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Espressioni di Verdicchio: viaggio alla scoperta del vitigno marchigiano – Sartarelli

cantina sartarelli

Un viaggio immaginario, in 4 puntate, alla scoperta del vitigno marchigiano attraverso storie, aneddoti e peculiarità delle principali cantine del territorio. Terza tappa: Cantina Sartarelli

Se c’è una azienda vitivinicola che può vantare una produzione monovarietale – in questo caso il nostro amato Verdicchio – questa è la Cantina Sartarelli, ubicata nel cuore dei Castelli di Jesi, nel Comune di Poggio San Marcello.

Vigneti storici, lungo la riva sinistra del fiume Esino, a 350 mt di altitudine. Oltre 55 ettari di vigneto, tra quelli di proprietà dell’azienda (circa 40) e quelli in affitto.

Trecento mila bottiglie l’anno prodotte e tutte di verdicchio, nelle sua diverse interpretazioni: il brut metodo charmat, il classico, il classico superiore, il classico superiore surmaturo e infine il passito.

Sartarelli: la storia

La storia Sartarelli nasce nel 1972 con Ferruccio, panettiere ecclettico e appassionato di vino, convinto sostenitore delle potenzialità del Verdicchio, allora considerato da tutti un vino di quantità ma certamente non di qualità.

La sua caparbietà e la sua ricerca dell’eccellenza caratterizzerà l’azienda anche negli anni successivi, allorquando sarà la figlia e la sua famiglia a portarla avanti. Basti pensare che oggi sono oltre 32 i cloni di verdicchio selezionati, proprio per produrre un vino raffinato, capace di mantenere la sua esemplarità varietale ma arricchita da diverse sfumature aromatiche.

Accanto alla casa colonica del 1882, sede storica dell’azienda Sartarelli, la famiglia ha voluto poi creare una struttura che fosse uno spontaneo omaggio al Verdicchio dei Castelli di Jesi. Si tratta di un piccolo museo ricco di immagini, documenti e curiosità che raccontano la storia di questo straordinario vino dalle origini fino alla sua affermazione nell’ultimo secolo. Un luogo ricco di storia ma anche un punto d’incontro e di scambio.

I vini

I vini degustati hanno in comune una sapidità meravigliosa, che dona struttura e persistenza via via crescente. Si parte dal Verdicchio classico, semplice, diretto ma assolutamente mai banale, con le sue note fruttate e floreali. Il Tralivio 2018 è il Verdicchio classico superiore, una ventata elegante di mineralità, di erbe aromatiche e frutta matura. Ultimo dei vini secchi è il Balciana, annata 2017, anch’esso classico superiore, le cui uve vengono vendemmiate surmature. Color oro, sprigiona una bagaglio olfattivo notevole, che spazia dagli agrumi alla frutta tropicale, dalle note di miele alle spezie dolci. Lungo, lunghissimo ed armoniosamente sapido.

cantina sartarelli

A chiudere la degustazione il verdicchio passito, prodotto da uve raccolto a ottobre e messe sui graticci ad appassire per circa un mese. Tripudio di frutta candita, miele e uva sultanina, bilanciate dalle note speziate ed erbacee.

“In Verdicchio Veritas”, soprattutto quando è di qualità come quello prodotto dall’azienda Sartarelli!

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