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Bollicine: il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC compie 10 anni

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Il Prosecco Doc spegne 10 candeline e festeggia a Roma presentando un francobollo celebrativo

Sono trascorsi dieci anni dal giorno della fondazione del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc, denominazione universalmente identificata come il portabandiera delle bollicine tricolore.

Ieri a Roma, negli incantevoli spazi del Palazzo Storico della prima Zecca d’Italia, proprio in occasione di questo importante anniversario e alla presenza di numerosi giornalisti e addetti del settore, si è svolta dunque la presentazione del francobollo celebrativo (con tiratura di un milione di esemplari) dedicato al decennale della DOC Prosecco: una carta valore postale, stampata dall’Istituto Poligrafico e dalla Zecca dello Stato, che raffigura delle vigne con le Alpi sullo sfondo, un tipico paesaggio italiano del nord est evocativo, in particolare, del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, dove si produce il Prosecco DOC.

Siamo partiti con una produzione che non arrivava a 142 milioni di bottiglie – ha detto il presidente del Consorzio di Tutela della Doc Prosecco, Stefano Zanette – per attestarci, a distanza di un decennio, a numeri più che triplicati che, secondo le nostre proiezioni, dovrebbero chiudere il 2019 con 485 milioni di unità. Un balzo dunque del +242% che ben sintetizza il nostro impegno sul fronte della qualità e della promozione, di pari passo con quello per la tutela del nome Prosecco. Una strada intensa e ricca di risultati che oggi si traduce in un successo mondiale, in partnership culturali e sportive prestigiose e soprattutto nella creazione di molti posti di lavoro e in un contributo fondamentale alla bilancia commerciale italiana, visto che il 75% delle nostre bottiglie viene esportato per un valore pari a 1,8 miliardi di euro”.

A far parte del Consorzio sono ben 11.102 aziende produttrici, 1.211 aziende vinificatrici e 348 case spumantistiche situate in 9 province tra Veneto e Friuli Venezia Giulia per un totale di 24.450 ettari vitati. Un gran territorio che produce prodotti di rilevanza internazionale. Tra i principali paesi importatori ci sono infatti Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania e Francia.

Da Londra a Montréal, da San Pietroburgo a New York, da Amburgo a Pechino, il Prosecco DOC incarna tutta la freschezza, l’eleganza e il dinamismo dello stile di vita italiano nel mondo.

Ma non è tutto. Il Consorzio sancisce anche il profondo legame tra tradizione e innovazione, tra qualità e rispetto della natura. Non a caso, il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco sostiene e promuove le produzioni con certificazione ambientale quali il biologico e quella integrata (SQNPI.) e mira all’ambizioso obiettivo della certificazione territoriale per la denominazione grazie allo standard Equalitas unico nel suo genere. Al fine di incrementare la bellezza e la biodiversità della denominazione, viene inoltre promossa la costituzione di siepi e boschetti con il progetto Mosaico Verde, che ha già all’attivo, solo per gli impianti del 2018, 76,7 ha (stiamo parlando di una linea larga un metro e lunga ben 760 km.) di siepe certificati, che dovranno essere mantenuti.

“Alla luce di queste convinzioni – conclude Zanette – la celebrazione del nostro decennale non rappresenta solo un elogio del passato, ma anche e soprattutto uno stimolo a fare sempre meglio in futuro. Consideriamo infatti nostro preciso dovere garantire la ‘durabilità’ del successo del Prosecco DOC per trasmetterlo alle prossime generazioni, per continuare a lavorare per il bene comune e per tutelare la bellezza e la natura del territorio da cui nasce, senza il quale non esisterebbe. Non è un caso quindi che il francobollo celebrativo sia dedicato proprio alle terre venete e friulane”. 

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