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La Sicilia degli Agrumi: viaggio tra le realtà che puntano sugli agrumi per la ripresa

sicilia degli agrumi

Viaggio immaginario nella Sicilia degli Agrumi alla scoperta delle lungimiranti iniziative di alcune aziende siciliane ideate per rilanciare il settore turistico isolano.

In Sicilia, come nei paesi arabi, gli agrumeti si chiamano “giardini”. Non a caso Goethe ha definito questa terra come quella in cui “fioriscono ì limoni” quasi a sottolineare  la continuità fra orto e giardino ornamentale. Per questo motivo chiunque si rechi in Sicilia non può che restare inebriato dal profumo di zagara e affascinato dai suoi frutti al punto da definirla Trinacria la Conca d’Oro, prezioso scrigno contenente “gioielli”che hanno il colore del sole.

Nonostante questa premessa, tuttavia, il settore agrumicolo siciliano necessita di un nuovo piano di sviluppo. “Dalla Sicilia, principale regione agrumetata d’Italia con oltre 32mila addetti e cinque produzioni d’eccellenza Dop, Igp e bio, arriva la richiesta di un nuovo Piano di sviluppo di una delle più importanti filiere del Mezzogiorno. Questo è da elaborare attraverso un confronto tecnico con il territorio agrumetato nazionale. Urge una strategia di medio e lungo periodo che interrompa l’improvvisazione con la quale imprese e istituzioni hanno operato negli ultimi decenni e avendo come guida il report ISMEA 2020 dove l’evidenza scientifica dei numeri conferma i profondi mutamenti dell’assetto produttivo e commerciale del comparto agrumicolo nazionale degli ultimi anni” ha spiegato Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia in occasione di un proficuo confronto con il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli. 

Fra i temi affrontati anche la necessità di aumentare la quota di cofinanziamento dei Distretti del cibo riconosciuti dal Mipaaf soprattutto per investimenti trasversali alla filiera, come comunicazione e ricerca scientifica.

Ed è proprio in virtù dei mutamenti del comparto agrumicolo che molte aziende siciliane hanno deciso di puntare sugli agrumi per la propria ripresa dopo la profonda crisi economica generata dall’emergenza sanitaria globale.

Scent of Zagara 

Nonostante le difficoltà del momento attuale – o forse proprio per questo- la nascita di un video che racconti le bellezze siciliane al ritmo intrigante del funky siculo attraverso un coloratissimo itinerario fra gli agrumeti, di cui sembra quasi di sentire il profumo inebriante del fiore di zagara, appare come un affascinante preludio della bellezza che si spera torneremo ad apprezzare al più presto. Stiamo parlando di  “Scent of Zagara” – (tr. profumo di zagara) ed è il nuovo travel video realizzato dal Distretto Agrumi di Sicilia che porta il nome del fiore tipicamente isolano, parola dalle sonorità e fascinazioni arabe (da zahra, fiore).

Le immagini fresche e non banali della “Sicilia Bedda” sono accompagnate dal sound mediterraneo delle musiche originali di Jacaranda, giovane band catanese che vi ha dedicato un brano inedito, particolarmente orecchiabile. Il video vuole essere  un omaggio alla natura generosa, alla storia e al patrimonio culturale dell’Isola del sole che splende dall’Etna alla Conca d’oro rendendo questa terra luminosa e fertile.

Ma non è tutto. Nella speranza della tanto agognata ripresa dell’attività turistica dopo l’emergenza sanitaria globale il video intende essere un invito a trascorrere le vacanze in Sicilia in qualunque stagione, scegliendo tra sette itinerari de “Le Vie della Zagara” nei territori di vocazione delle sue eccellenze agrumicole elaborati con l’associazione Gusto di Campagna: le IGP Arancia Rossa di Sicilia, Limone Interdonato di Messina, Limone di Siracusa e Limone dell’Etna; la DOP Arancia di Ribera e infine il presidio Slow Food del Mandarino di Ciaculli e la via del biologico, metodo di coltura che accomuna tutti gli agrumi col “bollino di qualità”.

I sette gli itinerari di viaggio sono ispirati al concetto di Turismo Relazionale Integrato che punta a valori come la cultura, le tradizioni e i saperi popolari per raccontare e far vivere il territorio ai viaggiatori, creati dal “Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia”. 

Un omaggio alla filiera agrumicola siciliana di qualità, alle DOP, alle IGP e alle produzioni biologiche, ed è un video che invita a venire in Sicilia- non appena sarà consentito dall’emergenza in atto- a visitare gli splendidi luoghi lungo le “Vie della Zagara” fortemente caratterizzati dalla presenza degli agrumi che rappresentano il 60 % della produzione nazionale. Si tratta di percorsi tagliati su misura per viaggiatori che hanno voglia di scoprire una Sicilia diversa, fuori dai soliti clichè. In ultimo vuole essere un inno alla gioia, alla fiducia nel futuro e all’ottimismo di chi, come noi, crede che presto torneremo a godere della infinità bellezza che ci circonda” ha spiegato Federica Argentati, presidente Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia.

Scent of Zagara” è a disposizione anche delle istituzioni e di quanti lavorano per far conoscere, attraverso i sette itinerari degli agrumi siciliani DOP e IGP e BIO, l’immensa offerta di esperienze che, tra natura, cultura e buon cibo, svela un viaggio nella nostra terra”.

Il Giardino di Lipari

Se, da una parte, c’è chi si prodiga per mostrare al mondo le bellezze siciliane, dall’altra c’è anche chi  le costruisce. È questo il caso dell’artista Luca Cutrufelli. Ha deciso, infatti, di rinnovare il suo ristorante “Il Giardino di Lipari”, nato nel 2014, e di ampliare la sua offerta creando un’intera linea di prodotti che ne porta l’omonimo marchio.

Da un agrumeto abbandonato incastonato in una corte nascosta tra le mura del centro di Lipari, preziosa isola delle Eolie, a qualche minuto di aliscafo da Messina. Luca, messinese classe 1982, è riuscito a leggere bellezza laddove gli altri vedevano solo una selva di sterpaglie in stato di abbandono. È nato così il club “Il Giardino di Lipari”, un’oasi di mille metri quadri tra case e palazzine. Qui il giovane imprenditore siciliano è riuscito a unire le sue passioni quella da ingegnere edile, con una profonda conoscenza dei materiali, e quella di artista capace nel corso della sua carriera di numerose mostre personali in Europa, tra le quali una a Parigi, dove vive in inverno. 

Abbiamo creato un’atmosfera ancorata alle nostre origini siciliane, ma dal respiro internazionale sia dal punto di vista del menù che da quello della scelta musicale e artistica”, spiega Cutrufelli. “Tutt’attorno ci sono oggetti di riuso accostati a pezzi di design, tutti collegati al territorio, innestati in un ambiente glamour che quest’anno sarà rinnovato. L’immagine del nostro bistrot si avvicinerà di più a quella di un ristorante raffinato”.

Cureremo ogni dettaglio, ad esempio la mise en place dei tavoli sarà composta da elementi di design, realizzati dall’azienda Madeamano (un’eccellenza siciliana), la stessa che ha già realizzato il bancone del nostro bar, in pietra lavica proveniente dall’Etna. Ma non solo: stiamo creando uno shop, sia fisico che on line, con prodotti in gran parte caratterizzati dai sapori del nostro agrumeto. Dal distillato alla confettura, passando per il sugo: tutto sarà all’aroma di mandarino. Le parole chiave di questa stagione saranno tradizione e innovazione siciliana, ecosostenibilità, solidarietà e arte” conclude il giovane artista.

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