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Bonus Birra 2022: tutto quello che c’è da sapere per “cavalcare la cresta dell’onda artigianale”

Parliamo del “Bonus birra artigianale a fondo perduto”, la domanda si presenta dal 20 gennaio al 18 febbraio 2022: di seguito i requisiti per l’istanza, le specifiche del contributo e il modulo per l’iscrizione.

Il mondo brassicolo è in continuo fermento, soprattutto il suo comparto artigianale, fatto da birrifici e microbirrifici (quasi 1000), tutti produttori indipendenti, che non pastorizzano né microfiltrano il loro prodotto. L’aiuto, messo a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico, è rivolto proprio a loro e consiste in un contributo a fondo perduto che si chiama “Bonus birra artigianale”.

Aprendo un piccolo flash-back al 2020, il comparto artigianale stava allora vivendo un periodo di vero e proprio sviluppo (e di consolidamento degli importanti traguardi raggiunti), insomma era un vero e proprio settore in espansione.

Un biennio incompiuto quello 2019/20, da molti definito la “primavera della birra”, una fioritura di vitalità del valore di quasi 10 miliardi di euro (9.483 milioni di euro), che dava lavoro a 108 mila famiglie (+18% rispetto al 2017), con contributi versati allo stato per 4,5 miliardi di euro (+8% in 3 anni). A partire da marzo e con il lock down è arrivata la “gelata” con una perdita di circa 21.000 posti di lavoro lungo l’intera filiera in appena 6 mesi. (fonte QUI)

A chi è rivolto il Bonus Birra 2022 e cosa prevede?

Il sostegno è destinato ad aiutare economicamente i birrifici artigianali.

Il bonus birra artigianale consiste in un contributo a fondo perduto messo a disposizione dal Mise (con uno stanziamento di 10 milioni di euro) e previsto dal decreto Sostegni bis. L’obiettivo è quello di dare un aiuto economico al comparto brassicolo italiano che è stato particolarmente colpito durante la pandemia.

L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto pari a 0,23 centesimi per ciascun litro di birra artigianale prodotta e presa in carico nel registro annuale di magazzino nel 2020 o nel registro della birra condizionata. I dati sono quelli presentati dai microbirrifici e dagli esercenti delle piccole birrerie nazionali all’Agenzia delle accise, dogane e monopoli.

Si tratta di un bonus per aiutare un settore giovane, che “è riuscito a valorizzare un’arte antica legata al territorio e alla qualità dei prodotti”, ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti.

Vediamo quali sono i requisiti per avere accesso al bonus, a quanto ammonta il contributo e quali sono le modalità di presentazione della domanda.

Bonus birra artigianale: i requisiti necessari per accedere al contributo

Per birra artigianale si intende la birra prodotta da birrifici indipendenti, e non sottoposta a processi di microfiltrazione e pastorizzazione.

Il contributo potrà essere richiesto a partire dal 20 gennaio dai birrifici in possesso dei seguenti requisiti:

  • devono utilizzare impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio;
  • devono essere economicamente e legalmente indipendenti da un altro birrificio;
  • non devono operare sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale di altri.

Per la domanda va compilato il modulo che è possibile scaricare cliccando sul link:

Tempistiche: entro quando inviare la domanda?

Le istanze possono essere inviate a partire dalle ore 12:00 del 20 gennaio fino alla scadenza delle ore 12:00 del 18 febbraio 2022. Le domande vanno firmate digitalmente dal legale rappresentate e devono essere presentate con posta elettronica certificata (PEC) all’ indirizzo contributobirrifici@pec.mise.gov.it.

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