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Cibo Nostrum: numeri, interviste e racconti dell’ottava edizione etnea

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A fuochi spenti e padelle fredde, all’indomani dell’ottava edizione di Cibo Nostrum, la prima in versione catanese, è il momento e di fare i conti. La Grande Festa della Cucina organizzata dalla Federazione Italiana Cuochi lo scorso 31 marzo nella storica Villa Bellini di Catania quest’anno ha registrato, infatti, ben 25 mila presenze e raccolto 60 mila euro destinati alla beneficenza

I soldi saranno devoluti in beneficenza, come già anticipato, al Dipartimento Solidarietà Emergenze FIC, che interviene nelle zone terremotate d’Italia e dove si registrano calamità naturali; alla Comunità di Sant’Egidio, che ha già preannunciato la ristrutturazione di alcuni locali destinati all’accoglienza dei più bisognosi in città e alla Locanda del Samaritano, che realizzerà con il ricavato una biblioteca sociale e dei posti alloggio per i senzatetto. La cifra raccolta, lo ricordiamo, deriva dalla vendita dei ticket per le degustazioni, alla quale i visitatori hanno risposto in massa per degustare i piatti e vini serviti da cuochi, pasticceri, cantine e aziende agroalimentari provenienti da tutta Italia e dall’estero nelle 300 postazioni allestite per l’occasione (per i dettagli dell’evento e i piatti degustati leggi qui).

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Anche quest’anno Cibo Nostrum ha potuto fregiarsi del prestigioso patrocinio e sostegno del MIPAAFT, il Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, col quale porta avanti da tempo, grazie anche alla sottoscrizione di un Protocollo d’intesa, le campagne a favore del pesce azzurro e acquacoltura del Mediterraneo.

Ma Cibo Nostrum quest’anno è stato inserito all’interno di un contenitore ancora più grande ovvero il Cooking Fest, la manifestazione che si è svolta all’interno del complesso fieristico “Le Ciminiere” di Catania, dedicata alle aziende del comparto ristorativo e agroalimentare siciliano per consentirne la valorizzazione non solo grazie al rapporto Be2Be ma anche grazie a momenti di incontro e dibattiti volti a fare il punto sulla valorizzazione della gastronomia e italiana come mezzo attraverso il quale rilanciare il turismo (ve ne avevamo parlato qui).

Questo il focus dell’incontro con il ministro delle politiche agricole e forestali Gian Marco Centinaio svoltosi nell’ambito del 30° congresso nazionale dei cuochi italiani della Fic-Federazione italiana cuochi che è stato un momento di confronto sulle eccellenze dell’Isola e della sua identità gastronomica per cui è famosa in tutto il mondo. “Difendere il nostro patrimonio culinario è uno dei principali obiettivi – ha detto il ministro – e l’unico modo per farlo è mirare alla promozione della cucina italiana nel mondo”.  Al dibattito presente anche il presidente mondiale cuochi Thomas Gugler ed Enrico Crippa, tristellato Michelin di Piazza Duomo ad Alba, che ha enfatizzato “la necessità degli chef di farsi portavoce della cucina di qualità come mezzo attraverso il quale tenere alta la bandiera dell’Italia nel mondo“.

Evento clou della seconda giornata del congresso la serata “Musica e Gourmet” organizzata all’interno dello splendido Teatro Massimo Bellini di Catania in cui il gusto è andato in scena con un coinvolgimento sinestetico tra arte, cultura e cucina. Nello spettacolo, magistralmente diretto e narrato da Ezio Donato, le gioie del palato sono state raccontate attraverso immagini cinematografiche e racconti letterari accompagnati da brani d’opera suonati dall’orchestra Bellini Ensamble e cantati dal soprano Lara Leonardi e dai baritoni Graziano d’Urso e Gianluca Failla.

Dopo lo spettacolo, dulcis in fundo (mai espressione fu più appropriata) un tripudio di dolci siciliani preparati dai patry chef della CONPAIT che hanno riempito gli occhi prima, e il palato poi, dei colori e sapori della variopinta e sontuosa pasticceria siciliana.

A chiudere la kermesse il Gran Galà a Radicepura, il vivaio di Giarre, polmone verde dalla vegetazione lussureggiante adibito per l’occasione ad elegante sede delle postazioni degli chef della Federazione Italiana Cuochi che hanno preparato i piatti destinati agli ospiti della serata. Tra le tante pietanze si può riscontrare un aumento delle proposte dedicate a categorie “speciali” come i vegetariani o i vegani, ma anche ai celiaci, non solo con preparazioni i cui ingredienti sono facilmente sostituibili ma anche con portate create “ad hoc” che rivelano un aumento di sensibilità e di attenzione da parte degli chef nei confronti delle “minoranze alimentari” oltre che una tendenza alla cucina salutista che mette il ben-essere al centro dell’attenzione dei professionisti della ristorazione.

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La cena di Gala, coordinata da Fabio Potenzano, chef patron del ristorante Tutti a Tavola a Bagheria (PA), ha proposto 10 piatti preparati dalla Nazionale Italiana Cuochi, 27 piatti preparati dall’Unione Regionale dei Cuochi siciliani, per un totale di 3 piatti per ciascuna. Tra le proposte più interessanti il “pisci ri uovo” con favette verdi, ricotta iblea, porro fritto e mais soffiato al barbeque e il cannolo salato con cialda di grani antichi e primizie dell’orto preparato dall’Associazione Cuochi di Ragusa, la panella di capperi, pesce spada al dolce fumo, gel di agrumi e alghe,  la bruschetta liquida con gelato alla mozzarella e “roccia” alle olive nere e basilico e gli spaghetti ai cinque pomodori, burrata ed estratto di basilico preparati dalla Nazionale Italiana Cuochi, il macco di fave con quenelle di ricotta e finocchietto selvatico dell’Associazione Cuochi e Pasticceri di Palermo, il cuscusu vegetariano con cavolfiore marsalese dell’Associazione Cuochi Trapanesi e le cavatelle di farina di lenticchia nera, favette fresche e finocchietto selvatico su crema di carote di Ispica dell’Associazione Cuochi di Enna, solo per citarne alcuni.

Tra le 17 postazioni di pasticceri della COMPAIT ricordiamo i dessert “limonosa” di Roberta Pallotta, una tartelletta di frolla ripiena di lemon curd e meringa italiana caramellata, la Quas’at di Irene Cavallaro, una interpretazione di cassata “da passeggio” e   i “Vespri siciliani” di Tony Guglielmo con crema agli agrumi su frolla salata e salsa alla menta.

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