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Il Concours Mondial de Bruxelles a Roma, con i vini italiani medagliati

concour mondial de bruxelles

Il Concour Mondial de Bruxelles ha fatto tappa a Roma il 1° ottobre, per presentare i campioni italiani. Ecco il medagliere italiano e i nostri assaggi.

Il Concour Mondial de Bruxelles, uno dei più importanti concorsi mondiali itineranti del vino, anche quest’anno ha scelto Roma e la splendida terrazza di Civita a Palazzo Generali, per premiare i 32 produttori campioni (di cui 8 vincitori della Gran Medaglia d’Oro), che hanno contribuito al successo dei vini italiani a Brno in Repubblica Ceca.

L’edizione 2020 del premio infatti si è tenuta dal 4 al 6 settembre nella citta ceca ed ha riunito 250 degustatori esperti (arrivati quest’anno solo dall’Europa a causa della pandemia), per giudicare 8.500 vini in gara provenienti da 46 nazioni.

La tappa romana è stata anche una preziosa occasione per permettere ad un ristretto pubblico di operatori e buyer di conoscere da vicino alcune delle etichette vincitrici e una selezione di vini cechi medagliati, nel corso di un’esclusiva degustazione, arricchita anche da alcuni dei migliori vini dell’ultima edizione del Concours Mondial du Sauvignon 2020 (5-7 marzo, Blois – Touraine, Francia) sotto l’egida del Concours Mondial de Bruxelles. Saranno loro, inoltre, i protagonisti della collettiva CMB che si prepara a sbarcare al Wine Paris & Vinexpo Paris 2021, in agenda dal 15 al 17 febbraio nella capitale francese.

Favorire la visibilità delle eccellenze vinicole dei Paesi aderenti, Italia in primis, è un compito importante che ci rende orgogliosi, soprattutto alla luce del difficile momento storico che sta condizionando pesantemente l’export e i consumi. Promozione e conoscenza sono da sempre le parole chiave del nostro prestigioso concorso.” – ha detto Thomas Costenoble, direttore del Concours Mondial de Bruxelles.

“Quest’anno, pur svolgendosi in condizioni assolutamente inedite per via dell’emergenza sanitaria e con la presenza quindi di degustatori provenienti esclusivamente dai paesi europei, ha comunque garantito alti standard organizzativi e qualitativi e, soprattutto, ha tenuto fede agli intenti storici di fare da cassa di risonanza dei vini premiati a livello mondiale, di tracciare i nuovi trend e di creare momenti d’incontro decisivi per offrire ai produttori aderenti alla nostra rete nuove opportunità commerciali. Senza dimenticare il valore determinante che le medaglie del Concours Mondial de Bruxelles rivestono agli occhi dei consumatori e dunque a livello di acquisti.”

Il medagliere italiano al Concour Mondial de Bruxelles

Il tricolore in Cecoslovacchia ha sventolato alto, con 363 luminose medaglie conquistate dai vini italiani. Un risultato che conferma la Penisola nella Top 3 dei Paesi insigniti con il maggior di medaglie, dopo Francia (570) e Spagna (495).

A brillare, in particolare, Doc Sicilia, Igt Toscana e Igp Terre Siciliane: tre denominazioni che hanno incassato un numero di premi a doppia cifra (80 complessivamente), seguite da Salento Igt e Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg (rispettivamente 12).

Nello specifico, sono state 14 le Gran Medaglie d’Oro, il massimo riconoscimento previsto dalla competizione, 111 quelle d’Oro e 238 quelle d’Argento assegnate al Belpaese, a cui si aggiungono gli speciali trofei “Rivelazione Internazionale 2020 Vino dolce” (Vin Santo del Chianti Doc Occhio di Pernice Riserva 2012 – Fattoria la Vialla – Toscana) e “Vino Rivelazione 2020 Italia” (Colli Euganei Doc Ottomano Rosso Riserva 2016 – Montegrande – Veneto). Risultati che dimostrano, tra conferme e sorprese, il ruolo centrale delle cantine dello Stivale in questa storica competizione enologica internazionale e itinerante, ma anche l’indiscussa qualità del made in Italy enoico e il suo fascino, basato sulla spiccata identità del vino e sul forte legame con il territorio di produzione.

