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Roma: le nuove aperture d’estate in città

nuove aperture d'estate

Con l’inizio della bella stagione e con la riapertura delle sale interne dei ristoranti, a Roma si respira aria di novità. Noi vi segnaliamo le tre nuove aperture d’estate in città.

L’estate è praticamente arrivata. Le alte temperature, il sole splendente e l’allentamento delle restrizioni stanno dando ai romani una nuova sensazione di spensieratezza. La voglia di uscire e ritrovarsi in compagnia al tavolo di un ristorante, seppur nel rispetto delle regole, è forte. In città c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra locali di cucina gourmand, trattorie tradizionali, sapori internazionali e pizzerie di ogni tipo, Roma offre un’ampia gamma di proposte.

A queste, si aggiungono le nuove aperture che stanno via via conquistando angoli di mercato in tutti i quartieri della Capitale. Oggi ve ne segnaliamo tre, tra cucina tradizionale, pizza, american style e autenticità nipponiche.

Primo Osteria

Inaugura oggi, martedì 1 giugno, a Ponte Milvio, cuore pulsante della movida capitolina più giovane, Primo Osteria, il nuovo locale di Pietro Adragna. Già proprietario dell’omonima osteria nel quartiere di Monteverde, Adragna ha deciso di portare la sua cucina romana, fatta di grande tecnica e di sapori decisi, a due passi da uno dei ponti più antichi della città.

Primo Osteria, nella nuova location, strizza però l’occhio alle nuove generazioni. E lo fa sia nel menu, seppur sempre basato sulla tradizione romana, sia nella formula e nella location.

L’ambiente è casual e informale. A dominare sono i colori del bianco, del grigio e del verde. L’arredamento è un inno allo stare insieme anche in tempi dove si vive a distanza.

Il menu è inclusivo nel vero senso del termine. In carta si possono trovare, infatti, piatti di carne, di pesce, ma anche vegetariani. Anzi, si parte proprio da questi ultimi perché il primo paragrafo in menu è proprio “Né carne né pesce”. Qui tra le voci svetta l’Uovo croccante in pochè, parmigiano e tartufo così come gli Gnocchi di latte cagliato di capra, crema di cipolla rossa caramellata e verza croccante.

In carta anche i crudi come Ceviche di ombrina, latte di cocco, lime, cipolla di Tropea in agrodolce o il Battuto di manzo con stracciatella di bufala, bottarga e sedano. E ancora Ostriche, Gamberi e Scampi. Intriganti anche le “Marinature” come lo Sgombro alla Beccafico e il Carpaccio di carne salada e le sue salse.

Il menu prosegue poi con “La Bassa Temperatura” che include il Filetto di agnello alla Wellington, la Pancia di maialino da latte con senape, pak choi e chutney al rabarbaro e il Polpo croccante co spuma di patate viola e ristretto di sedano.

In ultimo la Pasta, fresca o secca. Qui troviamo i Pici acqua e farina con gamberi, pistacchio e asparagi, i Ravioli al cacao ripieni di coda alla vaccinara, e Sua Maestà la carbonara. Non manca il riso, proposto in due versioni: Risotto cacio e pepe con limone e asparagi e il Riso al salto con zafferano, ricci di mare e gremolada.

Dulcis in fundo: Stefamisù, Banana con arachidi e caramello salato, Cheesecake al lampone e Profiterole al limone con cardamomo e pepe di Sichuan.

Disponibile anche un percorso degustazione: 3 portate a 30 euro, 5 portate a 45 euro, 7 portate a 60 euro.

La formula pranzo è invece più easy e comprende un primo a scelta con contorno o dolce, acqua e pane a 13 euro, oppure solamente il primo a 8 euro. Per i più affamati c’è “Easy 18”: antipasto, secondo a scelta, acqua e pane a 18 euro. E poi club sandwich, pokè bowl, insalate e tapas sempre disponibili al bancone bar.

Nota di merito per la preparazione dei lievitati di propria produzione che accompagnano il pasto: a tavola arriva ancora calda una pagnotta ai cereali, più fette di un filone e nel cestino del pane anche crackers home-made. La carta dei vini conta circa 60 etichette e la divisione non è per tipologia ma asseconda la provenienza geografica dei vitigni e i nomi dei produttori.

Via Castelnuovo di Porto 4
Tel. 339.7577548 – 06/95582995

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Anvedi

Il noto ristorante-pizzeria del quartiere Axa di Roma fa bis e inaugura un secondo locale in via Mattia Battistini (in attesa di aprire il terzo store in zona Tuscolana). Si tratta di uno spazio caldo e informale nel quale ritrovare l’atmosfera dei tipici ristoranti con pizzeria di quartiere assaporando il gusto di piatti della tradizione romana ma anche rivisitazioni di classici d’oltreoceano. Il tutto in una chiave “pop”.

