Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
NovitàNuove aperturePizzerie

Triennale Social Pizza: a Milano arriva la pizza firmata Cristian Marasco

Arriva al piano terra della Triennale di Milano una pizza buona, bella e leggera che invita alla condivisione e porta la firma di Cristian Marasco.

Negli spazi del caffè al piano terra della Triennale di Milano, che dal 17 aprile 2018 saranno arredati dai
nuovi T table, tavoli in legno prodotti da LightsOn su progetto di Giulio Iacchetti, accompagnati dal tavolo FraThin
di Matteo Ragni e dalle sedie L60 sempre di LightsOn, arriva la PIZZA, che completa così l’offerta
ristorativa del gruppo Vista di Ugo Fava, Stefano Cerveni e Marco Giorgi. Ma non si tratta di una pizza qualunque: quella che arriva è la Social Pizza.

Parola d’ordine: leggerezza

Una pizza che non vuole essere egiziana (tradizionalmente larga e sottile), né napoletana(quella con il classico bordo a canotto), nemmeno gourmet (una base di pasta su cui impiattare un caleidoscopio di ingredienti ricercati), ma una pizza buona, bella e anche leggera.
Una pizza voluta da Stefano Cerveni e Ugo Fava, ma che porta la firma di Cristian Marasco con cui c’è subito
stata affinità di pensiero: esperto pizzaiolo di origini campane cresciuto a “latte e pizza”, che ha conquistato il
successo partendo dal locale di famiglia – Grotta Azzurra – a Merate in provincia di Lecco.
Una pizza – in linea appunto con la filosofia di Terrazza Triennale – dove la materia prima e il piacere del
gusto devono venire prima di tutto, seguendo le stagioni e un km sensato, e facendo uso sapiente del lievito
madre, utilizzando prodotti DOP e Presidi Slow Food, oltre ad una mozzarella al 100% di latte lombardo, prodotta
giornalmente da casari esperti con latte di Razza Bruna della Valtellina.
Una Social Pizza, che non fa riferimento ai social network, ma che invita alla condivisione umana, all’amicizia,
allo stare insieme intorno al tavolo in maniera informale e rilassata.
D’altronde la pizza si sviluppa storicamente come cibo del popolo, ricetta della tradizione napoletana rivolta a
tutti, piatto quotidiano a pranzo e a cena, e solo oggi l’Arte del Pizzaiuolo Napoletano è stata dichiarata Patrimonio
dell’Umanità.

I gusti e gli ingredienti

Una pizza declinata in più versioni che spaziano dalla più classica Margherita DOP con Pomodoro San Marzano,
Fiordilatte del Casaro, Parmigiano e Olio Evo alla Marinara ai 4 Pomodori (San Marzano, Pachino sicicliano,
antico pomodoro napoletano e Piendolo che cresce alle pendici del Vesuvio); dalla Siciliana che aggiunge
Mozzarella di Bufala Campana, olive, Capperi di Salina, Alici di Cetara, alla Ricotta ’nduja con la tipica salsiccia
calabrese di Spilunga. Ci sono poi pizze speciali come La 4 formaggi Italia – Francia, che mescola Fiordilatte
del Casaro, Crème fraiche d’Isigny, Camembert e un erborinato naturale di Guffanti al miele di melata e Bambino
Felice con Wurstel di Pollo e patate al forno con oli e rosmarino, con proposte che ruoteranno nel menu ad ogni
stagione.
A queste si aggiunge anche la Gambero Rosso, con Gamberi Rossi di Mazara del Vallo, stracciatella pugliese,
erba cipollina e chips di patata viola, che porta sulla pizza la nota distintiva di Stefano Cerveni.
Social Pizza è una pizza a lunga lievitazione: un impasto che lievita minimo 48 h prima di essere utilizzato,
composto da un blend di farine 100% italiane e 100% bio (in parte macinate a pietra, quindi poco raffinate, che
lavorano il chicco intero; in parte macinate a cilindro): tutte caratteristiche che rendono la pizza più facilmente
digeribile. Alla Triennale viene cotta in un forno elettrico di ultima generazione capace di avvicinarsi il più possibile
alla cottura nel forno a legna.
In virtù della partnership esistente tra la Triennale di Milano e il Consorzio Prosecco DOC, sarà inoltre
disponibile una carta vini dedicata al Prosecco DOC, con diverse etichette da abbinare alle varie tipologie di pizza.
Per ora è possibile degustarla solo a pranzo.

Chi è Cristian Marasco

Grotta Azzurra, Merate (Lecco)
Classe 1978, è un pizzaiolo che può oggi vantarsi di aver raggiunto il suo sogno di bambino, quando a 7 anni,
impastava le pizze nel ristorante di famiglia, mettendosi in piedi su una cassetta dell’acqua. Nato a Lecco da famiglia
di origini campane, è cresciuto a “pizza e latte”, accumulando esperienza nel settore (attraverso corsi e master di
specializzazione) e premi in Italia e all’estero. Oggi gestisce tre ristoranti (a Merate, a Bonate Sopra e a Malgrate)
oltre a seguire la consulenza con Triennale Social Pizza (a Milano).
La sua soddisfazione più grande, non sono stati premi ed onorificenze, ma l’aver insegnato a fare la pizza a ragazzi
con il 100% delle disabilità, vedendoli ripetutamente tornare nel suo locale.

Info utili

Triennale – SOCIAL PIZZA – Cucina a Vista
Insieme a Terrazza Triennale – Osteria con Vista, Caffè in Giardino, Vista Darsena e Laboratorio di
Pasticceria a Vista, fa parte del gruppo VISTA, progetto di Ugo Fava con Stefano Cerveni e Marco
Giorgi.
Viale Emilio Alemagna, 6 – 20121 Milano, Tel. 02.23058245
Orari: aperto solo a pranzo 12.00 – 15.00 , lunedì chiuso
Prezzo medio: pizze da 9 euro

Articoli correlati

“Te la do io la Pizza Romana”: Jacopo Mercuro Raddoppia a Centocelle. Vincono Talento e Coraggio imprenditoriale

Sara De Bellis

STARBUCKS chiude a Milano ma non indietreggia, anzi. Quali sono i piani d’espansione della Sirena Verde?

Sara De Bellis

Giulio Gigli, il progetto UNE e la sua cucina Panta Rei

Chiara Sicola