La degustazione romana e i nostri assaggi scelti

Anche Io ho partecipato per i lettori di MangiaeBevi alla degustazione romana del concorso, e così ho potuto constatare l’altissimo livello dei vini presenti, che dimostra che il Concour Mondial de Bruxelles ha mantenuto elevatissimo lo standard di qualità, anche in una fase così complicata come quella odierna, per via dell’emergenza sanitaria. Qui l’elenco delle cantine italiane presenti alla degustazione a Roma:

  1. Azienda Agricola Bagliesi Vito (Sicilia)
  2. Azienda Agricola Cirimannu (Puglia)
  3. Azienda Agricola G. Milazzo (Sicilia)
  4. Azienda Agricola Montegrande (Veneto)
  5. Azienda Agricola Selezione Teo Costa (Piemonte)
  6. Azienda Agricola Valentini (Toscana)
  7. Aziende Vitivinicole Valle (Friuli Venezia Giulia)
  8. Borgo Stajnbech (Veneto)
  9. Campoverde SPA Agricola (Calabria)
  10. Cantina dei Monaci (Campania)
  11. Cantina Mazzei G. Battani (Toscana)
  12. Cantina Orsogna (Abruzzo)
  13. Corte alla Flora (Toscana)
  14. De’Ricci Cantine Storiche (Toscana)
  15. Fattoria di Montechiari (Toscana)
  16. Fattoria Giuseppe Savini (Abruzzo)
  17. Fattoria La Vialla (Lombardia)
  18. I Vicini Società Agricola (Toscana)
  19. La Pizzuta del Principe (Calabria)
  20. Marchesi Gondi (Toscana)
  21. Mondello Wines (Veneto)
  22. Montedidio Società Agricola (Sicilia)
  23. Societa’ Agricola Bosio (Lombardia)
  24. Società Agricola Fattoria (Toscana)
  25. Societa’ Agricola Nativ (Campania)
  26. Societa’ Agricola Sutto S.S. (Veneto)
  27. Tenuta Casteani (Toscana)
  28. Tenuta di Angoris (Friuli Venezia Giulia)
  29. Tenuta di Capezzana (Toscana)
  30. Tenuta vinicola Plonerhof | Erhart Tutzer e Herta Schafer (Trentino Alto Adige)
  31. Tenute Martarosa (Molise)
  32. Vie d’Alt (Friuli Venezia Giulia)

Vi invitiamo a scoprire tutti i risultati del Concours Mondial de Bruxelles 2020 al seguente link e, nel frattempo, vi proponiamo una sintetica rassegna, di alcuni dei nostri assaggi più interessanti:

