E’ arrivata quasi al capolinea la quinta edizione di Head to Head Competition, la gara itinerante dedicata ai bartender under 30 d’Italia
Sono stati ben 64 i bartender, accuratamente selezionati tra centinaia di aspiranti competitors provenienti da tutta Italia, che si sono sfidati nelle diverse tappe italiane, in un testa a testa a colpi di shaker, stir & strain e throwing a gruppi di 8 per volta.
Il prossimo lunedi 18 marzo a Palermo, presso il locale Cantavespri, dalle 14.00 si svolgerà la penultima gara prima della finalissima. Sarà una competizione incentrata sulla capacità d’improvvisazione e sulla versatilità dei bartender/competitors, che dovranno sfidarsi, senza poter preparare la ricetta in anticipo, creando dei cocktails originali ed equilibrati di fronte a una giuria di esperti giudici.
Head to Head Competition ha infatti l’obiettivo di promuovere il bere miscelato di qualità e per questo motivo utilizza un regolamento di gara che prevede l’uso in miscelazione di un gran numero di Spirits e prodotti complementari, in modo che i bartender, possano essere stimolati all’utilizzo di nuovi prodotti e alla creazione di nuovi cocktails. Il progetto, ideato da Cristian Lo Russo, Paolo Sanna e Daniele Cicchinelli, nasce nel 2014 con il duplice obiettivo di dare la possibilità ai bartender di mettersi alla prova dietro i banconi bar dei più importanti locali d’Italia e di creare un’opportunità di lavoro che coinvolga bartenders/competitors, i locali, che ospitano la gara e le aziende sponsor.
La competizione è suddivisa in 8 tappe, più la finalissima. Ogni tappa prevede la partecipazione di 8 concorrenti e si divide in quattro batterie, due semifinali e una finale con un solo vincitore. Ogni scontro è un head to head, un testa a testa, in cui i barman si sfidano creando un cocktail ad hoc per la giuria. Solo al momento della sfida sapranno quali Spirits potranno utilizzare e per la costruzione del cocktail avranno a disposizione frutta, homemade, attrezzatura e prodotti complementari, presenti al banco dei locali che ospitano la gara.
Dalle semifinali i concorrenti hanno dovuto, inoltre, affrontare diverse e crescenti difficoltà, estratte a sorte da un’apposita ruota (come, ad esempio, l’obbligo di realizzare un drink in coppetta, un cocktail sparkling o il divieto di utilizzare tecniche o strumenti come lo stir and strain o il jigger, ecc…). I tre giudici, personaggi di spicco del bartending contemporaneo, hanno valutato i drink realizzati dai concorrenti secondo tre parametri: tecnica, esame gustativo, originalità e presentazione. Ad ogni tappa è stato proclamato un solo vincitore che si sfiderà alla finalissima con tutti i vincitori delle altre tappe.