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Casavatore: come si mangia da Farinati Pizza and More

Farinati Pizza and More

La storia della pizza è a Napoli, ma per esplorare mondi diversi bisogna spostarsi in provincia: vi portiamo a Casavatore, con la tecnica di Renato Ruggiero che però non dimentica di fare il romantico.

Renato Ruggiero – classe ‘96, scuola Diego Vitagliano e Carlo Sammarco – con il sorriso addosso, sa di far parte del club dei cosiddetti “osservati”. Sono ragazzi che vivono di pizza, professionisti in gamba, con parecchio studio alle spalle e che, da qualche anno a questa parte, costringono noi, ammalati di pizza, a saltare affamati da una provincia campana all’altra. Farinati Pizza and More è una nuova insegna messa a punto da Gennaro Del Buono, Giovanni Pianelli e Renato Ruggiero che, in più, ci mette la parte operativa.

È lui a coordinare forno e friggitoria e non da oggi: Renato ha imparato a fare il pizzaiolo quando era ancora molto giovane, dieci anni fa inizia ad appassionarsi al mondo del fritto, la faccenda diventa seria, mette a punto metodi e processi ed avvia così una distribuzione su larga scala. Ce lo racconta lui stesso, con il sorriso di cui prima ed una certa fierezza rispetto a quello che, oggi, stringe tra le mani.

Il nome Farinati vuol essere la crasi di “nati dalla farina” e non vediamo l’ora di assaggiare.

La proposta di Farinati Pizza and More

Un impasto per tipologie di cottura differenti: romanticismo e tecnica da Farinati Pizza and More trovano una maniera fluida di convivere. Pizze tradizionali, ma ci sono anche i “rutilli”, le pizze cotte nel ruoto come si faceva parecchio tempo fa e come si fa ancora oggi nei forni e a casa.

<<Sono morsi soffici e appaganti, con la pizza cotta nel ruoto voglio suggerire il ricordo della pizza casalinga, quella un po’ alta, morbidissima, ma con una stuzzicante crosticina intorno>>.

Volutamente è più vicina ad una focaccia ed il rimando vuole essere esattamente alla pizza di casa, perfezionata a partire dall’impasto e dalla sua maturazione, fino alla cottura finale che avviene in forno a gas. Tipologia di forno che Ruggiero ha imparato ad addomesticare per tirarne fuori cotture precise. Non siamo di quelli che alzano gli occhi al cielo se non vedono il forno a legna, piuttosto ci piace capire.

Renato Ruggiero ha un approccio molto tecnico, ma conserva l’amore per le antiche tradizioni e tutto si bilancia, anzi, si esalta. È un bravo pizzaiolo, un maestro nel friggere, ma è anche un imprenditore affine all’arte del processo che deve ripetersi uguale a sé stesso per garantire la bontà del prodotto. Ed ecco che anche la scelta di una determinata tipologia di forno diventa parte del racconto.

Nel nostro “rutillo” c’è una Napoletana quasi classica, preparata con pomodoro San Marzano, pomodorini, origano, acciughe, olive nere e basilico. Tra le pizze creative, segnaliamo la “Farinati mood”, con Mozzarella di bufala campana Dop, confettura di “crisommole” del Vesuvio (albicocche), guanciale, rucola e Provolone del Monaco. Renato Ruggiero sperimenta, ma i grandi classici ci sono tutti, fritti compresi: dedicati alla tradizione napoletana, e non solo, vale la pena riservargli l’attenzione che meritano.

Il locale

Colorato, moderno e ricco di simbolismo partenopeo: poco meno di cento posti, attenzione all’illuminazione, come all’urgenza di pannelli fonoassorbenti. E c’è una seria proposta gluten-free, con laboratorio dedicato – ben separato dal resto – progettato a vista come tutto il resto.

Info utili

Farinati Pizza and More

Via A. del Giudice, 17

Aperto a cena

Sabato e domenica anche a pranzo

+ 39081 1786 3268

Il sito

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