Cosa s’intende per cucina ecosostenibile e cosa possiamo fare per aiutare l’ambiente, in casa e al ristorante? Ecco qualche consiglio utile
Il clima sta mutando, inesorabilmente. La natura ogni giorno ci sottopone a nuovi e terrificanti eventi. Li riscontriamo nella temperatura mai costante, negli incendi che distruggono terre incontaminate e nei mari che rigettano ciò che noi consumiamo.
Negli ultimi anni, sempre più multinazionali, associazioni, organizzazioni di fama mondiale prestano molta più attenzione alla tematica ambientale adottando atteggiamenti e soluzioni ecologiche per sensibilizzare la popolazione ad un problema che, in qualche modo, coinvolge tutti. Non è un caso se, oltre ai diversi Paesi di tutto il mondo, anche la stessa Ue ha presentato un piano di misure politiche ed economiche per tutelare l’ambiente: il “New Green Deal”.
Plastic free & Veganuary: come ci stiamo evolvendo dietro i fornelli
Plastic free e Veganuary sono solo alcuni degli strumenti proposti in questi anni per sensibilizzare le persone ai problemi ambientali e a quelli legati all’eccessivo consumo di carne. Con Plastic free si fa riferimento da una parte all’acquisto, e conseguente uso, di prodotti non realizzati con la plastica e dall’altra all’abbandono di quei stessi prodotti, realizzati proprio con questo materiale, che spesso sono stati i protagonisti delle nostre dispense e non solo: piatti, bicchieri, posate e anche penne.

Il Veganuary è, invece, il mese dedicato all’alimentazione vegana. Alla base di questo fenomeno, c’è un’organizzazione no-profit che cerca di educare i consumatori onnivori ad una sfida: adottare uno stile
alimentare vegano per tutto il primo mese dell’anno. Dal 2014, anno di nascita di questa organizzazione, la partecipazione è sempre più alta, anche grazie all’influenza di notevoli personaggi famosi come il candidato all’oscar Joaquin Phoenix e lo chef stellato Pietro Leemann, fondatore del ristorante Joia di Milano.
Ma arriviamo al dunque: Cosa si intende per cucina ecosostenibile?
Giocare d’astuzia? Evitare gli sprechi? Non utilizzare sacchetti e confezioni non riciclabili?
La cucina ecosostenibile: tendenze che fanno bene all’ambiente
La cucina ecosostenibile non è altro che la reinterpretazione di un modo di vivere la cucina e la propria alimentazione volta al beneficio del corpo e dell’ambiente circostante.

Ma perché siamo giunti a ciò? Per rispondere a questa domanda è necessario, prima di tutto, fare un tuffo indietro nel tempo e impostare l’orologio a circa 70 anni fa, ossia quando i nostri nonni erano i protagonisti delle spese alimentari di casa e quando non esistevano ancora i grandi supermarket.
Non è un caso quindi se si allevavano le galline in casa, si pescava e ci si recava alla bottega del paese per acquistare grano, patate o farina. Gli sprechi erano ridotti quasi a 0. Ma non è tutto. La plastica, in quantità e forme industriali, non era ancora parte integrante della società.
Tornando ai giorni nostri, anche se la “troppa disponibilità” e il cosiddetto “dolce star bene” hanno fatto emergere il problema dello spreco alimentare, tuttavia il progresso e l’avanzamento della tecnologia ci hanno fornito nuovi strumenti di conservazione e di cottura per tornare al concetto di sostenibilità che avevano i nostri nonni, ma con un criterio in più: la consapevolezza scientifica.
Estrattori, essiccatori, macchine sotto-vuoto e lavastoviglie sono solo alcuni degli strumenti che oggi – se usati con giudizio e conoscenza – possono fare la differenza in cucina e nella vita di ognuno di noi. Si possono evitare, così, gli sprechi e realizzare prodotti che in caso contrario comprereste al supermercato già pre-confezionati.
Le 7 cose da fare per essere alleati dell’ambiente
Per essere dei buoni alleati della natura e dell’ambiente bisognerebbe:
- Evitare, per esempio, di comprare prodotti da forno e derivati in scaffale. Preferite i negozi alla spina e realizzate una volta a settimana gli snack utili alla settimana lavorativa. Bastano pochi minuti per preparare, per esempio, delle deliziose barrette.
- Frutta e verdura solo al banco e con la borsa in tela riutilizzabile. Evitiamo la frutta o la verdura già confezionata.
- Pesare con cura gli ingredienti utili alla preparazione di una ricetta per evitare gli sprechi di cibo.
- Utilizzare i purificatori d’acqua ed evitare l’acquisto di bottiglie di plastica.
- Cercare ricette che prevedano l’utilizzo di scarti – quali per esempio bucce di frutta e verdura – per la creazione di un piatto.
- Conservare in sottovuoto gli alimenti per aumentarne “la vita”.
- Utilizzare app che prevedano la vendita di prodotti alimentari in scadenza breve a costo ridotto per evitare gli sprechi industriali.
Ecosostenibilità al servizio della ristorazione
Da New York ai grandi ristoranti italiani il tema della sostenibilità in cucina è di importanza vitale. Le eccedenze alimentari vengono gestite sempre di più attraverso la distribuzione solidale che prevede non a caso agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche, con l’utilizzo delle cosiddette doggy bag utili per portare a casa ciò che si lascia sul piatto.

Sono sempre più numerosi, dunque, gli Chef che decidono di utilizzare anche prodotti biologici e menù con ingredienti di origine vegetale per evitare le importazioni di cibi coltivati o prodotti con elementi
chimici e che di conseguenza inquinano la terra che ci nutre.
La percezione di ciò che sta accadendo nel mondo sta cambiando e con essa la popolazione.
Le premesse per arrivare ad un cambiamento sostenibile ci sono tutte. Resta a noi la consapevolezza di coltivarle.