori delle pareti e, per i nasi più attenti, la memoria di odori, fanno rivivere antichi gesti.

Il menù proposto abbraccia la filosofia della cucina gourmet, è a km 0 e varia con le stagioni e anche grazie all’orto privato.

Raciti, seppur giovanissimo, vanta il Premio Europa per la valorizzazione dei prodotti e del territorio, ricevuto al “Bocuse d’Or” ed è stato anche eletto “Miglior Chef Emergente under 30” del Sud Italia.

«Questo lavoro per me è una passione vera, parte integrante e irrinunciabile della mia vita – ci confida orgoglioso lo chef –il rumore delle padelle e il crepitio che ne scaturisce rappresentano per me suoni rassicuranti di cui non riuscirei più fare a meno».

Una carriera, quella di chef, che era già nella mente di Giuseppe sin da ragazzo quando, già all’età di 13 anni, ha cominciato a lavorare in cucina durante i mesi estivi, mentre nel periodo della scuola aspettava il fine settimana per dedicarsi alla sua passione. Così la voglia di crescere lo ha portato a partire per la Svizzera per formarsi professionalmente e personalmente conoscendo nuove persone, luoghi, sapori e paesaggi, passando da un Cantone all’altro, per poi tornare in Sicilia definitivamente solo nel 2014 come primo chef di Zash.

I piatti in menu

Nei piatti di Raciti c’è tutto il bagaglio professionale acquisito fin qui: le tradizioni siciliane, la cucina classica, la rivisitazione, senza tuttavia mai superare il limite della semplicità dei sapori.

Tra i cavalli di battaglia di chef Raciti , l’uovo pochè, affogato con patate, tartufo e burro nocciola. Un piatto molto caro allo chef in quanto nato grazie alla sua caparbietà nel volerlo realizzare, nonostante le difficoltà iniziali. Sorprendente anche una salsa agrodolce di pomodoro con soia e polvere di caffè con cui accompagna carni e verdure selvatiche spontanee. E dulcis in fundo, dopo aver assaggiato un sorbetto con gli ultimi agrumi di stagione, non perdete il cremoso alla vaniglia Bourbon, gelatina al miele di acacia, fragoline di bosco con crumble e riduzione di aceto balsamico. Questo solo per citare alcuni tra i piatti proposti all’interno di uno dei percorsi proposti nei menù degustazione rispettivamente di terra, di mare, ricordi  viaggi ed esperienze.

Articoli correlati

Enologica – Abbinamenti: a Montefalco vino, arte, musica e cibo

Redazione

Colibrì: a Napoli prende il via il progetto di delivery etico

Arianna Esposito

Giuseppe Lo Iudice e Alessandro Miocchi a Identità Golose – MangiaeBevi Tivù

Redazione