  • Iniziamo dalla cantina friulana tutta al femminile Vie d’Alt di Prepotto, nei colli Orientali del Friuli, che riceve l’oro sia per l’eccellente spumante sia per il Sauvignon. Lo spumante è il Ribolla Gialla Millesimato Extradry 2019. Ottenuto da uve 100 per cento ribolla, attraverso macerazione a freddo delle uve diraspate, pressatura soffice e fermentazione in botti di acciaio inox. Rifermentazione in autoclave con lieviti selezionati a temperatura controllata per circa 2-3 mesi. Dal colore giallo paglierino, questo spumante leggero e solare, ci colpisce subito per il perlage finissimo ed elegante, e ci conquista per i profumi intensi e persistenti di fiori e di frutta, con dominanti di albicocca, pesca bianca e agrumi. Al palato si conferma decisamente fruttato, morbido e fresco, leggermente sapido. Molto interessante anche l’altra medaglia d’ oro di casa d’Alt il Sauvignon 2018, molto tipico e piacevolissimo, tutto agrumi e sentori erbacei. Intensamente profumato anche dopo molto tempo che in bocca si caratterizza per una spiccata freschezza.
  • Boschedor Extra Brut Millesimato 2013, Grande Oro al Concour Mondial de Bruxelles un Franciacorta da uve Pinot nero 50%, Chardonnay 50%, di colore giallo dorato, connotato da un bouquet raffinato e ricco con note speziate e sentori di pane, al palato si presenta importante, fresco e complesso.
  • Scialusu-Bagliesi 2019. L’azienda vinicola Bagliesi è situata parte meridionale della provincia di Agrigento, tra i territori di Naro e Ravanusa e per la prima volta partecipa al Concour intascando subito un oro davvero meritato con questo bianco biologico, ottenuto da un blend di uve dell’azienda (Grillo, Catarratto, Traminer). Scialusu è un vino piacevole e fresco coerente col suo nome che in dialetto siciliano significa “divertente”. Di colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso è fruttato con profumi di pesca bianca, mela Golden che precedono note floreali delicate di fiori d’arancio e glicine. Al palato è aromatico, fresco, armonico e persistente. Perfetto per crudi di pesce.
  • Eremo San Quirico ‐ Irpinia Campi Taurasini DOC di Nativ 2016. Un aglianico molto importante e muscoloso, invecchiato in botti di rovere francese, già ritenuto tra i migliori vini d’Italia secondo Luca Maroni, che qui si aggiudica il massimo riconoscimento: il Grande oro. Un vino rosso rubino che ammalia l’olfatto con sentori di frutti rossi maturi, spezie, ciliegia, cioccolato e vaniglia e poi al palato risulta pieno, consistente, armonico, equilibrato, rotondo e lunghissimo. Un vino per grandi occasioni.
  • Ottomano-Colli Euganei Doc Rosso Riserva 2016, dell’azienda agricola Montegrande di Cristofanon Luigi della zona di Rovolon (Padova, Italia). Un Grande oro meritatissimo per questo rosso da uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, che vince anche il premio ‘Vino Rivelazione 2020 Italia’. Nel bicchiere è rosso rubino tendente al granato, al naso esprime mirtilli, more e ciliegie in confettura, ma anche profumi di iris e viola che sfumano in sentori speziati di pepe, chiodo di garofano, vaniglia e cannella, e terminano con note di cioccolato, caffè e eucalipto. Avvolgente al palato conferma in bocca le spezie e la frutta del naso. Ben strutturato, con tannini eleganti, è supportato da una giusta freschezza e sapidità. Matura 24 mesi in barrique.
  • Fattoria la Vialla è un’azienda biodinamica che sorge nell’ Aretino in Toscana e nota soprattutto per il suo Vin Santo Occhio di Pernice. In particolare di quest’ultimo abbiamo assaggiato la Riserva 2012, medaglia d’ oro in questo concorso, e rivelazione internazionale vino dolce nel 2020. Un vino passito dolce da meditazione di qualità eccellente, da uve Sangiovese con un 10% di Trebbiano, che sprigiona sentori straordinari di frutta essiccata come albicocca, fichi, uva passa,intrecciate a note di caramello e spezie come chiodo di garofano e vaniglia. In bocca è caldo, avvolgente, armonico, morbido e persistente. Interessante anche il loro Cuvee Rosé Extra Brut 2016, un elegantissimo spumante brut rosè biologico, anch’esso premiato con l’oro.

2021, il Concours Mondial de Bruxelles vola in Cina

Conclusa con successo la 27° edizione, l’organizzazione del premio già pensa al futuro e ha già annunciato che dopo l’edizione record di Pechino nel 2018, il Concours Mondial de Bruxelles si spingerà di nuovo a Oriente, per approdare questa volta, dal 22 al 24 maggio 2021, nella regione di Ningxia. Una delle aree vitivinicole emergenti della Cina, quest’ultima, considerata ormai una “golden zone” per la coltivazione delle uve da vino, dove trovano ampi margini di crescita vitigni quali Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Syrah, Chardonnay, ma anche Riesling italico, Gamay e Semillon.

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