Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
ChefNotizieRistoranti

Giuseppe Stanzione: “Bisogna dare il meglio di sé nelle difficoltà e non mollare”

Giuseppe Stanzione, neo stellato al Glicine del Santa Caterina di Amalfi guarda al futuro con positività.

Giuseppe Stanzione aveva reso Le Trabe a Paestum il primo ristorante stellato del Cilento nel 2012. E se nel 2018 lo ha lasciato, già un paio d’anni dopo ha riconquistato la stella al fascinoso Glicine dell’Hotel Santa Caterina di Amalfi.

Un 2020 che per lui è stato tutto sommato positivo come ci ha raccontato in un’intervista esclusiva tra prospettive per il futuro e nuovi progetti in divenire.

Quando avete programmato di riaprire? Quali sono le prospettive per la prossima estate?

“A dire il vero le previsioni iniziali ci avevano fatto optare per la riapertura entro il 18 Marzo 2021, ma con il susseguirsi di tutte le dinamiche e dei frequenti cambiamenti legati alla pandemia l’apertura è stata rinviata attualmente al 29 Aprile. Le prospettive potrebbero essere buone se ci fossero delle linee guida chiare, definite e soprattutto definitive  in modo da dare alle aziende che offrono servizi alberghieri e di ristorazione (e non) la
possibilità di potersi organizzare al meglio per sostenere la propria attività e l’economia del paese in un momento cosi difficile per tutti” .

Quando pensi sarà possibile tornare a pieno regime?

“Sono molto ottimista da questo punto di vista, credo che una volta che tutto sarà risolto a livello mondiale, saremo capaci  di uscire da quest’emergenza quanto prima. Da quel momento in poi la ripresa sarà molto veloce e  non solo si tornerà a lavorare a pieno regime nel giro di poco tempo, ma ci sarà a mio avviso molta più richiesta”.

La tua proposta gastronomica è cambiata pre e post lockdown? Hai fatto delivery?

“Abbiamo una proposta gastronomica molto ampia e articolata, suddivisa per i tre punti ristorativi: il ristorante gourmet, una stella Michelin Glicine, il ristorante tradizionale Al Mare, a cui si aggiunge a pranzo la carta del beach club, e la Terrazza Bar-Bistrot a cena. Inoltre abbiamo anche il servizio room-service e aperitivi per il bar, tutti con proposte diverse.
Riusciamo a garantire e soddisfare un ampia fascia di richieste ed esigenze. Non è cambiata la nostra proposta gastronomica né è stata ridimensionata. Il mio pensiero e quello della famiglia Gambardella, proprietaria dell’hotel, è che nei momenti difficili bisogna dare il meglio di sé. Il nostro è un hotel prettamente stagionale e quindi non abbiamo attivato la proposta delivery anche se stiamo pensando a diverse strade”.

Come vede Giuseppe Stanzione il futuro della ristorazione?

“Anche se le incertezze sono ancora tante, lo vedo tutto in salita. Prevedo una crescita del settore grazie a nuove abitudini alimentari , un nuovo modo nuovo di vedere il cibo. Ci sarà inoltre una selezione naturale dei servizi ristorativi che premierà chi da sempre sostiene la qualità, la sostenibilità e la professionalità all’approccio, soprattutto gourmet”.

Nel 2021 la formula ristorazione gourmet sarà ancora vincente o rischiamo di tendere verso una cucina più popolare?

“Nel 2021 la cucina gourmet non solo sarà vincente ma sarà sempre più volta alla qualità e alla sostenibilità con un approccio diverso all’impatto ambientale. Ci sarà un ritorno a una cucina popolare come valore aggiunto di riscoperta. Credo molto nel concetto ormai ritenuto comune che “senza tradizione non ci possa essere innovazione. Bisogna riuscire a trovare l’equilibrio perfetto per servire dei piatti oltre che buoni con ingredienti di qualità, per renderli  riconoscibili , nel gusto e nel sapore.
Quindi riuscire a rievocare in chi degusta un sapore, un ricordo, un qualcosa di conosciuto può rendere un piatto gourmet anche popolare, e viceversa”.

Articoli correlati

Haccademia di Aniello Falanga, il pizzaiolo sul Vesuvio

Giorgia Galeffi

Antonia, Mennea e la genialità di Silvio Jermann

Luca Cristaldi

Nasce la Fondazione FICO per la cultura alimentare

Francesco Gabriele