Già il nome richiama lo spirito del progetto: Anvedi è infatti l’espressione romana che indica stupore, ma porta con sé un sentimento di autenticità e di familiarità che si possono ritrovare anche nei piatti proposti.

In cucina, Andrea Becattini propone la sua visione di cucina basata su materie prime d’eccellenza, tecniche di cottura d’alta cucina e sapori decisi. Come anticipato, la proposta di Anvedi si basa sul riuscito connubio tra la tradizione romana e la rivisitazione di alcuni piatti americani. Via libera, dunque, a Pork Ribs (spuntature di maiale laccate alla cacciatora), Smokey Burger (Pulled pork alla romana con insalata coleslaw) e gli Anvedi Fried Chicken (bocconcini di pollo con panatura Anvedi, che richiama la concia della porchetta).

A questo si aggiunge la pasta, in collaborazione col Pastificio Secondi, in particolar modo Tonnarelli e Maccheroni, ideali per Amatriciana, Carbonara e Gricia.

La pizza è un chiaro omaggio alle storiche pizzerie romane, grazie ad un impasto steso al mattarello che consente di ottenere un disco sottile e “scrocchiarello”: anche in questo caso però si è cercato di rendere identitaria la pizza, grazie ad una alta idratazione e a 48 ore di lievitazione. Nella sezione “Dar Pizzettaro” ci sono tutti i sapori di un tempo, che hanno contribuito a far amare la pizza romana, come la Margherita, la Crostino, la Napoli e la Fiori di zucca e alici.

Dall’impasto della pizza nasce anche un’altra idea dello chef, la Bomba alla romana: il panetto viene panato nel pecorino, fritto e condito con le salse dei classici piatti romani (Amatriciana, Carbonara, Sugo di coda alla vaccinara).

Non mancano poi i piatti da condividere come il Ciavattone, un panino farcito come un calzone, e il Gran Fritto. E poi il Secchiello di crocchette e la Trippa fritta con salsa bbq all’amatriciana. Dulcis in fundo il Maritozzo ricotta e nutella, la Cheesecake ricotta e visciole (altra rivisitazione in chiave romana di un piatto USA) o le Zoccolette, deliziose palline di impasti fritte e servite con zucchero a velo e nutella.

Via Mattia Battistini, 57, 00168 Roma RM
Tel: 06 614 8934
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena
Sito

Bao Bao Dumpling

Dell’ethnic food mania capitolina ve ne avevamo già parlato. Torniamo però ad affrontare l’argomento per una nuova apertura dal sapore orientale. Si tratta di Bao Bao Dumpling, la nuova casa dei tradizionali ravioli cinesi a Roma. Patron del progetto che ha l’obiettivo di far conoscere ai romani il vero sapore della cucina cinese è Jin Jie, già proprietario del brand di successo Chopsticks.

L’idea di aprire una ravioleria era da sempre un desiderio di Jin, rinviato più volte a causa della mancanza di un vero maestro capace e rispettoso della cucina tradizionale cinese. L’Incontro con lo Chef Ai, che può vantare oltre 40 anni di esperienza nel mondo dei ravioli, ha dato inizio a questo “piccolo grande progetto”.

Troppo spesso i ravioli vengono serviti come un antipasto, ma in realtà in Cina esiste un importante filone culinario dedicato ai ravioli, rappresentato dai tanti ristoranti che hanno in menu solo ed esclusivamente le tante tipologie di ravioli esistenti, nati da una lunga tradizione che consente di valorizzarli al meglio grazie a impasti e materie prime di valore” dichiara Jin Jie, che aggiunge “mi piacerebbe riuscire a trasmettere ai nostri clienti italiani il valore di questa tradizione: sarà possibile osservare dall’esterno, grazie ad una grande vetrina, il lavoro fatto in cucina, dalla preparazione alla cottura”.

I ravioli sono quindi i protagonisti di una proposta gastronomica autentica, che comprende le versioni con maiale, manzo, gamberetti, pollo e verdure, ma con un accorgimento in più. Gli italiani, infatti, amano la pasta al dente. Per questo lo chef Ai ha ideato una pasta per i ravioli più consistente e corposa, perfetta dopo la cottura di 8 minuti. Ma il vero segreto che accompagna i ravioli di Bao Bao Dumpling è rappresentato dal Gao Tan, presente in tutti i ripieni: si tratta di un brodo a base di osso di maiale, pollo e verdure, cucinato per più di 12 ore, la cui presenza nei ravioli esalta il gusto del ripieno. 

Tutti i ravioli possono esser gustati seduti ai tavoli del locale o in versione delivery che consente di comprare oltre ai ravioli anche la vaporiera, per poterli cucinare a casa anche il giorno dopo, aiutandosi con i tutorial video realizzati da Jin Jie.

Via dei Gracchi 264
info 327 789 0006
Orario dalle 12 alle 23
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