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HeART MATTERS: al Sigep il caffè diventa esperienza immersiva

HeART MATTERS

A poche ore dalla chiusura della 43esima edizione del Sigep, vi parliamo di HeART MATTERS, la mostra immersiva e introspettiva ideata dall’artista Anderson Tegon e dal Gruppo Musetti, leader del settore del caffè italiano.

Cala il sipario sulla 43esima edizione di Sigep,  la manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata alle filiere di gelato, pasticceria, cioccolato, panificazione artigianali e caffè. 950 i brand presenti su 90 mila metri quadri di esposizione, con oltre 3.000 appuntamenti calendarizzati tra i buyers internazionali (mille) e le aziende espositrici; 50 ore di talk dalla Vision Plaza e dalle quattro ´Arene´ verticali (Gelato, Pasticceria, Bakery e Caffè), 100 ore di competizioni nazionali e internazionali, dimostrazioni e show cooking per i professionisti a cui si sono aggiunti centinaia di eventi negli stand degli espositori. Tra i più apprezzati di questa edizione c’è sicuramente HeART MATTERS, l’istallazione immersiva ideata dall’Art Director del collettivo Pepper’s Ghost Anderson Tegon e dal Gruppo Musetti, leader italiano del mondo del caffè.

musetti

Situata all’intento dello stand di Gruppo Musetti, l’istallazione aveva lo scopo di immergere lo spettatore in una dimensione digitale e sensoriale, fuori dal tempo e dello spazio, moltiplicata all’infinito. Cuore pulsante dell’idea il caffè come momento, quasi un rito per noi italiani, di distensione e ricarica.

È stata una bella scommessa. – dichiara Anderson Tegon parlando dell’istallazione – È nata da una sinergia empatica molto forte che si è creata tra me e il gruppo Musetti. Quando ci siamo per la prima volta mi è sembrato palese che avevamo una filosofia in comune: fare le cose col cuore. Leggendo la loro storia ho visto questo: un fondatore che con un’idea visionaria ha creato questa generazione di produttori di caffè ponendo sempre l’attenzione alla qualità. Ho trovato un’attinenza pazzesca con l’arte digitale. Scrivendo in inglese la parola arte mi sono accorto che è contenuta nella parola amore. Da lì abbiamo voluto creare tutto questo”.

“Il caffè è la chiave di accesso all’esperienza. Abbiamo creato uno spazio infinito. Perché infinita è la visione e la storia di Musetti. Inizia con il fondatore e continua di generazione in generazione in una infinity experience. Per questo contenuti all’interno di HeART MATTERS sono creati all’infinito da un’intelligenza artificiale. Con questa esperienza immersiva il Gruppo Musetti ha voluto raccontarsi fino in fondo. Oltrepassando la tenda il tempo si ferma. L’esigenza non è quella di correre ma di vivere l’esperienza compiendo anche un viaggio introspettivo. Nella cultura italiana, il momento del caffè è proprio questo: prendersi il proprio tempo per vivere il momento e ricaricarsi. La stessa cosa fa l’arte”.

“Con l’istallazione abbiamo voluto prolungare un momento molto short, cioè quando si beve la tazzina di caffè. – aggiunge Guido Musetti – Quando io e Anderson ci siamo conosciuti in occasione della sua istallazione Aura alla fabbrica del vapore di Milano abbiamo colto l’idea e preso lo spunto per questa istallazione al Sigep. Mi ha guidato all’interno di Aura e io ci sono rimasto due ore. Sono esperienze da vivere compiendo un’introspezione. Il tempo breve diventa un tempo lungo. Oltre al discorso dell’arte, al Sigep abbiamo portato anche una nuova acquisizione, quella della Bonomi 1886, una storica azienda di caffè, ancora più antica della Musetti. Abbiamo messo insieme due brand ultracentenari del caffè italiano e li facciamo convivere assieme. Siamo andati al Sigep portando il mondo del caffè in parallelo con il mondo dell’arte e soprattutto della visual art. Questo è stato solo l’inizio del connubio. Stiamo già lavorando a un restyling della nostra comunicazione per rendere ancora più forte il legame con Heart Matters. Inoltre vorremmo portare queste iniziative nelle piazze per trasmettere la nostra filosofia ai consumatori.

Il percorso esperienziale

All’interno dello stand di Caffè Musetti al Sigep, HeART MATTERS si presentava come un grande monolite specchiato che invitava alla riflessione come quesito artistico/filosofico: la ripartenza è possibile soltanto dopo una presa di coscienza della propria responsabilità, del proprio cuore.

Una spessa tenda nera ne copriva l’ingresso. Prima di entrare ci si poteva lasciar guidare alla scoperta del caffè di Musetti e Bonomi: 3 monorigine ma soprattutto blend.

“Come Musetti abbiamo sei miscele storiche che rivisitiamo periodicamente per proporre sempre qualcosa di nuovo. – spiega il patron – Più qualche monorigine e specialty coffee che ora sono molto richiesti sul mercato. Noi però crediamo ancora molto nei blend. Crediamo che l’espresso buono sia fatto con una miscela di arabica e una piccola percentuale di robusto. La miscela che abbiamo presentato in occasione del Sigep è una Gold Cuvee ed è 90% arabica e 10% robusta. Ma abbiamo anche l’Absolut che è un 100% arabica però al suo interno ci sono diversi tipi di arabica: Brasile, Guatemala, Etiopia particolari dai gusti cioccolatati, Zimbabwe e Malawi che danno aromi molti particolari alla tazzina”.

Varcata la soglia, al di là della tenda, ci si trovava immersi in un mondo parallelo, fatto di luci e suoni. Materico e avvolgente, lontano dal tempo e dallo spazio. L’odore penetrante di caffè si moltiplicava esponenzialmente amplificando i sensi. Olfatto, gusto, vista e udito ma anche tatto. Tutti erano coinvolti in questo gioco immersivo. Ma era all’uscita della room il vero momento di condivisione: tutti i partecipanti venivano accolti dal tema Musetti e Bonomi per condividere i momenti salienti, parlare assieme del vissuto e lasciare una traccia della performance appena compiuta.

Per vedere il video completo dell’esperienza, cliccare sull’immagine sottostante.

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