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Ruben a Milano: dove la cucina incontra la solidarietà

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Al ristorante della Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus si mangiano piatti di qualità con 1 solo euro. Anche a Roma senzatetto e migranti vengono aiutati con il “Pasto sospeso” ideato da Casetta Rossa (e supportato da Chef Rubio ed Erri De Luca). In tutto il mondo ormai si susseguono iniziative di questo tipo: da Rescaldina, in provincia di Varese, fino a Philadelphia. Ecco come l’universo food “ruba ai ricchi per dare ai poveri”

Parliamo tanto di ristoranti gourmet, grandi chef e menù composti da prodotti di alta qualità. Ci sono però anche ristoranti differenti, dove un buon pasto può esser pagato con le monetine. Non possiamo dimenticare che circa 4 milioni di italiani vivono in condizioni di povertà. In un momento come questo, sono molte le iniziative nate in Italia. A Milano il Ristorante Ruben, gestito dalla Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus, è nato qualche anno fa per offrire ristoro e sostentamento a chi si trova in difficoltà. Il nome del locale ricorda un senza tetto morto assiderato nella baracca dove dormiva.

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Le persone che affrontano un momento di difficoltà, possono richiedere una tessera per accedere al ristorante e cenare con solo 1 euro, i minori invece mangiano gratis. Dal giorno dell’apertura, tantissime famiglie si sono ritrovate intorno alla tavola di Ruben. Ogni dettaglio è estremamente curato: l’ambiente è semplice e accogliente, è un luogo dove incontrarsi e conoscersi per trascorrere un momento di convivialità.

Le spese sono invece coperte per intero dalla Fondazione Ernesto Pellegrini onlus, l’euro richiesto serve per dare dignità a chi richiede la tessera e serve solo in parte a coprire i costi.

Cosa si mangia da Ruben?

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Non è una mensa per i poveri ma un vero e proprio ristorante. I piatti sono preparati da un team di chef professionisti. Il locale è organizzato come un self service. Nel menù ogni sera si possono trovare pasta, minestre, zuppe, carne alla grigia e contorni di tanti tipi. Ma anche frutta, dolci e bevande a volontà. I prodotti sono di qualità, i piatti sono quelli della tradizione gastronomica italiana e non mancano ricette vegetariane e vegane.

Per fronteggiare un altro problema, quello della mancanza di lavoro, lo scorso anno è stato varato un nuovo progetto. “Un lavoro, una casa per Ruben” che intende fornire occasioni di lavoro a chi ne ha bisogno.

Altre Iniziative nel sociale

Vi avevamo parlato qui dell’iniziativa del “pasto sospeso” lanciata da Casetta Rossa insieme a chef Rubio e Erri De Luca a Roma. Il “pasto sospeso” è rivolto ai migranti che transitano nella capitale (ma anche a nullatenenti) e consiste nell’offrire uno o più pasti del valore di 5 euro.

A Rescaldina, in provincia di Varese, l’Osteria Sociale La Tela ha lanciato l’iniziativa che permette ai clienti di pagare una quota o un intero pasto per chi non può permetterselo. I servizi sociali del comune distribuiscono i buoni pasto alle famiglie bisognose.

In Spagna invece Il ristorante Robin Hood, dal nome del famoso fuorilegge della foresta di Sherwood fa mangiare i poveri facendo pagare i ricchi. Ogni sera cento senzatetto spagnoli possono avere un pasto completo senza pagare nulla. Questa iniziativa è possibile grazie alle quote versate dai normali clienti a colazione e pranzo. Il ristorante, fortemente voluto dal sacerdote cattolico Ángel García Rodríguez, offre inoltre wifi gratuito e permette di fare telefonate a chi ne ha bisogno. Inoltre, lascia libertà riguardo al modo in cui si consuma il pasto: si può portare del cibo da fuori e ordinare solo da bere oppure scegliere di portar via le pietanze per mangiarle altrove.

A Philadelphia l’Eat Cafè dà la possibilità a chiunque voglia di mangiare e di decidere quanto pagare. A Los Angeles, invece, Everytable offre ai suoi clienti del cibo sano e veloce ma con qualità superiore a quella dei fast food.

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