Dalle tappe culinarie tra colazioni di lavoro, pranzi della tradizione e aperitivi in piazzetta, alla suite da sogno della protagonista Lily Collins, alias Emily Cooper, i luoghi dei set capitolini della amatissima serie Netflix, nelle ultime due puntate della quarta stagione.
I primi veraci più iconici della tradizione gastronomica capitolina, come la carbonara e l’amatriciana, o i più semplici fusilli al pomodoro, ma anche le polpette al sugo, il tiramisù e l’Aperol spritz. Senza dimenticare un room service a base di pizza Margherita e non solo. La tavola è grande protagonista nella fuga romana di Lily Collins nei panni della guru americana del marketing che ormai vive a Parigi, lavora per l’agence Grateau e ha il cuore in pena per una relazione che sembra proprio non voler funzionare, con Gabriel. Lo chef de l’Esprit de Gigi (Terra Nera, in realtà, al 18 di Rue des Fossés Saint-Jacques, nel quartiere Panthéon – Sorbonne), in attesa della agognata stella Michelin interpretato dal bellissimo Lucas Bravo.
Inizia da qui la nona puntata della quarta stagione di Emily in Paris, seguitissima serie Netflix firmata da Darren Star, in onda ormai al completo e con le new entry Raoul Bova, Eugenio Franceschini, Anna Galiena e Rupert Everett. E per chi si ritrova davanti allo schermo, il cibo fa davvero venire l’acquolina in gola. Omaggiando con look da invidia l’indimenticata diva Audrey Hepburn di Vacanze Romane, Emily arriva a Roma su invito del suo speciale cicerone Marcello Muratori (il giovane Franceschini), che ha conosciuto in Francia sulle piste di Megève, e con lui sale a bordo di una vespa per un tour panoramico tra le bellezze storiche della città.
Emily in Paris a tavola
Ma ecco il momento del pranzo, che Emily a fine pasto definirà <<il migliore della sua vita>>. Le riprese sono girate al Portico d’Ottavia al Ghetto, in particolare all’Hostaria da Giggetto, dove la protagonista è seduta a un tavolo con le tovaglie rosse e bianche, e si diletta alle prese con la caprese e puntarelle, la bufala con il prosciutto crudo, il vino rosso della casa, la carbonara, l’amatriciana e il tiramisù. Prima del caffè, boccone dopo boccone risuona una emozionante musica di sottofondo, la vibrante Casta Diva della Norma di Vincenzo Bellini, che accende di passione la scena.
Il pomeriggio goloso di Emily continua a piazza (Margana) per un Aperol spritz accompagnato da olive ai tavoli dell’Antica Trattoria Angelino, mentre la turista speciale viene “disturbata” da una concitata litigata di coppia di due romani. Solo uno dei tanti cliché che si ritrovano nella serie, sia quando si tratta di Parigi (vedi i passaggi della gente per strada con la baguette sotto il braccio) che nel caso della Città eterna.
Hotel da sogno
Il soggiorno di Emily è all’Hotel Eden, insegna dell’ospitalità del lusso alle spalle della strada per antonomasia della Dolce Vita, via Veneto. E anche nella struttura si ritrovano invitanti momenti legati al cibo. In particolare, si riconoscono la suite della protagonista con la scena di Mindy (Ashley Park), che si divora un room service a base di pizza Margherita e Amatriciana, oltre al panoramico ristorante set della colazione all’italiana di Emily e della sua capa Sylvie (Philippine Leroy-Beaulieau), tra succhi di frutta, cornetti e caffè, oltre a un vassoio con alzatina traboccante di delizie dolciarie.
E se nell’ultima puntata della serie viene solo menzionato il Bulgari hotel durante una riunione di un team di architetti guidata dall’interior designer Giorgio Barbieri (Rupert Everett), proprio questo albergo è stato set fuori dallo schermo del party di produzione dopo la première al The Space Cinema Moderno a piazza della Repubblica. La sera precedente l’appuntamento più glamour dell’anno con il grande schermo, un altro party, stavolta di Netflix e con il cast si era tenuto sul rooftop dell’Hotel De La Ville, a cui però avevano potuto prendere parte un ristretto gruppo di content creators.
Lungo la strada più celebre del secolo scorso se si pensa al cinema, si trova invece come set l’Harry’s bar, adattato per l’occasione alle riprese di uno spot pubblicitario in bianco e nero, con Porta Pinciana e le Mura Aureliane sullo sfondo, di una Renault gialla, diretto da un regista romano di nome Giancarlo, interpretato da Raoul Bova, che viene sorpreso da Sylvie. Una sua fiamma che è sempre stata sfuggente ma che ancora esercita un evidente ascendente su di lui, tanto che in pochi minuti tra i due si consuma un appassionante bacio.
Emily e Mindy, invece, si concedono una passeggiata in centro in compagnia di due coppette di gelato (in una si intravede una pallina color verde chiaro che fa pensare al gusto di menta), prima che la cantante interpretata da Park, si esibisca a un pianoforte vicino alla Fontana delle Tartarughe a piazza Mattei, per suonare un suo pezzo inedito (che ha realizzato per lei il musicista e compositore Freddy Wexler, fortemente voluto nella serie dalla stessa).
Emily in Paris fuori città
Si lascia l’Urbe e ci si sposta nella provincia di Roma a Solitano, Ostia antica nella realtà, per le scene nel villaggio che ospita l’azienda di cashmere della famiglia di Marcello e la casa in cui il giovane imprenditore è cresciuto e vive ancora. Emily varca la porta ad arco del borgo dalle mura difensive merlate e si ritrova quasi subito seduta ai tavoli all’aperto del Caffè di Ugo, dove incontra Antonia, la madre del suo flirt (Anna Galiena) e, subito dopo, il <<bello di mamma>> entra in scena. Così, la coppia si perde in una passeggiata sospesa nel tempo tra vicoletti e filari di panni stesi, quando la Tarantella di San Michele, dionisiaco ballo della tradizione salentina, li accompagna verso il momento del pasto di mezzogiorno, con tavolo unico all’aperto a cui partecipano anche Emily e Marcello.
È la festa organizzata per Maria, una storica dipendente dell’azienda. Un susseguirsi di taglieri di antipasto, fusilli al pomodoro e pasta in bianco, polpette al sugo e brindisi, celebra in una deliziosa semplicità il rituale conviviale del pranzo all’italiana, augurando alla donna anni felici.