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La Bolla: a Caserta la pizza “halfboat” di Simone De Gregorio

la bolla

A Caserta, nel suo La Bolla, Simone De Gregorio esce dai soliti schemi della pizza “canotto” proponendo la contemporanea “halfboat”. Ecco di cosa si tratta.

Nell’hotel cittadino Villa Maria Cristina, il ristorante-pizzeria La Bolla trova spazio al pian terreno, tra interni moderni e layout con pothos a soffitto che rimandano all’idea di sostenibilità green.

Parla di passione la pizza di Simone De Gregorio, a cui ha deciso di dedicarsi anima e corpo. Ha sposato infatti, da circa un anno, il progetto di Nicola De Matteo, proprietario anche di Zest, ristorante in provincia di Caserta, a Caiazzo dove Amelia Falco, finalista di Masterchef 2015, propone la sua cucina.

Il suo percorso racconta grande sacrificio, ragguardevole senso di responsabilità e audacia giovanile. “Ho sempre lavorato tra pub e ristoranti, fino a quando non ho conosciuto il mondo della pizza da cui non mi sono più staccato”, racconta Simone. “Dopo importanti gavette, tra Gricignano, Napoli e Trentola Ducenta, sono arrivato a Caserta con la Halfboat, cioè una pizza con il cornicione mezzo canotto”.

La pizza “halfboat”

Simone De Gregorio

Scuola napoletana e pensiero casertano, scevro dagli estremismi del cornicione gonfio, risolve la diatriba tra classica o gourmet, con la sua proposta. L’impasto è un blend tra farina a basso valore proteico e glicemico, farina di tipo 1 e semola rimacinata. Alla fermentazione di 24 ore seguono 12 ore di lievitazione.

Rivoluzionaria la cottura: non il classico forno a legna, da sempre associato alla pizza, bensì un forno elettrico, importante innovazione nel mondo della pizzeria. “Oltre ai vantaggi classici dei forni elettrici per pizza cioè assenza di fuliggine, di cappa fumaria e nessun problema di gestione della legna si aggiunge quello della temperatura, i 510°C, ossia la condizione ideale per ottenere il disco perfetto”, spiega Simone.  

La temperatura diventa un elemento stabile quindi e non imprevedibile, aiutando il fornaio a lavorare con maggiore tranquillità anche nei momenti di picco.

Medesimo impasto per la pizza triplice cottura che prevede in sequenza: cottura a 100° del vapore, passaggio in friggitrice per conferire croccantezza a 180°/190° in olio altoleico e asciugatura in forno.

La proposta

Un esempio è “Oltre La Margherita”, che merita sicuramente l’assaggio. All’aspetto appare più piccola di una classica al piatto, ma molto più alta, leggera, areata. Chiaramente si nota dalla sua fragranza che è frutto della triplice cottura. Sembra quasi una focaccia ma si distingue per la leggerezza, una fetta non pesa nulla.

la bolla

Nella pizza “Aria di Montagna” invece l’interazione tra impasto e condimenti si fonde in abbinamenti meno scontati. Le erbette di campo, il prosciutto crudo e il fior di latte si fondono con l’impasto in un boccone molto fresco.

“Saporita”, e lo è per davvero. I gusti sono quelli autentici del passato ma hanno una leggerezza diversa. È una pizza che resta del giusto tono comfort food. Boccone goliardico, senza mezzi termini.

Da tutte le 19 pizze in carta, emerge l’attenzione particolare agli ingredienti utilizzati, frutto della ricerca costante di materie prime.

Il servizio particolarmente attento con il cambio di posate e tovagliolo tra le diverse pizze, cosa rara ma molto apprezzata. Ricca la carta del bere che spazia tra etichette del territorio e italiane oltre le birre anche artigianali.

Un posto in cui tornare per gustare le future evoluzioni di Simone, così umile nel porsi in continua discussione e così inaspettatamente caparbio nell’inseguire il suo sogno ne La Bolla di Caserta.

Info utili

La Bolla

Via Acquaviva, 24 – 81100 Caserta

Tel. 0823 123456

Chiuso il lunedì. Venerdì, sabato e domenica aperto anche a pranzo.

Asporto e delivery

Sito

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