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Nasce la Fondazione FICO per la cultura alimentare

E’ l’arteria “scientifica” della Fabbrica Italiana Contadina di Bologna targata Eataly World, il grande parco tematico su cibo e biodiversità che prenderà vita fra poco meno di un anno. Si occuperà di didattica per la scuola, di ricerca e della promozione di una dieta mediterranea sana e sostenibile. Obiettivo: coinvolgere bambini e ragazzi con attività innovative e interattive, ma anche giovani e lavoratori del settore con master e corsi professionali e di aggiornamento

Promuovere l’educazione alimentare, il consumo consapevole, la produzione sostenibile, mettendo in rete le più importanti realtà della cultura agroalimentare e della sostenibilità. È la mission della neonata Fondazione FICO, arteria “scientifica” e di ricerca della Fabbrica Italiana Contadina di Bologna, il grande parco tematico del cibo e della biodiversità italiana che prenderà vita fra poco meno di un anno sotto la supervisione di Eataly World.

La fondazione è presieduta dall’agroeconomista Andrea Segré, già al comando del CAAB, il centro agroalimentare della città felsinea nella cui area sorgerà proprio FICO. Frutto anche della collaborazione tra realtà come CoopFond, Enpav ed Enpam, opererà principalmente su tre terreni: formazione e didattica per la scuola, ricerca scientifica, promozione, con l’obiettivo di foraggiare a una corretta alimentazione sia per la nostra salute che per la nostra terra, incoraggiano a una dieta mediterranea principalmente agricola e dunque sostenibile.

Destinatari del messaggio le nuove generazioni, quelle più giovani, che verranno coinvolte in modo interattivo e innovativo allo scopo di imparare sin da piccoli una sana e saggia cultura del cibo.

Così la Fabbrica Italiana Contadina ha già in calendario oltre 5mila attività dedicate alle scuole, 10 aule didattiche, 6 aree multimediali e 3 chilometri di percorsi espositivi, la sua Fondazione è al lavoro per organizzare master, corsi di alta formazione, summer school e corsi di aggiornamento professionale, oltre a 500 stage formativi che ogni anno saranno rivolti ai giovani che vogliono imparare un mestiere e agli adulti che vogliono specializzarsi e a più di 1000 corsi divulgativi e degustativi per ogni fascia d’età.

A supportare Fondazione FICO alcune delle più importanti istituzioni nazionali di ricerca sul cibo: l’Università di Bologna, il Future Food Institute e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, vero cuore scientifico e culturale di Slow Food. E anche il Ministero dell’Ambiente verrà coinvolto.

La fondazione infine lancerà nel 2017 pure il primo acceleratore di start-up dell’agroalimentare: si chiamerà “Agrifood Business Innovation Center” e metterà insieme diverse eccellenze emiliano-romagnole: aziende agroalimentari, biomedicali, logistiche di packaging e dell’agrimeccanica che offriranno nell’incubatore formazione, ricerca, contributi economici ma anche impianti pilota e competenze manageriali a 12 giovani neoimprenditori dell’agrifood selezionati ogni anno.

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