Tortellini, balanzoni e lasagne (prevalentemente di terra ma con qualche incursione anche verso il mare) e vini delle cantine artigianali dei colli bolognesi. Da Piano Piano, tutto parla di storia e tradizione, a partire dalla location all’interno di Palazzo dei Notai in Piazza Maggiore, lì dove inizia il Cammino degli Dei.
Ci sono voluti due anni e così “piano piano”, l’ avverbio, è diventato il nome del nuovo locale di Giovanni Favia, un bistròt bulgnais con ristorante alloggiato nel Palazzo dei Notai di fianco alla Chiesa di San Petronio.
Piano Piano è al civico n° 5 di Piazza Maggiore, con ingresso anche dal n° 2 di via d’Azeglio. Una posizione prestigiosa e ambita, anche perché storicamente è il centro geografico di Bologna e un cippo indica, proprio lì, l’inizio del Cammino degli Dei che porta fino a Firenze.
Piano Piano: la storia
Facendo una passo indietro di sei anni, l’imprenditore bolognese racconta di essere arrivato per caso nel mondo della ristorazione, con il primo locale nato per salvare una libreria in chiusura, dove voleva proporre il binomio cultura e cibo.
In seguito i locali sono stati diversi e tutti di successo, ma nonostante ciò Piano Piano sembra che decreterà la chiusura di un ciclo.
Il privilegio di essere nel cuore della città ha richiesto un grande impegno e il patrocinio del Comune, oltre che una deroga della Sovritendenza alle Belle Arti e Favia considera questo locale, come lui stesso lo ha definito, “un atto d’amore verso la mia città”. Un luogo in cui la convivialità, le eccellenze del territorio e la tradizione si incontrano.
Così di questa nuova realtà sono diventati partner Amarena Fabbri 1905, Palazzo Varignana per l’olio Evo, l’associazione culturale bolognese Dino Sarti, attiva nella divulgazione della memoria storica della città, che qui avrà un centro in cui sviluppare e promuovere la sua attività, la Torrefazione Terzi con una miscela dedicata e Piazza Grande che ha messo a disposizione alcuni arredi dal Magazzino del riuso.
Il locale
La particolarità di Piano Piano è che i suoi 200 mq si sviluppano su tre livelli: il piano terra, (visto l’orario di apertura dalle 8.00 alle 23.00) è dedicato alla colazione, al brunch o all’aperitivo da consumare comodamente ai tavolini decorati con divertenti slang bolognesi, e in seguito sarà il luogo deputato a master class, degustazioni e corsi dedicati al caffè, al vino, al cioccolato, alla pasticceria, alla panificazione, alla pasta fresca, all’olio EVO, e a tutto ciò che attiene alle tipicità locali.
Nell’ammezzato è stata realizzata la cucina e al primo piano il ristorante, che in tempi normali, può ospitare più di una cinquantina di coperti.
Qui si viene accoliti da una frase tratta da “Futura” di Lucio Dalla, che l’anno scorso durante le feste natalizie ha illuminato Via D’Azeglio, e dalle sculture in rame di Nicola Zamboni , ma ciclicamente accoglierà altre mostre.
La cucina
Lo chef che guida la giovane e corposa brigata è Fabio Castriotti che, coadiuvato da tre sfoglini a tempo pieno, realizzerà un menù tipicamente bolognese, ma ristretto a cinque portate per i primi, cinque secondi e 5 dolci, con qualche fuori menù.
I primi saranno di pasta fresca al mattarello con farine di grani antichi bio macinate a pietra del Molino Verrini e quindi tortellini, tortelloni, balanzoni, tagliatelle e lasagne, che sarà possibile anche acquistare per essere poi cucinati a casa.
Per secondi, prevale il menù di terra lavorato con creatività e in futuro sarà arricchito anche da qualche piatto a base di pesce.
La carta dei vini è caratterizzata dai prodotti della tradizione italiana con particolare riguardo alle cantine artigianali dei Colli Bolognesi, che lavorano vitigni antichi e autoctoni come l’ Alionza, il Pignoletto e il Rosso Bologna.
Info utili
Piano Piano
Piazza Maggiore 5/G
Tel: 051 6126196
Tel: 345 643 0183
Orari: aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 23:00